30 maggio 2014. Le previsioni per la giornata odierna non sono molto promettenti, ma non vogliamo scartare le poche opportunità di tempo un po’ stabile che questo mese di maggio ci offre. Anche solo per poche ore.
Dal parcheggio, sulla sinistra, raggiungiamo il bivio (palina n. 22, sentiero 64 per Sella Pian di Male) e scendiamo un corto tratto di strada arrivando ad un ponte in legno che attraversa il torrente Ellero.

Attraversamento del torrente Ellero
Raggiunta la riva opposta raggiungiamo un ex camioncino rosso lasciato lì come probabile ricovero attrezzi. La traccia inizialmente non è evidente, ma riappare dopo aver aggirato da sinistra verso destra il camioncino. Di qua il sentiero con un sali scendi costeggia per un tratto il torrente (seguire tacche bianco/rosse), poi raggiunge la sponda sinistra del valloncello del rio Curassa ed inizia la salita sul suo lato destro idrografico (sinistra).
Il tratto iniziale, ripido, attraversa un boschetto di ontani e rododendri che stanno fiorendo. Nei primi tornanti della salita
Più sopra si mantiene sulla sinistra dello spumeggiante rio Curassa, che forma anche alcune cascatelle, ed arriva infine ad un pianoro.

Lo spumeggiante rio Curassa
La propaggine meridionale della Cima Durand la troviamo disseminata da un tappeto unico di giunchiglie gialle.

Distesa di giunchiglie
Il sentiero costeggia il rio, supera il passo della Colletta, poi con un semicerchio verso destra, tendente ad aggirare il Monte Grosso, va a raggiungere il Gias della Colletta (1772 m) con prefabbricato.

Sui bordi del rio Curassa
Lo superiamo poi, in leggera salita scavalchiamo alcune roccette, terreni acquitrinosi e qualche rio, puntando verso la sella Piandimale (sud) dove troviamo una costruzione in pietra (1786 m) divenuta, nel dicembre 1944, rifugio partigiano al riparo di un rastrellamento tedesco.

Il vecchio rifugio partigiano
Svoltando ora verso destra (ovest) saliamo un sentiero che taglia le propaggini inferiori del Monte Grosso.
Un po’ più in alto ci spostiamo con un traverso diagonale verso sinistra per portarci nei pressi della Colla Rossa (1960 m).

In salita verso la Colla Rossa
Poco prima, superato un secondo prefabbricato, deviamo verso destra per raggiungere in breve il grande cippo in pietre sulla sommità del Monte Grosso (km 4,7 dalla partenza).

Dalla cima veduta verso il Mondolè (sinistra), sella Bauzano e la Rocca dell’Inferno

Il cippo sul Monte Grosso
Ora possiamo ammirare la vicina Cima Cars, la Cima Gardiola e il Monte Pigna. Qualche nuvola nera sta circondando il Mondolè (2382 m), la Rocca dell’Inferno (2214 m) e la Cima Seirasso (2436 m), mentre a sud vediamo la Cima delle Saline (2614 m) ed in basso il verdissimo Pian Marchisio ed il rifugio Havis de Giorgio – Mondovì.
Nel frattempo qualche goccia di pioggia ci raggiunge, ed è un dispiacere perché la discesa verso la Colla Rossa, e successivamente verso il Ponte Chiappa, ci riserva un giardino fiorito di una bellezza difficile da descrivere che non possiamo godere del tutto.

Discesa dalla Colla rossa

In discesa tra i fiori verso il Pian Marchisio

Tra i verdissimi prati
Il sentiero dalla Colla Rossa scende dolcemente, passa un nevaio, poi si distende in basso. Aggiriamo un rudere puntando verso una evidente sterrata che seguiamo fino a superare un ponticello in cemento che scavalca il torrente Ellero riportandoci dalle costruzioni di Ponte Chiappa.

Il Pian Marchisio. Al fondo, tra la nebbia, Cima delle Saline

Narcisi tra vecchi edifici di Ponte Chiappa
Qui ci fermiamo per il pranzo festeggiando il compleanno di Fulvio. Per l’occasione ha portato nello zaino, a nostra insaputa , nientemeno che una bottiglia di “Brunello di Montalcino”. Nel frattempo nel cielo è tornato quel briciolo di sole che ci lascia consumare il pasto con tranquillità. Riprendiamo più tardi la strada del ritorno sulla carrareccia che ci riporta, dopo 3,7 chilometri, al parcheggio.

Sulla strada del ritorno
Claus72
10/06/2014 alle 22:30
Sembra proprio un bel giretto,grazie!
Albino
11/06/2014 alle 07:19
E’ probabile che lo farò! Mi sembra di capire che i rododendri siano già fioriti o stanno fiorendo…Ho visto dalle immagini diversi nevai. A quest’ora pensate che ci siano ancora (visto le temperature di questi giorni…)?
fulvio franco
11/06/2014 alle 22:01
In basso i rododendri erano in fiore. Neve direi solo nel canalone lato pian Marchisio, facilmente da transitare. Fulvio