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Quando si parla di GPS portatili per escursionismo, alpinismo, scialpinismo, mountain biking e raccolta funghi, pur avendone provati tanti e delle più svariate marche (chi ricorda le nostre recensioni degli ormai abbandonati MyNav, Lowrance, o Magellan?), c’è un solo nome che ci sentiamo di consigliare: Garmin.
Restringere la scelta solo a questo marchio però non semplifica la scelta: il catalogo Garmin è sconfinato e sono disponibili una decina di famiglie e una trentina di modelli per questi usi. Per complicare le cose, molti di questi dispositivi hanno caratteristiche simili (sovrapponibili) e nomi tra i quali è difficile districarsi. Senza contare che negli ultimi mesi l’intera gamma è stata completamente rinnovata, quindi è facile imbattersi in vecchi articoli che non tengono conto delle nuove uscite. Insomma, una vera giungla.
In passato avevamo dedicato all’argomento molte guide e recensioni (se siete a digiuno cominciate da Tutto quello che bisogna assolutamente sapere su un GPS outdoor da escursionismo). Ma ora vediamo di tirare le somme considerando tutti i nuovi dispositivi che Garmin ha presentato nel corso del 2015.
Una panoramica sulle famiglie Garmin
Garmin storicamente raggruppa tutti i dispositivi in “famiglie”, ciascuna, salvo poche eccezioni, composta da più modelli. Eccole rappresentate graficamente in ordine di prezzi di listino (come vedremo i prezzi su strada per fortuna sono inferiori):
In sintesi ecco le peculiarità di ciascuna:
eTrex/eTrex Touch (recensione): è la famiglia entry level, ma anche una delle più interessanti in assoluto grazie anche ai nuovi modelli (in parte touchscreen) di cui è appena stata arricchita (metà 2015).
GPSMAP 64 (dettagli): è la famiglia pensata per il rilevamento e la tracciatura dei sentieri. In condizioni difficili offre la miglior precisione, a discapito però di peso e ingombro maggiori e autonomia inferiore.
fēnix (recensione generazione precedente): è la famiglia di orologi multidisciplinari (escursionismo, running, trail running e biking) che cercano un compromesso tra portabilità e funzionalità offerte, quasi analoghe a quelle dei dispositivi da tenere in mano (con una inclinazione per il running/trail running), fatta eccezione per la cartografia che è assente.
Oregon (recensione): sono i “fratelli maggiori” degli eTrex. Rispetto a questi ultimi offrono processori più potenti, schermi più grandi (touchscreen), USB più veloce e una più comoda gestione delle tracce. La precisione, più che buona, in condizioni difficili non raggiunge comunque i livelli dei GPSMAP 64.
epix: è il punto di incontro tra un GPS portatile e un fēnix: uno smartwatch con un (piccolo) display touchscreen e il supporto per la cartografia.
Montana: è la famiglia, recentemente rinnovata (seconda metà 2015), degli Oregon “maggiorati”.
Monterra (vedi su Amazon): è la famiglia in assoluto più costosa, composta da un solo dispositivo che ha la peculiarità di essere basato su sistema operativo Android. In realtà a nostro avviso non vale la spesa, per cui non lo tratteremo nel seguito dell’articolo.
Da notare che le uniche famiglie che non sono state rinnovate negli ultimi 18 mesi sono Oregon (di cui quindi possiamo aspettarci un aggiornamento a breve, magari tra verso la primavera/estate 2016, anche se si tratta di una pura supposizione) e Monterra (probabilmente si è trattato di un esperimento che ha avuto poco successo, per cui non è detto che venga ulteriormente rinnovato). In rete si possono ancora trovare riferimenti ad altre famiglie, come eTrex Vista (recensione), Colorado, Dakota (recensione) e GPSMAP 62 (recensione), che sconsigliamo perché ormai obsolete.
In questo articolo vogliamo evidenziare che, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non è detto che un dispositivo più costoso sia necessariamente migliore. Anzi: a meno di esigenze specifiche, come vedremo i migliori dispositivi si trovano a prezzi compresi tra i 180 e i 300€.
A cosa prestare attenzione
Non ci soffermiamo troppo su quelle che a nostro avviso sono le caratteristiche essenziali, perché ne avevamo già parlato approfonditamente in questo articolo. Limitiamoci a sottolineare che i dispositivi che consigliamo hanno almeno l’ABC dei GPS: Altimetro (barometrico), Bussola (elettronica a 3 assi) e Cartografia.
È importante invece non farsi attirare troppo da caratteristiche assolutamente secondarie ma che vengono fatte pagare care: fotocamera integrata (che, senza mezzi termini, non serve a nulla: qualunque smartphone moderno fa foto decisamente migliori, mentre per le condizioni estreme sono sempre meglio le action cam) e mappe di base precaricate (che sono di qualità nettamente inferiore rispetto alle OpenMtbMap, che possono essere installate gratuitamente). Discorso a parte merita la mappa ufficiale Garmin, la TrekMap v4 Pro (recensione), che può essere acquistata in bundle con alcuni dispositivi o a parte in un secondo momento. Tuttavia il prezzo elevato (149€ di listino, vedi su Amazon) la rende interessante solo per chi si trova nelle (rare) zone ancora poco coperte dalle OpenMtbMap/OpenStreetMap.
Da notare che purtroppo Garmin ha l’abitudine di “limitare” alcuni dispositivi. Ad esempio, nella famiglia eTrex inserisce ancora la preistorica porta USB 1.1, oppure non fornisce la comoda gestione della traccia disponibile da anni sugli Oregon (ed ora anche sui nuovi Montana). Si tratta di scelte puramente commerciali fatte allo scopo di spingere verso l’acquisto di modelli di fascia superiore senza che ce ne sia una vera necessità.
