L’escursione, fatta prima di quest’ultima nevicata, pur non sviluppandosi su una lunghezza notevole (appena 7 km in totale), ha richiesto di superare in proporzione un buon dislivello.
Partiamo da Brich intorno alle 9:00 seguendo la stradina che si inoltra nel borgo.

Alla partenza da Brich © Cuneotrekking
Oltre Brich transitiamo ancora nei pressi di una casa poi, quando la stradina comincia una lieve discesa verso la parte boscosa di un combale, deviamo verso sinistra sul prato passando, poco sopra, vicini ad un casolare.
Betulle e frassini lasciano presto il posto ad una radura dove spicca ancora qua e là qualche larice. La salita in leggera diagonale verso nord-est si svolge ora tra qualche piccolo affioramento di rocce e raggiunge una sterrata proveniente dalla borgata Martino.
La seguiamo per un breve tratto poi con un taglio diagonale verso destra risaliamo svariati dossi, superando anche qualche avvallamento, puntando sempre in direzione del Briccas che ci guarda dall’alto.

Momenti della salita © Cuneotrekking

In salita © Cuneotrekking
Più sopra tagliamo la sterrata che prosegue a tornanti e raggiungiamo un gias con abbeveratoio (sarà il nostro “ristorante” al ritorno).

L’abbeveratoio che diventerà al ritorno il nostro ristorante panoramico © Cuneotrekking
La neve regge bene, in alcuni punti è anche ghiacciata, ed ora, con percorso a rientrare, puntiamo in direzione di alcuni roccioni affioranti.
Una volta superati, con un diagonale verso destra andiamo a cercare i punti meno ripidi per raggiungere la cresta che sembra sempre vicina ma che si allontana ogni qualvolta superiamo un dosso.

Verso i due roccioni che si intravedono in alto sopra Beppe © Cuneotrekking

Quasi in cresta © Cuneotrekking
Sbucati finalmente in cresta ci troviamo sul ripido displuvio che dà verso la valle Pellice, la piana di Cavour e le alte vette del nord del Piemonte.

Foto nel versante Pellice © Cuneotrekking
Svoltando a sinistra (ovest) superiamo un’anticima (2407 m) e in poco tempo raggiungiamo la bianca sommità del Briccas (2426 m).

Verso la cima © Cuneotrekking

L’arrivo di Beppe © Cuneotrekking

Alle mie spalle, il Frioland © Cuneotrekking
Ora possiamo veramente distenderci per osservare il grandioso panorama a 360 gradi.
A sud-ovest si evidenzia tutta la catena montuosa del Monviso con le varie guglie tra le quali molte raggiunte da nostre precedenti escursioni.
Splendido il panorama anche verso la punta Sea Bianca (2721 m) e il Frioland (2720 m). Ad est, poco distante da noi, la cima Ostanetta (2380 m).

Momento di pausa © Cuneotrekking

Dalla croce di vetta verso il lato val Pellice © Cuneotrekking

Veduta dalla cima © Cuneotrekking

Ancora una veduta del tratto Monviso/Granero © Cuneotrekking

Panorama verso cima Ostanetta (a sinistra) © Cuneotrekking
Non ci stanchiamo di questo panorama e ci fermiamo a lungo pensando che abbiamo veramente la fortuna di vivere in un posto meraviglioso, non comune per la maggioranza delle persone. Da questa cima guardandoci intorno facciamo nascere, come sempre, altre idee e nuove proposte di escursioni future.
Iniziamo più tardi la discesa verso l’anticima, poi seguendo grossomodo le tracce ci togliamo la parte più ripida del percorso facendo la sosta pranzo quattrocento metri più in basso sui comodi sedili in pietra del “ristorante” cinque stelle da noi denominato Fontana Secca (2001 m). Il panorama non si paga e ne approfittiamo per godercelo fino in fondo.

Discesa verso l’abbeveratoio © Cuneotrekking
Dopo una buona achillea di Beppe (oggi manca Fulvio che così ci ha privati del suo squisito caffè) riprendiamo la discesa verso le pendici più basse che scarseggiano di neve tornando infine nel ridente borgo di Brich.

Ritorno a Brich © Cuneotrekking
Laura
29/01/2018 alle 15:13
Bellissima escursione, grazie per l’idea!
Sono frequentatrice di altre valli ma ieri, domenica 28 gennaio 2018, sono stata felicissima di cambiare e poter fare questa ciaspolata: il Monviso si è fatto vedere per tutto il tempo… magnifica giornata, non pareva per nulla inverno, la temperatura era molto alta ma la neve ha tenuto bene.
Unica segnalazione: l’ultimo pezzo della gita è su tratto molto ripido, sembra che non si arrivi mai! Ma poi da lassù il panorama ci ha fatto dimenticare ogni fatica: lo sguardo spaziava dal Monte Rosa, Cervino, Gran Paradiso…
Una meraviglia!
Consiglio la gita non solo ai ciaspolatori (un po’ allenati), ma anche agli scialpinisti.
Elio Dutto
29/01/2018 alle 20:49
Grazie Laura per il feedback!