Posata la macchina al colle di Tenda (1871 m circa), nei pressi del bivio che, a sinistra conduce verso la baisse de Peyrefique, iniziamo la nostra salita sulla sterrata che sale dolcemente in direzione ovest. Intravediamo fin da subito la nostra meta: c’è un’ottima visibilità e le montagne attorno a noi appaiono molto limpide e chiare.

La nostra meta in lontananza © Elio Dutto
Proseguiamo per un lungo tratto in direzione del forte Pernante che aggiriamo lasciandolo in alto alla nostra sinistra.

Più avanti sulla stradina © Elio Dutto
Utilizzando poi una scorciatoia che passa alla sinistra della cima di Salauta (2176 m) sbordiamo sul versante francese dove tutt’ora si possono scorgere resti di un vecchio acquedotto; più avanti rientrati sulla nostra strada ci avviciniamo al forte Giaura.

Rocca dell’Abisso ancora distante © Elio Dutto

Zoom sulla nostra meta © Elio Dutto
Anche qui, volendo, poco prima di entrare nel vallone potremmo optare per una seconda scorciatoia (tacca gialla) che, su terreno un po’ verticale, in pochi minuti ci porterebbe al forte, facendoci evitare i tornanti del tetro vallone dell’Abisso, ma non la utilizziamo perché vogliamo vedere il laghetto dell’Abisso al centro del vallone.
Dalla comoda stradina passiamo ad affrontare una parte di tragitto tra rocce rotte che ci permette di scorgere, in basso alla nostra destra, un primo laghetto.

Monte Frisson al centro e Rocca Bastera a destra © Elio Dutto
Proseguendo ora su sentiero più marcato raggiungiamo il laghetto dell’Abisso (2221 m).

Laghetto dell’Abisso © Elio Dutto

Laghetto dell’Abisso © Elio Dutto
Dopo aver superato qualche tornantino su pareti scoscese e in frana, e fotografato un gruppo di stambecchi sul percorso, raggiungiamo il grandioso forte Giaura (2253 m), di pianta pentagonale, circondato da un grande fossato e situato in ottima posizione panoramica.

Forte di Giaura © Elio Dutto

Incontro ravvicinato con uno stambecco © Elio Dutto
La nostra vetta da qui appare più vicina. Lasciato alle spalle il forte, risaliamo la china erbosa denominata pra Giordan che con semicerchio verso destra finisce per incontrarsi con le rocce del castello basale.
Tacche rosse e gialle ci indicano ora il percorso che inizia con qualche saliscendi e ci porta ad affrontare il costone detritico posto alla destra della cima.

Tratto in pietraia © Elio Dutto

Poco oltre © Elio Dutto
Poco prima di arrivare in cresta effettuiamo un traversone verso sinistra, al termine del quale, da una breccia compare, grandioso, lo spettacolo delle montagne della valle Gesso e dei laghi di Peyrefique (2332 e 2358 m) situati alle falde dei torrioni Saragat.

I laghi di Peirafica © Elio Dutto
Ormai pochi metri ci separano dalla vetta.

Nell’ultimo tratto © Elio Dutto
Dalla punta possiamo godere lo splendido panorama che ammiriamo da est ad ovest.

Arrivano altri escursionisti © Elio Dutto

Un po’ oltre sulla vera cima © Elio Dutto

La croce sulla cima © Elio Dutto
Dopo un’oretta di sosta sulla vetta decidiamo di riprendere la via del ritorno.
Ridiscesi al Forte Giaura ci fermiamo per pranzare. Riprendiamo la discesa che ci fa tornare al laghetto dell’Abisso. Tornati poi sulla sterrata, ad un certo punto deviamo su un sentiero che taglia a destra la cima Salauta conducendoci più avanti al forte Pernante. Da lì riprendiamo la sterrata tornando alla base di partenza.

Ex caserma al forte di Giaura © Elio Dutto

Sguardo all’indietro sulla via del ritorno © Elio Dutto

Sulla via del ritorno © Elio Dutto
Gianni Macario
11/11/2008 alle 21:07
Grazie della bella giornata passata con te e Gelu…una camminata sulla prima neve e una vista magnifica arrivati in cima. Per il prossimo anno programmiamo delle escursioni sulle punte della val Mairo. A presto!!!
cuneotrekking
11/11/2008 alle 23:26
Ciao Gianni, accolgo volentieri la proposta della Val Maira; è una Valle meravigliosa e con te, profondo conoscitore di quei luoghi, e Gelu potremo sicuramente fare interessanti escursioni.
Ciao, Elio.
silvia
01/09/2009 alle 12:32
Bei posti noi stavamo andando alla rocca ma era gia pomeriggio quando abbiamo scoperto il posto e la nebbia già scendeva..ma ora a settembre ritorneremo..verrò con i miei genitori ..anche se mio papà si fermerà ogni 10 minuti per riposarsi…,no scherzo diciamo ogni 20..! ciao e buona montagna!
cuneotrekking
04/09/2009 alle 22:16
Grazie Silvia per il tuo commento. Buona gita sulla splendida Rocca dell’Abisso: facci poi sapere com’è andata!
Erika
10/08/2014 alle 13:58
Escursione fatta ieri… che spettacolo da lassù!! Grazie per le vostre recensioni..
Elio Dutto
11/08/2014 alle 10:41
Grazie a te, Erika!
Graziano Coppa
19/07/2015 alle 10:12
Sono andato ieri, ma la vera vetta non è quella con la croce, bensì, quella distante poche decine di metri che si raggiunge tramite la cresta un po’ esposta…
Elio Dutto
19/07/2015 alle 10:44
E’ vero, ma per convenzione la cima per tutti quanti rimane quella della croce…
paola
29/07/2015 alle 16:54
Grazie
giuliano
07/09/2017 alle 21:36
03/settembre/2017
sono stato al monte matto per la prima volta giro della giornata bellissimo!!! da s. anna un po lunga ma ne vale la pena. Consiglio a tutti gli escursionisti da fare almeno una volta e saluto i ragazzi di cervasca e dintorni che mi hanno accompagnato. ciao