Come osservato nella recensione della fitband vívosmart, negli ultimi anni stiamo osservando ad una evoluzione di Garmin, da azienda che ha sempre badato solo alla sostanza e poco (o niente) “alla fuffa”, ad azienda che cerca di conciliare le due cose. Nel corso di pochi anni siamo passati da dispositivi rudimentali e complessi (come gli eTrex Vista) ad altri comodi da usare e di design. Purtroppo, a dispetto di quanto avevamo auspicato, questo processo non ha ancora coinvolto tutti i dispositivi e probabilmente richiederà ancora molti anni.
La nostra selezione
Della trentina di dispositivi appartenenti alle varie famiglie abbiamo selezionato quelli a nostro avviso più interessanti, riportati in ordine di prezzo crescente (le immagini sono state tratte dal sito di Garmin):
eTrex 30 (recensione, vedi su Amazon): dispositivo potente e completo, dotato di tutto il necessario: altimetro barometrico, bussola elettronica e pieno supporto per la cartografia. È stato per lungo tempo il nostro primo consiglio per gli acquisti per via dell’ottimo rapporto qualità/prezzo. Ancora adesso è molto interessante, anche se conviene valutare i nuovi eTrex 30x e eTrex Touch 35 perché ci aspettiamo che presto esca di produzione.
eTrex 30x (vedi su Amazon): il successore del valido eTrex 30. Rispetto a quest’ultimo offre un display più risoluto (240×320 pixel contro 176×220) e una memoria interna più capiente (3,7 GB contro 1,7 GB).
eTrex Touch 35 (recensione, vedi su Amazon): ultimo arrivato della famiglia eTrex, si affianca all’eTrex 30x al top della gamma. Le differenze più rilevanti sono la presenza di un display touch screen (però meno risoluto), una maggior memoria interna (8 GB contro 3,7 GB) e una gestione delle tracce decisamente migliore, il tutto a scapito di un’autonomia inferiore (16 ore contro 25 ore).
GPSMAP 64s (vedi su Amazon): il dispositivo più preciso delle famiglie Garmin, soprattutto in condizioni difficili (perché in condizioni normali non vi sono differenze rilevanti). La maggior precisione però ha un prezzo: peso e ingombro maggiore e autonomia inferiore. Può essere considerato al posto degli eTrex da chi desidera un display leggermente più grande.
Oregon 600 (vedi su Amazon): un dispositivo interessante per via del buon prezzo al quale lo si può trovare su strada. Potente e completo, non dispone però del Bluetooth e dunque di tutte le novità introdotte da Garmin sui dispositivi più recenti (Smart Notification in primis, vedi nel seguito).
fēnix 2 (vedi su Amazon): un orologio multisport che racchiude in sé le migliori caratteristiche delle famiglie Forerunner (per corridori), Edge (per ciclisti) e eTrex/Oregon (per escursionisti). La multidisciplinarità rappresenta però anche il suo limite: è più ingombrante (e meno stiloso) del Forerunner 620 (recensione), non è comodo da consultare in bici come l’Edge 510 (recensione) e non è di aiuto durante l’escursionismo come eTrex/Oregon/GPSMAP per via dell’assenza della cartografia.
fēnix 3 (vedi su Amazon): il successore del fēnix 2 condivide con esso vantaggi e svantaggi. Per 100€ in più (prezzo di listino) offre una serie di piccoli miglioramenti, graditi ma non indispensabili: display più risoluto, supporto GLONASS, maggiore impermeabilità (10 ATM contro 5 ATM) e supporto a Connect IQ (vedi nel seguito).
epix (vedi su Amazon): condivide buona parte delle caratteristiche dei fēnix, ma questa volta con il supporto per la cartografia. Sulla carta è sicuramente il miglior punto di incontro tra indossabile e dispositivo portatile, ma non è certo economico, è ingombrante ed ha un display per forza di cosa limitato (e con cui non è così facile interagire).
Montana 610 (vedi su Amazon): è il fratello maggiore dell’Oregon 600. Il principale vantaggio rispetto a quest’ultimo è il display più grande (4″ contro 3″), anche se questo si paga in termini di peso, ingombro e prezzo.
