Oggi mi sono preso il compito di accompagnare (per le ore 13:00) mia moglie alla piscina delle Terme di Valdieri. Poiché non sono molto amante dei bagni termali mi chiedo se, nel frattempo, posso approfittare del tempo a disposizione per fare un’escursione nelle vicinanze.
Mi viene in mente che da parecchio non faccio visita al rifugio Bozano. Non la ricordo come una gita troppo lunga. La meta mi pare azzeccata. Dopo aver lasciato mia moglie presso l’hotel delle Terme di Valdieri mi sposto con l’auto nel vallone della Valletta.
Sono le ore 13:00. Inizio i primi passi sulla mulattiera che parte subito con decisione in salita nella pineta, inoltrandosi nella valle dell’Argentera (destra orografica del vallone della Valletta) sulla sinistra di un rio spumeggiante.

Il sentiero di salita © Cuneotrekking
Dopo circa duecentocinquanta metri di dislivello esco fuori dal bosco e, a metà di una zona prativa, arrivo al gias del Saut (1847 m).

Arrivo al Gias del Saut © Cuneotrekking
Proseguo sul sentiero che riprende quota ed entra poi in un valloncello che, avvicinandosi al rio, man mano si restringe.

Verso il valloncello che si restringe © Cuneotrekking
Più sopra, il vallone si amplia sotto le pareti dell’Argentera e lo risalgo per due terzi sulla destra orografica. La mulattiera riprende quota verso sinistra tagliando alcune ripide pendici e va a raggiungere una spalla rocciosa. Dopo un primo segmento tra le pietre, riprende quota verso destra risalendo al gias della Mesa (2070 m).

Sguardo alle mie spalle © Cuneotrekking

Arrivo al Gias della Mesa © Cuneotrekking
Più avanti si stacca un sentiero, che lascio a sinistra, per il vallone del Souffi che conduce al bivacco Varrone e al rifugio Morelli (palina a terra).
La mulattiera prosegue verso il rifugio attraversando una pietraia e raggiunge alcuni larici isolati.

Dal sentiero, sguardo verso i laghi di Fremamorta © Cuneotrekking

Verso le cime della Gran Madre © Cuneotrekking
Poi, a sinistra, lunghi traversi in pietraia risalgono le ripide pendici della cima del Souffi portando verso destra in direzione di un enorme roccione scuro che si intravede guardando la base del Corno Stella.
Il rifugio, nascosto, poco alla volta compare appena al di là del roccione. Lo raggiungo verso le 14:30.

Arrivo al rifugio Bozano © Cuneotrekking

Nei pressi del rifugio Bozano © Cuneotrekking

Nei pressi del rifugio Bozano © Cuneotrekking

Dalla fontana del rifugio © Cuneotrekking
Non pensavo di trovare tanta gente quassù. C’è invece un folto gruppo di giovani francesi e parecchie altre persone.
Sul Corno Stella ci sono anche alcune cordate intente alle difficili scalate. Sono contento, soprattutto per i gestori del rifugio, che nonostante il tempo inclemente di questa estate gli alpinisti non si siano lasciati intimidire troppo.
Mi fermo a contemplare le montagne attorno fin verso le 15:15 poi riprendo, con tranquillità, la via del ritorno.

In discesa © Cuneotrekking

Ancora uno sguardo verso i monti © Cuneotrekking

Scendendo al Gias del Saut © Cuneotrekking
Albino
18/08/2014 alle 17:05
Bravo, come sempre; mi incuriosisce però, nel tracciato GPS, a circa metà, quell’andamento strano. Forse rimbalzo del segnale sulle pareti rocciose?
Elio Dutto
18/08/2014 alle 19:26
Esatto Albino, il motivo è proprio quello. Purtroppo in certi ambienti ristretti il segnale rimbalza da una parete all’altra.
Giorgio
27/08/2020 alle 18:28
Ciao! Una curiosità, siete andati sulla cima del Souffi? Hi visto che il.sentiero parte poco sotto il Bozano, ed è una bella punta panoramica, grazie!
Elio Dutto
28/08/2020 alle 14:04
Non siamo ancora andati. Si può fare un bel giro che scende al bivacco Varrone
silvio
15/09/2020 alle 19:56
Domenica 13/09 giornata spettacolare per un posto unico.
Scusate, non sono riuscito a trovare la deviazione per la cima del Souffi avete un’idea a che altezza del tragitto si trova, ma non mi pare che sia molto segnata.
Invece indicato c’è un “sentiaro dei pastori” se non ricordo male, che salendo è alla destra sapete dove porta?
grazie
Elio Dutto
15/09/2020 alle 21:32
Ciao Silvio. Poco prima di arrivare al rifugio Bozano c’è, sulla sinistra, la deviazione per il vallone del Souffi (quota circa 2300 m). Da questo punto si può salire direttamente alla cima del Souffi. Non so dirti se il percorso è segnato o no. Invece, continuando verso il Bozano, puoi trovare sulla destra il sentiero che collega il Bozano al rif. Remondino (sentiero per Escursionisti Esperti)
silvio
16/09/2020 alle 21:03
Ciao Elio, scusa ancora una domanda.
Quando tu indichi il sentiero “per escursionisti esperti” in questo caso, che cosa lo caratterizza:
la lunghezza
la difficoltà nel seguire le tracce
la pericolosità
grazie
Elio Dutto
17/09/2020 alle 11:21
Ciao Silvio
EE = per escursionisti esperti
Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati.