Dei numerosi cartelli indicatori presenti seguiamo quello che ci guida verso i passi Escalon e Scaletta. Dopo circa 250 metri abbandoniamo la sterrata che prosegue al prato Ciorliero deviando sul sentiero a destra (sentiero S9 – colle di Enchiausa e Feuillas) inoltrandoci in un bel boschetto di larici, raggiungendo in poco tempo la conca con la grangia Gorra (1914 m).
Seguendo la mulattiera che l’aggira a destra entriamo gradualmente nel lungo vallone di Enchiausa. Le tacche bianco/rosse del sentiero GTA e quelle rosso/blu del sentiero Cavallero ci accompagnano in salita lungo i prati erbosi trapuntati da rocce affioranti, ma appena oltre, con disappunto, notiamo che il sentiero di salita verso il bivacco Valmaggia è stato danneggiato dalle abbondanti piogge della scorsa primavera, con profonde fenditure nel terreno ghiaioso.
Lungo la salita, passato un roccione, perveniamo a un bivio, lasciando a destra il sentiero Cavallero che conduce al Colletto (2631 m) e in seguito alle sorgenti Maira.

Nei pressi del bivio per il Colletto © Cuneotrekking
Aggirando invece verso sinistra una parete rocciosa proseguiamo con un traverso lungo una pietraia e andiamo a raggiungere poco sopra il bivio (S30) per il bivacco Valmaggia e il colle di Enchiausa (S9).

Sul lungo traverso © Cuneotrekking

Verso i prati soprastanti © Cuneotrekking
Proseguendo verso il colle di Enchiausa ci innalziamo sulla sinistra orografica del vallone, costeggiando ampie praterie, lasciando dalla parte opposta il bivacco Valmaggia eretto su un poggio erboso.

Bivacco Valmaggia © Cuneotrekking

Più sopra © Cuneotrekking

La salita si svolge a destra del dente roccioso © Cuneotrekking
Quando, più avanti, il sentiero volge a sinistra per deviare nel vallone di Enchiausa, lo abbandoniamo entrando in quello limitrofo a destra in direzione di un roccione che pare sbarrare la strada a metà del vallone.

Il blocco roccioso da passare alla sinistra © Cuneotrekking
Non ci sono tracce evidenti, ma ogni tanto qualche ometto ne indica il percorso. Puntando alla sinistra dell’ammasso roccioso, man mano che saliamo la salita si fa più ardua per il terreno reso sdrucciolevole dalle piogge.
In ogni caso, dopo averlo superato, perveniamo su un’ampia pendice erbosa che occorre risalire faticosamente raggiungendo la cresta a destra di una serie di rocce.

Prati soprastanti © Cuneotrekking
All’arrivo, impressiona il paesaggio che si presenta nel versante opposto: pareti scoscese e franose.

Visuale sul fronte dirupato al di là della cresta © Cuneotrekking
Da qui è già possibile notare verso nord-ovest l’arrotondata cima dell’Auto Vallonasso, che spicca cinquecento metri davanti a noi.

La vera cima dell’Auto Vallonasso dalla cresta © Cuneotrekking
Fatti pochi passi a sinistra, raggiungiamo in pochi minuti la facile anticima sud-est (2883 m).

L’Auto Vallonasso © Cuneotrekking

Dalla cima sud-est veduta del Bric Content © Cuneotrekking
Spettacolare la vista sulla vicinissima cima Oronaye (3100 m). Da questo punto la prosecuzione diventa più seria (F).

Inizio del percorso di cresta © Cuneotrekking
Dopo una breve discesa in cresta, il percorso passa principalmente sulla sinistra della stessa (qualche ometto), dove occorre superare a circa metà del tragitto un passaggio esposto su sfasciume. Qui molliamo gli zaini (scordando all’interno il GPS, che quindi non ci registrerà fino in punta). Poco oltre diventa più facile servendosi ancora dell’aiuto delle mani. Verso il fondo le difficoltà si attenuano.

Più avanti © Cuneotrekking

Nel tratto più difficoltoso © Cuneotrekking

Martino sulla cima © Cuneotrekking
La salita sul panettone finale non presenta più problemi fino all’arrivo alla croce di vetta (2885 m). Il panorama si estende con vista mozzafiato sui laghi Visaisa e d’Apzoi
Tornati sull’anticima sud-est troviamo un buon posto per fare la pausa pranzo.
Il ritorno lo facciamo nuovamente scendendo a vista le pendici erbose fino al roccione. Diversamente dall’andata, per evitare scivolamenti sulle pendici instabili e detritiche non scendiamo a destra ma a sinistra (ometto e traccia). La traccia procede in discesa e conduce verso est su prati erbosi. A vista decliniamo verso il basso senza alcun difficoltà raccordandoci col sentiero che porta al colle di Enchiausa.

Durante la discesa a sinistra del roccione © Cuneotrekking

Discesa a vista sui prati © Cuneotrekking

Uno sguardo indietro sul vallone di Enchiausa © Cuneotrekking
Svoltando a sinistra e ripreso il sentiero dell’andata proseguiamo la discesa a valle.

Discesa alla grangia Gorra © Cuneotrekking
Davide
27/08/2018 alle 20:54
Che bel giro! Sono stato nel Vallone di Unerzio quando sono andato sullo Scaletta, e sono stato ai laghi Visaisa e Apzoi quando sono andato al Colle delle Munie, ma non avevo mai considerato quanto fossero vicine le due vallate. Molto affascinante
Elio Dutto
27/08/2018 alle 21:34
Grazie Davide!
ezio
27/08/2018 alle 21:26
Fanrastico !!
Elio Dutto
27/08/2018 alle 21:34
Grazie Ezio!
Paolo Gandino Supporter
21/08/2020 alle 15:11
Ciao Elio. Sono salito ieri sulla cima Auto Vallonasso. Ho trovato molto interessante, e anche divertente, il tratto tra le due punte.
Ne approfitto per ricordare che lo scorso 13 Agosto 2020 è stata inaugurata la nuova Croce, è rimasta comunque anche quella vecchia. Personalmente ringrazio tutte le persone e gli Enti che hanno partecipato e reso possibile tale attività. Un cordiale saluto a tutti.
Elio Dutto
21/08/2020 alle 21:23
Ciao Paolo, avevo sentito della nuova croce sull’Auto Vallonasso. Buon motivo per ritornarci. Ciao