Il confronto
Dopo questa panoramica, procediamo con un confronto caratteristica per caratteristica:
eTrex 30 | eTrex 30x | eTrex Touch 35 | GPSMAP 64s | Oregon 600 | |
---|---|---|---|---|---|
Tipo | Portatile | Portatile | Portatile | Portatile | Portatile |
Peso con batterie | 142 g | 142 g | 159 g | 260 g | 210 g |
Touch screen | No | No | Sì | No | Sì |
Dimensioni schermo | 2,2" | 2,2" | 2,6" | 2,6" | 3" |
Risoluzione schermo | 176×220 | 240×320 | 160×240 | 160×240 | 240×400 |
Antenna | Patch | Patch | Patch | Quad Helix | Patch |
Supporto GLONASS | Sì | Sì | Sì | Sì | Sì |
Durata batteria | 25 ore | 25 ore | 16 ore | 16 ore | 16 ore |
Altimetro barometrico | Sì | Sì | Sì | Sì | Sì |
Bussola elettronica a tre assi | Sì | Sì | Sì | Sì | Sì |
Memoria interna | 1,7 GB | 3,7 GB | 8 GB | 4 GB | 1,5 GB |
Alloggiamento microSD | Sì | Sì | Sì | Sì | Sì |
USB | USB 1.1 | USB 1.1 | USB 1.1 | USB 2.0 | USB 2.0 |
Supporto cartografia | Sì | Sì | Sì | Sì | Sì |
Batterie | 2×AA | 2×AA | 2×AA | 2×AA | 2×AA |
Impermeabilità | IPX7 | IPX7 | IPX7 | IPX7 | IPX7 |
Track Manager | No | No | Sì | No | Sì |
ANT+ | Sì | Sì | Sì | Sì | Sì |
Bluetooth | No | No | Sì | Sì | No |
Smart Notification | No | No | Sì | Sì | No |
App Connect IQ | No | No | No | No | No |
Telecomando VIRB | No | No | Sì | Sì | No |
Prezzo su strada | < 200€ (vedi su Amazon) | 200-250€ (vedi su Amazon) | 200-250€ (vedi su Amazon) | 200-300€ (vedi su Amazon) | 250-300€ (vedi su Amazon) |
fēnix 2 | fēnix 3 | epix | Montana 610 | |
---|---|---|---|---|
Tipo | Indossabile | Indossabile | Indossabile | Portatile |
Peso con batterie | 85 g | 70 g | 85 g | 333 g |
Touch screen | No | No | Sì | Sì |
Dimensioni schermo | 1,2" | 1,2" | 1,4" | 4" |
Risoluzione schermo | 70×70 | 218×218 | 205×148 | 272×480 |
Antenna | Patch | EXO | EXO | Patch |
Supporto GLONASS | No | Sì | Sì | Sì |
Durata batteria | 16 ore | 16 ore | 24 ore | 16 ore |
Altimetro barometrico | Sì | Sì | Sì | Sì |
Bussola elettronica a tre assi | Sì | Sì | Sì | Sì |
Memoria interna | 32 MB | 32 MB | 8 GB | 2,7 GB |
Alloggiamento microSD | No | No | No | Sì |
USB | USB 2.0 | USB 2.0 | USB 2.0 | USB 2.0 |
Supporto cartografia | No | No | Sì | Sì |
Batterie | Integrata al litio da 500 mAh | Integrata al litio da 300 mAh | Integrata al litio | Al litio proprietaria o 3×AA |
Impermeabilità | 5 ATM | 10 ATM | 5 ATM | IPX7 |
Track Manager | Sì | Sì | Sì | Sì |
ANT+ | Sì | Sì | Sì | Sì |
Bluetooth | Sì | Sì | Sì | No |
Smart Notification | Sì | Sì | Sì | No |
App Connect IQ | No | Sì | Sì | No |
Telecomando VIRB | Sì | Sì | Sì | Sì |
Prezzo su strada | ~300€ (vedi su Amazon) | ~400€ (vedi su Amazon) | ~450€ (vedi su Amazon) | 500-550€ (vedi su Amazon) |
Alcune di queste caratteristiche meritano un approfondimento:
GLONASS: è un sistema sviluppato dalla Federazione Russa che è diventato completamente operativo da ottobre 2011. Quando si utilizzano i satelliti GLONASS il tempo impiegato dal ricevitore per rilevare una posizione è (in media) del 20 per cento minore rispetto al GPS. Inoltre, quando si utilizzano sia i satelliti GPS che GLONASS, il ricevitore è in grado di ricevere segnali da 24 satelliti in più rispetto al solo sistema GPS. Questo è particolarmente utile in quelle situazioni in cui una larga porzione del cielo è coperta, come canyon, boschi e città. Il suo unico svantaggio è una contenuta riduzione della durata della batteria.
Connect IQ: è una sorta di “app store”, ovvero una piattaforma che permette a sviluppatori di terze parti di creare piccole e semplici app per integrare le funzionalità del dispositivo. Attualmente è supportata solo da alcuni smartwatch: fēnix 3 (vedi su Amazon), vivoactive (vedi su Amazon), Forerunner 920XT (vedi su Amazon) ed epix (vedi su Amazon).
ANT+: è il protocollo che permette la comunicazione senza fili a basso consumo verso sensori esterni (fasce cardio, sensori di cadenza, rilevatori di temperatura, …). È promosso da un consorzio di cui fa parte la stessa Garmin, ma è supportato da un’infinità di altri produttori. Probabilmente verrà soppiantato nel prossimo futuro da tecnologie più moderne, come il Bluetooth low energy, già disponibile su molti Garmin.
Smart Notification: attraverso le Smart Notification il dispositivo vibra e mostra ogni email, SMS, telefonata e altro avviso ricevuto sul proprio smartphone iOS o Android. Le Smart Notification utilizzano il Bluetooth low energy, pertanto richiedono un iPhone 4S o successivo o un dispositivo Android 4.3 o successivi dotato di protocollo Bluetooth LE/Smart.
Telecomando VIRB: Garmin ha realizzato anche una famiglia di action cam (recensione), recentemente rinnovata con i nuovi arrivi VIRB X (vedi su Amazon) e VIRB XE (vedi su Amazon). La funzione telecomando VIRB consente di controllarle a distanza direttamente dal nostro GPS.
Antenna: esistono sostanzialmente due tipi di antenna: la quad helix dei GPSMAP e la patch presente su tutti gli altri (e su buona parte degli smartphone). La prima è una grossa antenna esterna, mentre la seconda si presenta come una piastrellina ceramica inserita direttamente all’interno del dispositivo. La quad helix offre una maggiore sensibilità, mentre la patch offre ai progettisti maggiori libertà e permette la realizzazione di design più puliti. Ne avevamo parlato in dettaglio in questo articolo.
Quale scegliere?
