Due americani, Bruce Zoitos e Steve Larson, dopo aver letto l’escursione al Passo del Monte Carbonè pubblicata su Cuneotrekking qualche tempo fa, ci hanno contattati. In quella zona, infatti, nell’ottobre del 1954 avevano perso rispettivamente un cugino e il padre nello schianto sulle rocce dell’aereo militare americano Dakota C47 che stava facendo la spola sulla rotta Roma-Lione.
Dopo mesi di organizzazione, finalmente mercoledì 22 settembre li abbiamo accompagnati insieme alle mogli Paula e Stephanie sul luogo dell’incidente. E’ stata un’escursione speciale, molto commovente, che ci ha fatto conoscere nuovi splendidi amici.
Presto vi racconteremo in dettaglio tutta la storia; intanto vi rimandiamo al quotidiano “La Stampa” di oggi che, a pagina 66, parla di questo fatto e di noi (cliccate sull’immagine per leggere tutto l’articolo).
Aggiornamento: trovate la descrizione completa della vicenda in questo nostro articolo.
Simona
28/09/2010 alle 12:12
Angelo/Gelu mi aveva parlato degli “americani” l’ultima volta che ci siamo visti. Sono molto contenta che siate riusciti ad organizzare l’escursione
… aspetto il tuo racconto.
cuneotrekking
28/09/2010 alle 12:37
Cara Simona, il racconto dettagliato di tutta l’escursione uscirà venerdì mattina, corredato di numerose fotografie. Leggilo che ti piacerà. Ciao, Elio
Elisabetta
09/01/2011 alle 15:27
Due estati fa ero di passagio a Torino e,mentre aspettavo mio marito seduta su di una panchina di un giardino pubblico della periferia,scambiai due chiacchiere con un vecchio signore del posto. Come capita sovente alle persone anziane di parlare della loro gioventù, anche lui essendo come me appassionato di montagna e per di più avendo fatto il militare negli alpini,iniziò un triste racconto del quale ne portava ancora la forte e toccante immagine nei suoi occhi.Un aereo americano precipitato nel ’54 nelle montagne sopra Entracque durante il suo servizio militare di leva.La sua giovane età e quei corpi recuperati dopo giorni dall’incidente(disse dopo circa 10-15 giorni) l’avevano segnato profondamente e parlò anche di presenza di neve sulla montagna.Continuava a raccontare l’orrore,la fatica per portare quei corpi a valle! Ci salutammo e tornata a casa andai a cercare su Google e trovai conferma della tragedia. Peccato che non si riesca a trovare il libro “Ali spezzate” .Quel racconto mi ha impressionato e avrei voluto leggere qualcosa di più. Bella iniziativa l’aver portato i parenti americani sul posto. Saluti e complimenti per il sito.
cuneotrekking
09/01/2011 alle 21:45
Ciao Elisabetta. Il tuo racconto viene ad aggiungere un nuovo tassello a questa vicenda del 1954. Sarebbe bello riuscire a contattare, come hai avuto la fortuna di farlo tu, qualche alpino che l’ha vissuto in prima persona e che dovrebbe avere, malcontato, 78/79 anni. Tra l’altro, i nostri amici americani ci hanno fornito un dischetto, che hanno avuto dal ministero di guerra americano, girato proprio lassù durante il recupero delle salme dei militari, in cui si vedono i nostri alpini portare a valle con i muli i corpi delle vittime.
Il libro Ali spezzate è introvabile. Proverò ancora a fare un tentativo presso una libreria e ti farò sapere.
Forse non hai ancora visto che abbiamo anche noi descritto l’escursione commemorativa al Lago del Carbonè che troverai in questo link /2010/09/30/escursione-commemorativa-al-lago-del-carbone/
Grazie ancora per i complimenti. Ciao.