Ancora una volta siamo fortunati, e come lo scorso sabato troviamo una splendida giornata, sebbene verso la pianura vi sia una leggera foschia. Lasciamo la macchina al Pian della Casa del Re (1750 metri circa), che abbiamo raggiunto dalle Terme di Valdieri seguendo una strada a tratti asfaltata e a tratti sterrata, ma in ogni caso abbastanza mal ridotta, benché di recente sia stata parzialmente rimessa a posto. Il Baus è ancora nascosto alla vista: lo vedremo solo dopo aver superato i primi mille metri di dislivello.
Partiamo alle ore 8:15, subito dopo aver riempito le borracce proprio sul sentiero che sale verso il rifugio Remondino, la prima tappa della nostra escursione.
Raggiungiamo il bel rifugio (2465 metri di altitudine) dopo circa un’ora e mezza di cammino. Sono le 9:45, e il sole sta per sorgere dietro le montagne.
Il sole sta per sorgere dietro il rifugio Remondino
Dal rifugio procediamo verso est seguendo il sentiero che sale verso il Lago di Nasta, che con i suoi 2809 metri di altitudine è uno dei più alti delle Alpi Marittime. Finalmente vediamo il Baus, tra la Nasta e il Bastione. Il panorama è di alta montagna, il posto roccioso e inospitale.
La Cima di Nasta e il Colletto della Forchetta
Costeggiamo il lago di Nasta passando da destra, e saliamo verso il Colle della Culatta (2971 metri). Il sentiero non è tracciato, ma degli “ometti” ci indicano il percorso da seguire.
Raggiunto il colle saliamo verso la cima seguendo un percorso più impegnativo e più esposto, per questo consigliato solo a escursionisti esperti.
Passaggi più esposti appena prima della vetta
A 3067 metri di altitudine superiamo un caratteristico segnale di pietrame. Poi finalmente raggiungiamo la vetta, posta a 3072 metri di altitudine (in alcuni casi la cima è quotata 3067 m).
La vetta del Baus (3072 m)
Il panorama è grandioso: c’è chi dice di aver anche visto il mare.
Nasta e Argentera viste dalla vetta del Baus (tra le due montagne si scorge in lontananza anche la cima del Monte Matto), con il segnale di pietrame sull’anticima
Il Lago di Nasta visto dall’alto con la balconata dei laghi di Fremamorta sullo sfondo
giovanni
24/02/2008 alle 23:47
Ricordo che anche io, amante delle montagne del bacino del Gesso, alcuni anni orsono salii il Baus. Devo dire però che il mattino, alla partenza dal “Genova” dove ero stanziato, la mia meta era la Cima di Ghilie, alla quale rinunciai, dopo lungo ed estenuante “ravanare” tra sfasciumi e rocce mobili, traversando verso il Colle di Brocan, dove, visto che la giornata era ancora molto lunga , decisi di divallare verso il lago di Nasta, che più volte ho ammirato dall’omonima cima ma le cui rive mai ebbi a calpestare, non le calpestai nemmeno quel giorno, infatti giunto nelle vicinanze dell’ameno specchio d’acqua, brulicante di gitanti, non seeppi resistere dall’attraente muraglia del Baus e, calcolando che il raggiungere il colletto (Colle della Culatta) non mi avrebbe preso piu’ d’una mezz’ora (allora ero più giovane ed allenato) e che da li alla cima ci sarebbe potuto volere al massimo un quarto d’ora di cresta, salii.
I tempi furono pienamente rispettati, la salita al colle non presenta difficoltà, la cresta pure, se si esclude qualche breve passaggio.
La discesa dal monte, la risalita al Colle di Brocan ed il rientro al “Genova” furono una roccambolesca gara di corsa (unico momento per così dire “avventuroso” della giornata) con un temporale che salendo dalla Francia sembrava dovesse, a giudicare dal colore del cielo e dal borbottare dei tuoni, sommergere con un secondo diluviio quest’angolo di Marittime……….l’unico liquido che mi bagno’ ……..la gola… fu la birra che il Pierino (chissà dov’è ora e se gestisce qualche altro rifugio) mi servì al freschissima.
cuneotrekking
25/02/2008 alle 21:10
Siamo contenti di aver trovato un altro appassionato come noi di montagne della Val Gesso che ringraziamo vivamente per averci descritto la gita al Baus facendola partecipare e vivere in modo spiritoso e simpatico come in prima persona.
Angelo
18/01/2009 alle 13:12
Anche a me fa piacere vedere finalmente degli appassionati…raga , davvero sono quasi difficili da trovare , io per farmi il gruppo e trovare gente ne ho dovute davvero combattere….molti si pensano che il trekking sia semplice cammino e tortura…non ne capiscono lo spirito finche non ce li porti…il problema e riuscire a convincerli!….anchio trovo poca gente con cui parlare di trekking e raccontare le mie storie ascoltando le vostre.
Angelo
18/01/2009 alle 13:13
almeno in questo forum si e sicuri che di appassionati ce ne sono! 🙂
cuneotrekking
18/01/2009 alle 16:44
Guarda che qui da noi sono davvero tantissimi gli appassionati di trekking, anche perchè abbiamo un sacco di belle montagne a pochi passi da casa.
Ciao, Elio
Serena
28/09/2011 alle 07:51
Ci sono stata lo scorso 13 settembre.
Abbiamo trascorso qualche giorno al Remondino e siamo saliti anche sul Baus.
Mio marito ha trovato ostica la salita dal Colle della Culatta alla vetta.
Io a dire il vero mi sono divertita.
Tra l’altro la roccia è molto buona quindi si può arrampicare in condizioni di relativa sicurezza….
Noi ci siamo sempre tenuti sotto al filo di cresta, sul versante che da sull’Altipiano del Baus.
Ci avevano detto che è più facile e inoltre era al sole mentre il versante che dà sul lago di Nasta era ancora in ombra…
Bella montagna….mi sono proprio divertita….
cuneotrekking
30/09/2011 alle 20:19
Sei passata proprio da dove siamo saliti anche noi. Sì, il posto è veramente fantastico.
Erika
21/09/2014 alle 21:36
Ci siamo stati oggi.Bella cima!!
Poi siamo saliti anche sul Nasta
Elio Dutto
22/09/2014 alle 17:41
Cia Erika. Se continui così le fai tutte in quattro e quattr’otto. Comunque sei stata veramente brava! Complimenti!
Paolo
15/04/2021 alle 22:01
Ciao, confermo che il mare si vede!
Sono salito l’ultimo weekend di settembre 2020, temperatura rigidissima per il periodo, ma panorama davvero notevole!