Come spesso accade non esiste una scelta migliore a priori. Ecco a chi ci sentiamo di suggerire l’uno o l’altro dispositivo:
Garmin eTrex 30 (recensione completa, vedi su Amazon): quando vogliamo un dispositivo completo, con tutte le funzionalità essenziali (cartografia, altimetro e bussola elettronica), piccolo e compatto, imbattibile su prezzo e autonomia della batteria, ma con qualche compromesso (sulla dimensione dello schermo e sulla connessione USB solo 1.1).
Garmin eTrex 30x (vedi su Amazon): quando siamo disposti a spendere un poco di più dell’eTrex 30 per uno schermo più definito, una memoria più capiente e in generale un dispositivo più recente (è verosimile che a breve l’eTrex 30 esca di produzione).
Garmin eTrex Touch 35 (recensione completa, vedi su Amazon): quando il Garmin eTrex 30x sarebbe la scelta perfetta per noi, ma non possiamo fare a meno del touchscreen o delle funzionalità moderne permesse dall’associazione con lo smartphone attraverso il Bluetooth. Tra tutti i dispositivi analizzati l’eTrex Touch 35 è quello più equilibrato e dal miglior rapporto qualità/prezzo.
Garmin GPSMAP 64s (vedi su Amazon): quando non vogliamo compromessi sulla precisione, soprattutto in condizioni difficili (perché per quanto detto normalmente sono quasi alla pari), anche a discapito di peso e ingombro maggiore e autonomia inferiore. È il dispositivo pensato per il rilevamento e la tracciatura dei sentieri. Per le sue caratteristiche è particolarmente indicato per chi necessita di un GPS per la raccolta funghi. Può essere considerato al posto degli eTrex da chi desidera un display leggermente più grande.
Garmin Oregon 600 (recensione completa, vedi su Amazon): quando gli eTrex non ci bastano perché vogliamo di più (processore più potente, schermo più grande, touchscreen, USB più veloce), ma allo stesso tempo non siamo interessati alla maggior precisione nelle condizioni più difficili perché usiamo il dispositivo per orientarci e ripercorrere una traccia più che per rilevare sul campo sentieri.
Montana 610 (vedi su Amazon): solo ed esclusivamente quando il display dell’Oregon 600 non ci è sufficiente. Purtroppo la maggiore dimensione dello schermo si paga in termini di peso, ingombro e prezzo.
fēnix 2 (vedi su Amazon) o fēnix 3 (vedi su Amazon): quando contiamo di usarlo anche in altri sport e possiamo rinunciare alla cartografia. Tra i due modelli le differenze sono tutto sommato ridotte, per cui a meno di necessità specifiche è possibile optare per quello al momento più conveniente.
epix (vedi su Amazon): affascinante sulla carta, a causa dei compromessi tra dimensione dello schermo e ingombro ci sentiamo di consigliarlo solo a chi ritiene davvero indispensabile portare un orologio con, allo stesso tempo, pieno supporto per la cartografia (ma su un piccolo display). Per tutti gli altri è meglio fare la scelta tra orologio o dispositivo portatile.
Da notare che il prezzo rimane una discriminante importante. Per fare un esempio: se la differenza di prezzo tra eTrex 30 (vedi su Amazon) e GPSMAP 64s (vedi su Amazon) è ridotta quest’ultimo può diventare un ottimo acquisto. Allo stesso modo, se il prezzo di strada del Garmin eTrex 30x rimane simile a quello di listino (249 €) la sua appetibilità scende molto perché praticamente allo stesso prezzo ormai si trova il GPSMAP 64s e a poco più l’Oregon 600 (vedi su Amazon).
Alternative
Come detto, Garmin è l’unico produttore che ci sentiamo di consigliare per escursionismo, alpinismo, scialpinismo, mountain biking e raccolta funghi. L’unica alternativa che può essere considerata da chi preferisce gli indossabili, con tutti i pro e contro che questa scelta comporta, è rappresentata da Suunto con gli Ambit (recensione), che offrono essenzialmente le stesse caratteristiche dei Garmin fēnix (al fondo di questo articolo abbiamo fatto una comparazione ragionata).
Perché scegliere un dispositivo dedicato e non una semplice app per smartphone?
Non potremmo dedicare un articolo ai GPS senza parlare della combinazione del momento. Gli smartphone che tutti abbiamo in tasca, coadiuvati da una buona app, possono rappresentare una buona scelta in molti casi, anche se è bene evidenziarne i limiti:
- Fragilità. Un dispositivo dedicato è costruito per durare nel tempo e per sopportare le condizioni più estreme a cui uno stile di vita attivo e sportivo può condurre, uno smartphone no.
- Sensibilità alle basse o alte temperature. In queste condizioni le batterie si scaricano più rapidamente e il dispositivo potrebbe danneggiarsi: l’intervallo operativo garantito da un comune smartphone è compreso tra appena 0º e 35º C.
- Minor autonomia della batteria. Con il GPS attivo è difficile che un comune smartphone possa superare le 8/10 ore di autonomia, in molti casi anche meno. Un dispositivo dedicato offre spesso durate almeno doppie o anche triple, con peraltro la possibilità di sostituire le batterie al volo se se ne presentasse la necessità (preservando la batteria dello smartphone che potrebbe servirci per le emergenze).
- Visione del display ridotta sotto al sole. I display degli smartphone non sono stati progettati per rendere al meglio sotto al sole diretto. I GPS dedicati si comportano un poco meglio (soprattutto quelli non touchscreen).
- Presenza di display touch screen capacitivo. Funziona ottimamente, ma solo senza guanti (svantaggio non da poco quando ci si trova in alta quota d’inverno).
