Risaliamo sulla provinciale passando all’interno del paesino. Appena prima del ponte, nei pressi di una piccola fontana, inizia il “sentiero dei ciclamini” (indicazione) che costeggia, sul fianco destro, il rio Bedale di Langra.

Un vecchio mulino ristrutturato © Cuneotrekking
È un percorso piacevole che si sviluppa dribblando numerose volte lo spumeggiante rio su passerelle in legno o cemento. Numerosi pannelli esplicativi riguardanti notizie sulla flora presente o semplici curiosità inerenti il tragitto aiutano l’escursionista rendendolo, nel contempo, più partecipe.

Rio Bedale di Langra © Cuneotrekking
I fiori e le innumerevoli piante che incontreremo lungo tutto il percorso variano a seconda della stagione, dell’esposizione e del tipo di terreno che si incontra. Tra le piante si possono notare varietà di frassini, noccioli, ciliegi selvatici, faggi, abeti, pini silvestri, etc.
Dopo qualche centinaio di metri dalla partenza si perviene ad una croce in legno. Ignorata la stradina che sale a destra alla chiesa Parrocchiale di Macra (da cui torneremo per chiudere l’anello), seguiamo il rio passando nei pressi di un pilone votivo. Salendo ancora un tratto incrociamo, poco sopra, la strada asfaltata che dal Villar sale verso le borgate superiori.
Proseguendo in salita sulla strada affianchiamo la borgata Langra (992 m), abbellita dalla chiesetta dedicata ai santi Giuseppe e Antonio, da cui parte l’interessante itinerario denominato sentiero dei camosci.

La borgata Langra © Cuneotrekking
Un po’ oltre raggiungiamo la borgata Caricatori (998 m, fontana) che riserva una curiosità che riportiamo dal pannello:
“Sotto la parete di roccia di fronte alla borgata, esiste una fila di colonne rotonde che in passato costituivano i pilastri di una tettoia sotto la quale si batteva la segale; la copertura, ormai scomparsa, rappresentava uno dei rari esempi di tetti in paglia esistenti in questa vallata. Nella zona di Roccia Pertùs, nei primi decenni del secolo scorso, tra le borgate di Caricatori e Camoglieres si produceva il carbone ricavato dalla combustione del legno di faggio, accatastato e ricoperto di terra”.
Proseguendo oltre la borgata arriviamo ad un incrocio di sentieri (palina). Tutti conducono allo stesso punto. Se si vuole accorciare il percorso si sceglie l’itinerario di destra, che contente di risparmiare circa 1 km (20 minuti). Proseguendo invece diritti nella valle raggiungiamo un ponticello in legno che scavalchiamo. In breve si supera una casa in pietra e si perviene all’area pic-nic Franco Bressy (1091 m).

La casa in pietra © Cuneotrekking

Tratto del sentiero prima dell’area pic-nic © Cuneotrekking
Sui fianchi dell’area lasciamo proseguire dritto verso la comba della montagna lo stupendo anello denominato cammino della montagna. Il sentiero dei ciclamini svolta invece a destra (indicazione mancante) e risale poi verso sinistra un tratto ripido nel bosco. Poco più in alto un cartello ci conferma che siamo sulla strada giusta. Un tratto in leggera discesa nel fitto bosco ci ricongiunge più avanti alla scorciatoia lasciata in precedenza con belle vedute, dall’alto, delle borgate Langra e Caricatori.

Nei pressi del punto dove il sentiero si ricongiunge con la scorciatoia © Cuneotrekking

Il sentiero, un perfetto single-track © Cuneotrekking

Villar e Macra al centro © Cuneotrekking
Il sentiero si distende con un rettilineo sotto la grande e ripida parete calcarea della punta Raveirola (1272 m) e, al fondo, svolta verso sinistra per seguire una rientranza della montagna.

Punto panoramico © Cuneotrekking

Nel bosco © Cuneotrekking
Proseguendo oltre in leggera discesa nella fitta boscaglia di pini silvestri, dopo una rientranza raggiungiamo un punto panoramico nei pressi di un bel pilone votivo dedicato alla Madonna e Santi posto sul lato destro del sentiero. Ci troviamo a circa metà del percorso dei ciclamini. Se è l’ora giusta questo può diventare un ottimo punto per la sosta pranzo.
Dietro il pilone, dalle rocce a picco sul vallone, si può scorgere molto in basso l’abitato di Macra. Se da qui si spinge lo sguardo in alto verso sud-ovest si possono notare le punte Tempesta (2679 m) e Piovosa (2601 m), mentre più a destra sono ben visibili la costa Chiggia (2156 m), il monte Festa (2130 m) e il monte Buch (2112 m). In fondo alla vallata (ovest) è anche visibile il monte Chersogno (3026 m).

