Partiamo dal rifugio Balma (1.885 m) seguendo la sterrata che prosegue verso sud-ovest.

Dalla giusta distanza Prato Nevoso non è poi così male… © Valerio Dutto

Il Mondolè in tutto il suo splendore fotografato salendo in auto al rifugio Balma © Valerio Dutto

Casolari oltre il colletto Balma in direzione del lago delle Scalette © Valerio Dutto
Dopo circa centocinquanta metri arriviamo al colletto Balma (1.886 m). Seguiamo ora la strada che prosegue diritta in leggera discesa alle pendici del monte Mondolè.

La sterrata in leggera discesa che dobbiamo percorrere © Valerio Dutto

Alle nostre spalle il rifugio Balma si allontana © Valerio Dutto
Dopo essere entrati nella enclave di Magliano Alpi, lasciamo più in basso a destra la sterrata che sale verso l’alpe e la colletta Seirasso. È un tratto verdissimo costellato, in primavera, di splendide fioriture colorate.
Questo itinerario attraversa il comune di Magliano Alpi, il cui capoluogo si trova in realtà a una cinquantina di chilometri di distanza (Prato Nevoso è infatti frazione di Frabosa Sottana). Si tratta di uno dei rari casi di “enclave”, cioè di isola amministrativa: nel 1875, con una sentenza della Corte d’appello di Torino, Magliano Alpi ha mantenuto la propria giurisdizione anche sui terreni dove nei secoli precedenti la sua popolazione aveva ottenuto il diritto di portare a pascolare il bestiame.

Ormai nell’enclave di Magliano Alpi… © Valerio Dutto

Tratto godibilissimo in leggera discesa © Valerio Dutto

Il monte Fantino © Valerio Dutto

Alle nostre spalle il tratto di sterrata che abbiamo appena percorso © Valerio Dutto

Giochi di curve e di linee dove la discesa si accentua © Valerio Dutto
La strada prosegue in discesa attraversando alcuni valloncelli perdendo dalla partenza oltre centoventi metri di dislivello. Finalmente inoltrati nel vallone della Brignola acquistiamo nuovamente quota raggiungendo l’alpe Brignola.
Lasciato a sinistra il sentiero che porta al colle Dente Brignola proseguiamo in salita sulla sterrata che ripidamente ci conduce alla sella Brignola (1.930 m), dove troviamo alcuni casolari per i pastori in parte diroccati.

I casolari sulla sella Brignola ormai alle nostre spalle © Valerio Dutto
Proseguiamo su alcuni tornanti dal fondo smosso che ci conducono a un pianoro.

I tornanti che abbiamo appena superato © Valerio Dutto
Lasciata la sterrata che continua verso destra, scavalchiamo su pietre il rio della Brignola iniziando sulla sua sinistra (indicazioni) un percorso tra prati e affascinanti rocce modellate dall’azione dei ghiacciai (segnavia bianco/rossi).

La traccia si fa largo tra prati e rocce montonate © Valerio Dutto
Dopo un quarto d’ora su terreno un poco più accidentato e a tratti acquitrinoso (utili calzature con membrane impermeabili tipo Gore-Tex) approdiamo sulla riva del principale dei laghi della Brignola, circondato in primavera da spettacolari fioriture e inserito in una bellissima conca di origine glaciale ai piedi della cima della Brignola e della cima Ferlette.

Splendido scorcio sul principale dei laghi della Brignola. Alle sue spalle la cima Seirasso. © Valerio Dutto

Costeggiando il lago © Valerio Dutto
Sparsi qua e là, come ci ricorda il plurale, ci sono altri laghetti, anche se in effetti ridotti a torbiera e generalmente asciutti in estate.

Altro specchio d’acqua nei dintorni © Valerio Dutto

Zoom verso il punto di partenza. Sul poggio a destra si nota la stazione di arrivo della nuova telecabina Porche. © Valerio Dutto
Dopo una meritata pausa sulle sponde del lago costellate di rododendri e eriofori, dalle caratteristiche spighe cotonose, riprendiamo il ritorno sulle tracce dell’andata.

Scendendo verso la sella Brignola © Valerio Dutto
Riccardo
18/06/2020 alle 14:43
È una bella escursione arrivare al lago della Brignola, è ancora più impegnativa valicare la punta Brignola per raggiungere il lago Raschera, con il Mongioie che Ti fa da spettatore. Nebbia permettendo. Bravi
Massimiliano
18/06/2020 alle 18:54
È il percorso che voglio fare sabato prossimo, dopo il lago della brignola arrivare al lago raschera. Ci sono passaggi difficili oppure è tutto fattibile? Grazie
Elio Dutto
18/06/2020 alle 19:04
Dal lago della Brignola devi salire al Bocchino della Brignola e poi una lunga discesa tra verdissimi prati ti porta sotto le pareti del Mongioie dove trovi il lago. Non c’è nessun passaggio difficile.
Vilma
16/09/2020 alle 18:54
Domani vogliamo andare al lago, qualcuno sa dirci se i 5 km di strada sterrata che collegano il rifugio è fattibile con macchina o serve fuoristrada e se la strada è tanto stretta. Grazie!
Elio Dutto
16/09/2020 alle 18:58
Noi ci siamo saliti con la macchina, anche se qualche tratto era un po’ rovinato. Comunque, andando piano, non abbiamo avuto problemi. La strada è abbastanza larga.
Francesca
01/08/2020 alle 11:24
Ciao! Questo sentiero e´ fattibile con passeggini? Grazie 🙂
Valerio Dutto
01/08/2020 alle 18:16
Ciao Francesca, solo parzialmente, perché dopo la sella Brignola il fondo peggiora e penso diventi faticoso spingere. In ogni caso poi ci si deve fermare al bivio dove si lascia la sterrata, perché l’ultimo tratto non è più percorribile da un passeggino.
Lucrezia
02/08/2020 alle 16:41
Ciao i 12km sono comprensivi di andata e ritorno?
Elio Dutto
02/08/2020 alle 20:17
Certamente, sulle note tecniche viene sempre indicato il chilometraggio totale.
Ivano
27/08/2020 alle 07:30
Tempo di percorrenza indicativo?