- Minor scelta tra gli accessori (fasce cardio, sensori di temperatura, sensori di cadenza, etc.). Ce ne sono, ma spesso l’assortimento non è così ampio come per i dispositivi dedicati e la qualità è mediamente inferiore (perché si rivolgono ad utilizzatori meno professionali).
- Cartografia offline. Se vogliamo usufruire della cartografia anche senza connessione ad Internet (necessità comune in alta quota) dobbiamo per forza acquistare app di terze parti, in alcuni casi anche costose, su cui poi caricare le mappe.
Non solo: buona parte degli smartphone non dispone di altimetro barometrico e resistenza all’acqua.
Naturalmente molti di questi limiti possono essere mitigati utilizzando custodie, batterie ausiliarie, guanti capacitivi, e così via. Tuttavia si tratta di compromessi. Insomma: per un uso saltuario o sporadico, in condizioni non estreme, uno smartphone rappresenta una buona scelta. Ma per tutti gli altri un dispositivo dedicato è ancora l’opzione migliore.
Un’osservazione sulle batterie
Lo ripetiamo spesso: delle batterie di qualità sono indispensabili per garantire una buona autonomia del dispositivo. Per i Garmin che supportano le AA (praticamente tutti, ad eccezione degli orologi), consigliamo sempre le Eneloop (vedi su Amazon), di cui avevamo trattato approfonditamente in questo articolo.
Alcune delle batterie che usiamo più spesso: praticamente sono tutte Eneloop
Nei prossimi mesi dedicheremo articoli simili alle altre discipline sportive, in particolare running/trial running/triathlon e biking, in cui ci sono esigenze molto diverse.
paolo
08/10/2015 alle 15:59
Grazie Valerio per il bell’articolo, completo come sempre. Vorrei chiederti se, in generale, posso segnalare i tuoi articoli sul nostri sito web (sezione CAI di Parabiago).
Valerio Dutto
08/10/2015 alle 16:06
Ciao Paolo, sì sì certo! Anzi, sarebbe un piacere! Ciao!
Albino
08/10/2015 alle 17:35
Come sempre articoli chiari ed esaurienti che aiutano i neofiti (e gli esperti) a capire meglio il mondo GPS. Grazie.
Giovanni
08/10/2015 alle 17:55
Grazie per l’articolo, molto interessante. Ho cominciato a volare con il Garmin 50 molti anni fa e poi ho usato molti modelli diversi. Per il nostro tipo di volo il migliore resta il Garmin 72 CSX Map, dato che ha delle configurazioni non possibili su altri. Purtroppo non si trova più. Adesso uso anche un Oregon 650. Concordo con il fatto che la fotocamera non serva a niente ma il negozio di Cuneo aveva solo quello. Comunque sempre viva Garmin. Il mio 72 CSX avra 3000 ore di volo. John Aimo
mauvistrek
09/10/2015 alle 08:47
Come sempre un articolo preciso e stavolta anche esaustivo, col pregio di non essere tecnicamente difficile. Un bel ‘lavorone’ ! Bravo Valerio.
E siccome l’appetito vien mangiando, ti invito a fare una cosa simile anche per la cartografia, sia per GPS che per Smartphone.
Dopo questo, sei libero di mandarmi sulla forca !
Valerio Dutto
09/10/2015 alle 09:33
Grazie Albino, Giovanni e Mauvistrek! Stavamo lavorando a questo articolo già da un po’, ma visti i continui nuovi prodotti che Garmin ha sfornato quest’anno abbiamo preferito aspettare che si fossero assestati 🙂
Olivier
09/10/2015 alle 09:39
Bellissimo articolo. Grazie. Un vero peccato che ormai ci sia solo la Garmin perche se è vero che fa prodotti decenti ha la tendenza (ma non è l’unica) ad uscire sempre piu spesso con prodotti pieni di errori che non funzionano bene (per esempio la serie Fenix, provata a parlare con chi ha avuto il Fenix 1). Ma la cosa piu fastidiosa è la totale assenza di servizio post vendita quando ci sono problemi (di assenza anche se di solito qualcosa c’è ma con tempi biblici e risultati scarsi). E lo dico da possessore di ben 3 GPS Garmin (perche come dice l’articolo, purtroppo non ci sono tante alternative. E loro lo sanno).
Valerio Dutto
09/10/2015 alle 21:11
Verissimo: un po’ di sana concorrenza non potrebbe che giovare a tutti!
Paolo
10/10/2015 alle 10:26
Ciao Valerio, innanzi tutto complimenti per tutte le info che fornisci relativamente ai navigatori Garmin e in particolare all’E-trex 30.
A tal proposito io ho un E-trex 30 e non so come leggere da questo dispositivo i file *.gdb di Garmin
Ho provato copiare un file .gdb nella cartella GPX di Garmin, ma poi non la trovo tra le tracce.
Grazie per quanto mi farai sapere
Paolo
Valerio Dutto
10/10/2015 alle 13:01
Ciao Paolo, il mio consiglio è di usare sempre il formato GPX al posto del GDB (Garmin Database Format), che era quello usato da MapSource, un software ormai abbandonato da qualche anno. Per aprire sull’eTrex 30 un file GDB devi prima convertirlo in GPX: lo puoi fare direttamente dal software Garmin BaseCamp. Ciao.
Valerio
10/10/2015 alle 18:56
Ciao Valerio, complimenti per gli articoli che sto seguendo da qualche tempo.