Il panoramico pilone votivo © Cuneotrekking

Un bello scorcio verso Villar (a sinistra) e Macra (destra) © Cuneotrekking

Il Chersogno © Cuneotrekking

Le punte Tempesta (appena visibile) e Piovosa imbiancate di neve © Cuneotrekking
Riprendiamo il percorso divenuto più pianeggiante affacciandoci sul lato valle Maira. Più avanti, man mano che ci avviciniamo alla borgata di Camoglieres, la discesa diventa più accentuata e con vedute sempre migliori.

Camoglieres al centro a destra © Cuneotrekking

Scendendo verso Camoglieres © Cuneotrekking
Affianchiamo alla nostra sinistra la falesia Camoglieres che, dotata di palestra di roccia, è diventata punto d’incontro per appassionati scalatori. Entrando in Camoglieres (fontana) lasciamo a sinistra il sentiero che conduce alla via ferrata. Per chi ha ancora voglia di camminare, varrebbe ancora la pena salire alla vicina Cappella di San Bernardo, seguendo il sentiero erboso protetto da muri di pietra che parte a sinistra delle prime case.
Tornati in paese è consigliabile compiere un’ispezione tra le case del paese, alla ricerca di vecchi forni, affreschi, angolini suggestivi e quant’altro. Non male anche prendere una bevanda o un caffè alla carinissima Locanda del Silenzio (attenzione: l’esercizio riapre solamente dal 1° maggio 2020), veramente un’oasi di pace e serenità.

Camoglieres © Cuneotrekking

Pausa alla Locanda del Silenzio © Cuneotrekking
Ripreso il percorso di discesa sulla mulattiera che conduce alla borgata Villar (non sulla strada asfaltata che scende alla provinciale), c’è ancora tempo per sostare qualche minuto presso la bella cappella di San Pietro (dove sono conservati due cicli pittorici quattrocenteschi recuperati da un intervento di restauro) prima di ricongiungerci alla strada asfaltata.

Un tratto della discesa © Cuneotrekking

La cappella di San Pietro © Cuneotrekking
Per completare al meglio l’anello non conviene scendere direttamente a sinistra, ma occorre compiere un ultimo breve tratto di salita a destra che termina alla parrocchiale della borgata (fontana).

La parrocchiale di Villar © Cuneotrekking
A destra della chiesa riprende il sentiero di discesa che va a chiudere l’anello nei pressi della croce in legno. Svoltando a sinistra si ritorna velocemente a Macra.
Claus72
05/07/2016 alle 13:13
Fatto 4 anni fa’ nel periodo di novembre con poca neve e mi aveva stupito molto,rifarlo adesso con tutto quel verde mi invoglia abbastanza,grazie per il suggerimento!:-)
Elio Dutto
05/07/2016 alle 15:42
Condivido il tuo commento.
Mauro
13/01/2020 alle 08:19
Ottima e completa recensione!
Attendo altre
Elio Dutto
13/01/2020 alle 11:39
Ciao Mauro. Grazie!
Massimo Frumento
31/08/2020 alle 22:14
Percorso fatto domenica 30 agosto 2020. Ritengo segnalare che chi sta ristrutturando la casa prima dell area Bessy ha chiuso il passaggio sul ponticello, con tanto di cartelli, obbligandoci a transitare all’interno del letto del ruscello, ora in secca. Non trovo giusto appropriarsi di una parte di sentiero, abbattendo inoltre la palina che indica la direzione del percorso.
Valerio Dutto
01/09/2020 alle 08:32
Ciao Massimo, ah, caspita, grazie per la segnalazione, non ne eravamo a conoscenza!
Ilgiocodelmondo
14/05/2019 alle 00:22
Giusto Claudioa, é ora di ritornarci! ; ))
Elena
06/01/2019 alle 20:17
Fatto oggi 6 gennaio bellissima passeggiata aria pura e persino un caldo anomalo ma piacevolissimo tornerò sicuramente quest estate per ammirare la natura che ora era addormentata grazie per l ottima descrizione del percorso
Elio Dutto
06/01/2019 alle 20:51
Ciao Elena, in ogni periodo dell’anno puoi trovare degli aspetti diversi. E’ il bello delle stagioni. Grazie per il commento. Ciao e tante belle escursioni!
Luca B
08/03/2020 alle 18:19
Fatto giusto oggi… percorso molto gradevole,molto panoramico e rilassante (almeno per me;) )
Prestare attenzione al sentiero che da Camoglieres scende verso la cappella di San Pietro,che in alcuni punti il fondo roccioso e sconnesso può essere pericoloso.
Per quanto riguarda la processionaria non vi è ancora alcuna traccia fortunatamente.
Elio Dutto
08/03/2020 alle 18:48
Ciao Luca, grazie per le informazioni.