Sono orientato su un oregon 600 però mi spaventa la poca capienza (1,5 gb)
Mi chiedevo se fosse un parametro così importante visto che è espandibile.
grazie
Valerio
Valerio Dutto
11/10/2015 alle 20:52
Ciao Valerio, a meno di esigenze specifiche gli 1,5 GB dell’Oregon 600 sono più che sufficienti. Tieni presente che la mappa OpenMtbMap dell’intera Italia occupa meno di 1 GB. Senza contare che puoi decidere di installare solo le porzioni di tuo interesse ed hai sempre la possibilità di inserire una micro SD per espandere di un bel po’ la memoria interna (guida). Spero di esserti stato di aiuto!
riccardo73iccardo
12/10/2015 alle 13:44
ciao!
Stavo pensando di prendere l’etrex 20!
160 nuovo.
Lo userei esclusivamente per uscite in mtb.
L’altimetro mi interessa poco… ho solo paura dell’assenza della bussola….. è una mancanza grave?
Valerio Dutto
12/10/2015 alle 15:46
Ciao Riccardo, ci ho dedicato un articolo intero 🙂 E l’eTrex 20 non è tra quelli che consiglio 😉
Riccardo
14/10/2015 alle 11:42
Oook. E invece del Dakota 20 cosa mi dici? Leggo che ha la bussola e l’altimetro, che mancano all’etrex 20.
il Dakota 20 può andare?
Posso copiarci le open mtb map?
Valerio Dutto
14/10/2015 alle 11:55
Guarda, nell’articolo abbiamo scritto: “In rete si possono ancora trovare riferimenti ad altre famiglie, come eTrex Vista (recensione), Colorado, Dakota (recensione) e GPSMAP 62 (recensione), che sconsigliamo perché ormai obsolete.” Credo dica tutto 🙂
Riccardo
14/10/2015 alle 12:10
Mmmm
A me servirebbe solo per caricare tracce gpx da seguire nei boschi senza perdermi. A tal fine non vedo grosse differenze tra questo è il nuovo etrex per esempio. Se un Dakota 20 andava alla grande due anni fa forse oggi, per lo stesso scopo, può ancora andare.
Grazie cmq per tutti gli ottimi articoli.
Valerio Dutto
15/10/2015 alle 10:51
Se ti riferisci alla nostra recensione del Dakota 20 devi considerare che l’avevamo scritta quasi 5 anni fa, un’eternità in campo informatico. Come se leggessi oggi una recensione dell’iPhone 4. Intendiamoci, non è un cattivo prodotto, tuttavia a parer mio non vale il prezzo. Oggi ci sono prodotti migliori e con prospettive di vita più lunghe. Ovvio, costano più cari. Ma se il problema è il prezzo potresti considerare l’accoppiata smartphone + app. Ciao.
Riccardo
12/10/2015 alle 16:51
Il 30 costa ancora troppo caro. Anche usato. 🙂
Ho una proposta per un 20 usato a 115…vedremo
Jacopo
12/10/2015 alle 21:34
Ciao Valerio, complimenti per l’articolo, molto interessante.
Sono indeciso se acquistare l’etrex 30x o l’etrex touch 35; l’uso che ne farei è Mtb, trekking, ciaspole e sci alpinismo.
Mi par di capire che le funzionalità di base siano molto simili. Del secondo mi interessa la possibilità di poterlo sincronizzare con lo smartphone, ma mi lascia un po’ perplesso il touch screen. Immagino che di inverno per utilizzarlo sia implicito togliere i guanti. È realmente cosi?
Sarebbe veramente un peccato.
Grazie
Valerio Dutto
13/10/2015 alle 09:34
Ciao Jacopo, purtroppo è proprio così. Il touchscreen dell’eTrex Touch 35, a differenza per dire di quello degli Oregon, è capacitivo, quindi non può essere usato con i guanti (oppure sono necessari guanti appositi). Se pensi di usarlo molto durante attività invernali e in MTB tra i due forse è più indicato l’eTrex 30x. Spero di esserti stato di aiuto.
Jacopo
17/10/2015 alle 20:55
Valerio, ti chiedo un ultimo consiglio.
Navigando su amazon mi sono imbattuto nel garmin gpsmap 64s, che inizialmente non ho considerato, ritenendolo fuori budget, ma che al momento lo vendono solo a 2 euro in più dell’etrex 30x. Se non sbaglio il gpsmap ha le Smart notifications, che mi sarebbero molto comode, tenendo il telefono nello zaino.
Secondo te vale la pena? Mi rende perplesso l’utilizzo in Mtb, non vorrei fosse troppo ingombrante e fragile per tenerlo sul manubrio (l’etrex l’ho visto e maneggiato fisicamente in negozio, mentre il gpsmap no). L’antenna è solida?
Grazie.
Valerio Dutto
19/10/2015 alle 09:55
Ciao Jacopo, trovi le nostre considerazioni sul GPSMAP 64s in questo articolo. Spero di esserti stato di aiuto.
Giampiero
13/10/2015 alle 11:51
Ciao Valerio,complimenti per il sito molto interessante.Volevo chiederti,essendo un randonneur ho un Garmin 605 che ricarico mentre pedalo tramite dinamo.Chi è passato al Garmin 810 so che ha avuto problemi sia per la ricarica che per le traccie scaricate di solito dagli organizzatori da openrunner.Essendo ormai obsoleto il mio 605 puoi consigliarmi un GPS che abbia caratteristiche simili o migliori e che possa collegarsi sul manubrio della bici con filo diretto alla dinamo .Grazie
Danilo Gardino
19/11/2015 alle 22:15
Ciao GIAMPIERO
leggi ciò che mi è capitato con il mio Garmin Edge 705 (risposta copiaincollata da altro articolo)
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Sono possessore di un Garmin Edge 705 di cinque anni.
Due anni fa (dopo tre di utilizzo) la batteria aveva dei problemi di ricarica, impiegava parecchio tempo a ricaricarsi e si esauriva in metà tempo.
Fuori garanzia per la riparazione mi proposero la sostituzione dello strumento con un esborso di 145 €.
Ho accettato perchè io lo avevo pagato 650 compresa la mappa italiana.
Dopo quasi due anni da questa sostituzione si ripresenta lo stesso problema ma sono ancora in garanzia dello strumento sostituito.
Questa mattina l’ho portato all’assistenza di Alessandria (io sono di Asti che non ha assistenza)
elencando anche le altre magagne che sono state comuni per entrambi gli strumenti.
Il joystick non mi muoveva il cursore sulla DX (solo secondo strumento ancora in garanzia)
Seguendo una traccia salvata e caricata a discrezione dello strumento questa scompare inducendomi a fermarmi per ricaricarla (che poi dopo un po di tempo riscompare)
Registrando una traccia (non solo in montagna tra le rocce, come evidenzia la foto inserita nel tutorial ma anche nei percorsi sterrati tra le colline dell’astigiano) la traccia va per la tangente saltando su punti a calamita (magari una strada più importante parallela) e ritornando sul percorso reale disegnando un percorso a Zig Zag che fa aumentare il chilometraggio e in montagna anche notevolmente l’ascesa. (devo poi correggere con BaseCamp spostando i Waypoint nei punti corretti)
Altro dato che mi ha sempre fatto impazzire è stato l’altimetro che dava i numeri troppo sballati, anche con 150 metri in più o in meno.
Per riottenere delle altezze compatibili dovevo resettare lo strumento (si metteva a posto solo con un reset.
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Continuo ora con il prosieguo in data odierna.
Da una ventina di giorni in vece di riparare l’Edge 705 in garanzia, mi hanno proposto la sostituzione dello strumento con l’Edge 800 (fuori produzione),
Ho accettato e mi è arrivato nuovo nuovo.
(premetto che ho iniziato con l’edge 705 in completa ignoranza, questo strumento e relativi 800 e 810 sono nati per l’agonismo ciclistico e l’utilizzo ha senso se si fa uso del software installato per gli allenamenti o le corse – per camminare il sofisticato software non serve)
Ebbene, con il nuovo 800, sono tornato alla normalità, la registrazione dei percorsi è regolare e giusta, l’ho usato in contemporanea all’applicazione sul mio iPhone e ambedue corrispondono.
Anzi ho riscontrato che l’altimetro digitale è più corretto di quello barometrico (forse sarà solo un caso)
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Ho letto nei “contro” che il GPS deve essere un muletto, resistere al calore, al freddo e all’acqua e quindi un iPhone o Smartphone non sarebbero adatti e la batteria avrebbe una durata limitata.
Io rispondo a questo con una considerazione,
a seguito nello zaino, trasporto anche una “banca di ricarica” per caricare l’iPhone se necessario ma fino ad ora le otto ore e mezza le ha sopportate senza ricarica.
Lo deposito durante il trasporto in un piccolo portaFotocamera a tracolla imbottito e in caso di pioggia ho a seguito un sacchetto di nylon trasparente per avvolgerlo e consultarlo allo stesso tempo (anche se questa operazione non l’ho ancora verificata).
Sono altresì convinto che cambiare il cellulare ogni due o tre anni sia diventata una norma (spero di no, io sono al primo iPhone dopo dieci anni di Nokia da 35 €)
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Una lacuna nella mia ignoranza fa si che ponga una domanda.
Perché è meglio l’altimetro barometrico rispetto a quello digitale?
Grazie
manuel
03/12/2015 alle 11:09
salve visto che sono negato a riguardo vorrei una sua opinione, sono indeciso se acquistare l’etrex30x con la mappa europea base e installate successivamente mappe alternative, oppure spendere 100 euro in più e acquistare l’etrex30x già con la nuova mappa TrekMap Italia v4 Pro tengo a precisare che non mi interessano mappe stradali ma solo sentieristiche grazie in anticipo
Valerio Dutto
03/12/2015 alle 18:39
Guarda, in quanto a qualità le OpenMtbMap (che sono gratuite) hanno poco da invidiare alle TrekMap. E l’installazione è relativamente semplice, basta seguire passo passo questa guida. Se te la senti quindi puoi tranquillamente risparmiare i 100€ 🙂
Albino
03/12/2015 alle 18:46
Confermo quanto consigliato da Valerio. Le OpenMtbMap suppliscono adeguatamente alle mappe TrekMap. Vale anche per la v4 Pro.
manuel
03/12/2015 alle 21:22
Grazie per il consiglio, mi avete cavato ogni dubbio
David
28/12/2015 alle 14:57
L’Etrex 35 può essere utilizzato con i guanti settando il menù accessibilità, sensibilità schermo alta, inoltre il processore del 35 rispetto al 30 è di altra categoria c’è un abisso tra i 2 ad esempio facendo il panning di una mappa, credo che il 35 non l’abbiate testato.
Ciao
David
Valerio Dutto
28/12/2015 alle 17:58
Ciao David, abbiamo l’eTrex Touch 35 e a breve scriveremo la nostra recensione completa. Confermo la possibilità di usare il touch con i guanti (leggeri o medi, non da sci) impostando la Sensibilità touch ad Alta dal menu di Accessibilità (sebbene non sia menzionato da nessuna parte nel manuale). Sul processore non mi pronuncio perché non è una dato che Garmin rilascia pubblicamente. Sicuramente confermo che l’eTrex Touch 35 è veloce e scattante. Comunque tutti i dettagli saranno presenti nella recensione che pubblicheremo tra qualche settimana, appena avremo finito i test sul campo. Ciao e grazie per il tuo commento.
Valter
16/02/2016 alle 17:32
Gentile Valerio, ammesso che io possa disturbare all’ interno di questo scambio di commenti, vorrei porti un (forse) semplice quesito. Inerente al Garmin Fenix 2, come si fà a controllare i KM e il tempo sull’attività escursione senza dover salvare il percorso?
Perché salvandolo il percorso si interrompere.
Perdonate di nuovo se quest non fosse la sede corretta per porre il quesito.
Grazie anticipatamente a prescindere.
Valter.
Luca
18/02/2016 alle 09:41
Salve, è un po di tempo, parecchio in realtà, che vorrei prendere un gps. Questa guida, fatta veramente bene, mi stà indirizzando verso 64s o Oregon, tanto più che in questi giorni sono tutti e due in vendita su un sito della galassia Amazon con uno sconto più che buono; vorrei porre una domanda, non sono riuscito a trovare questo dato, sui limiti di utilizzo a temprature sotto lo zero, faccio scialpinismo e, salvo questo inverno, esco con temperature spesso inferiori ai -10, c’è qualcuno che mi sa dare qualche informazione?
grazie in anticipo
Valerio Dutto
18/02/2016 alle 15:34
Ciao Luca, il Garmin GPSMAP 64s è garantito fino a -20°, mentre l’Oregon 600 fino a -15° (e in realtà con un po’ di attenzione si possono usare tranquillamente anche a temperature inferiori). Tieni presente che per poter operare a temperature così basse è bene dotarsi di ottime batterie (ne avevamo parlato qua).
Luca
18/02/2016 alle 17:05
Grazie mille per la risposta, speravo ci fosse una differenza tale da indirizzarmi su uno dei due, invece, purtroppo, non mi aiuta a decidere… 🙁
Luca
19/02/2016 alle 07:40
Buongiorno, ancora una domanda: per l’Oregon se tenuto nella tasca interna della giacca o nello zaino la ricezione e comunque buona?
grazie
Valerio Dutto
19/02/2016 alle 11:11
Sì sì, tranquillo, non ci sono particolari problemi. Ciao!
Luca
19/02/2016 alle 12:41
Grazie mille
Saluti
Gianni
28/04/2016 alle 19:06
Ciao Valerio, sono un appassionato di mtb . Avendo letto con attenzione il tuo bell articolo sulla guida all’acquisto volevo , se era possibile, un tuo giudizio comparativo tra il Garmin Edge 810 ed il Garmin eTrex Touch 35 .
un sincero saluto
ugo
02/08/2016 alle 14:42
Ciao valerio sono un appassionato di funghi volevo sapere se etrex 35x a differenza dell’oregon 550 la mappa italiana è inclusa e uguale grazie gentilissimo mi serve per tracc. I percorsi ritorno alla macchina e memorizz. Posti dei funghi .
Valerio Dutto
02/08/2016 alle 18:35
Ciao Ugo, le mappe incluse “gratuitamente” con i dispositivi Garmin sono praticamente inutili. Noi consigliamo sempre l’installazione di queste mappe gratuite, che come avevamo raccontato qua sono anche migliori delle care TrekMap. Spero di esserti stato di aiuto!
Rossano
02/09/2016 alle 21:30
Ciao Valerio volevo un consiglio sono indeciso tra acquistare etrex 30x e etrex 35 touch
Mauro
11/10/2016 alle 12:31
Ciao Valerio, mi unisco alla domanda di Rossano su eTrex 30x versus eTrex 35. Do qualche informazione in piu’: per il mio uso non penso che una autonomia di 16 ore sia stretta in quanto mi muovo principalmente in giornata. Si trova ovviamente a meno come prezzo base, ma per usare uno sconto mi ritrovo a scegliere tra il primo a 249 e l’altro a 299, 50 euro di scarto.
Valerio Dutto
12/10/2016 alle 09:10
Ciao Mauro, diciamo che “funzionalmente” sono del tutto equivalenti, nel senso che ci potrai fare le stesse cose. L’eTrex Touch 35 ha dalla sua il vantaggio del touch screen (che però non tutti apprezzano), un display un poco più grande (ma meno risoluto), una più comoda gestione delle tracce (che probabilmente è il suo più grande vantaggio), una memoria interna più capiente, la staffa per il manubrio (che sull’eTrex 30x è da acquistare separatamente) e il Bluetooth che permette ad esempio la visualizzazione delle notifiche ricevute sullo smartphone. Tutto questo si paga in termini di autonomia della batteria e un prezzo un poco superiore. La scelta ovviamente spetta a te, ma a parer mio vale la pena considerare l’eTrex Touch 35. Se ti interessa qua trovi la mia recensione completa. Per il prezzo è vero che di listino sono 299€, ma su strada in genere si trova a meno (tipo su Amazon nel momento in cui scrivo è a 246€, vedi). Spero di esserti stato di aiuto!
Diego T.
13/10/2016 alle 14:17
Buongiorno,
per prima cosa complimenti per gli splendidi articoli, sicuramente un punto di riferimento, bravi!
Opinioni in merito ai GPS TwoNav?
Ho scaricato l’app sul mio iPhone e mi sono trovato bene per un uso saltuario, ovviamente con le limitazioni che già avete indicato, salvo il fatto che una mappa Fraternali acquistata sull’apple store mi è sparita dal device e nessun supporto post vendita mi ha aiutato…
Ancora una domanda le mappe Fraternali si possono installare sui Garmin?
Grazie, saluti.
Franco
10/02/2017 alle 10:30
Ottimo articolo……..utile ed al contempo stesso valido per la scelta del gps da comprare