Ci incamminiamo di buon passo sulla strada sterrata nel vallone di San Bernolfo. L’aria è fresca e ci fa muovere in fretta, ma il sole sta già illuminando le vette e buona parte della valle sulla nostra destra.

Il tratto iniziale su sterrata © Cuneotrekking
Il percorso lo conosciamo bene per averlo già percorso numerose volte. Finita la strada sterrata ci innalziamo decisi per i tornanti (possibili scorciatoie) che in poco tempo ci portano sotto le rocce del Becas del Corborant.

Sui lunghi tornanti © Cuneotrekking

Salendo… © Cuneotrekking
Arriviamo così ad un bivio. A sinistra si va verso il passo di Barbacana (2585 m), mentre noi procediamo a destra con percorso in leggera salita e saliamo lungo il vallone, finalmente ben soleggiato, che va in direzione dei laghi Lausfer.

Traverso verso i laghi Lausfer © Cuneotrekking
Ammiriamo qua e là dei bei cespugli di mirtilli.
Più su, finalmente, scorgiamo il maestoso Corborant scortato, alla sua destra, dall’aguzzo “gendarme”. È proprio nell’insenatura tra i due che si trova il Buco della marmotta. Ma prima abbiamo ancora parecchio dislivello da colmare.
Proseguiamo il cammino attraversando un torrente e ci innalziamo, tra rocce montonate, fino a raggiungere il bel lago inferiore del Lausfer, posto a 2511 m quota. Facciamo qualche minuti di pausa per scattare alcune foto e mangiare un po’ di frutta. Notiamo che l’acqua del lago è di circa una cinquantina di centimetri sotto al livello abituale.
Dopo la pausa proseguiamo in direzione del lago superiore. Non c’è nessuno e regna una pace assoluta.
Ci voltiamo indietro per ammirare la Rocca di San Bernolfo (2681 m) e la cima di Collalunga (2759 m). La temperatura ora si è alzata. Scattiamo parecchie foto mentre ci innalziamo sulla pietraia a monte dei laghi.

Sulla pietraia a monte dei laghi © Cuneotrekking
Ora si scorgono anche quelli più piccoli, che prima non avevamo visto. Col riflesso del sole sembrano tante gemme incastonate tra gli scogli.
Giunti nella balza superiore continuiamo la salita zigzagando per un bel tratto su sentiero, fino a quando alla nostra destra notiamo un caratteristico “ometto” di pietre. A questo punto saliamo rapidamente sulla traccia verso destra su pietre e magra erba.
Grazie al prezioso aiuto di tacche rosse ben visibili ci portiamo prima verso destra sotto una bastionata, e poi verso sinistra lungo l’insenatura dove si trova il passaggio chiave: ora, una trentina di metri sopra di noi, è ben visibile il famoso Buco della marmotta.

Mancano ormai pochi metri al Buco della marmotta © Cuneotrekking
Con un po’ di attenzione, su sentiero detritico e franoso, la raggiungiamo. Questo tratto è perfettamente attrezzato con gradini e corrimano in ferro.

L’interno de Buco della marmotta, ora perfettamente attrezzato © Cuneotrekking
Una volta superato con qualche passaggio atletico il Buco della marmotta ci troviamo sul displuvio che dà verso il vallone dell’Ischiator. Da lì si raggiunge un colletto.

Oltre il Buco della marmotta © Cuneotrekking
Sul lato sinistro un lungo tratto di catene rende agevole il percorso su lastroni inclinati.

Tratto attrezzato con catene © Cuneotrekking

Ancora sul tratto attrezzato © Cuneotrekking

Sui lastroni inclinati © Cuneotrekking

Salendo © Cuneotrekking
Al termine svoltiamo leggermente a sinistra e saliamo un breve canalino che ci porta sul lato sud della parte sommitale.
Il percorso ora si fa più agevole anche se in salita su pietre rotte fino alla vetta.

Quasi in vetta © Cuneotrekking
Ora possiamo finalmente posare gli zaini per ammirare il grandioso panorama.

La vetta del Corborant (3010 m) © Cuneotrekking
Scorgiamo parecchi bellissimi laghi. Verso la Francia spicca il Rabuons (2501 m), che è il più grande lago delle Alpi Marittime, e più in alto i laghi Chaffour (2621 m) e Cimon (2645 m). A destra del Becco Alto dell’Ischiator, in territorio italiano si notano i laghetti di Ischiator di mezzo. Più a valle si individua molto bene il rifugio Migliorero.
Il paesaggio delle montagne è imponente: oltre allo svettante Becco Alto e, alla nostra destra, la punta Gioffredo, scorgiamo, a nord-ovest, il Tenibres; più lontani l’Oronaye, il Salza ed il Mongioia, l’immancabile Viso e, in lontananza verso nord, Rocca la Meja. Con una bella giornata lo sguardo giunge agevolmente fino al Rosa.
Scattiamo parecchie foto per immortalare questo splendido paesaggio a giro d’orizzonte e poi decidiamo di iniziare la discesa. Al contrario delle volte precedenti nelle quali eravamo scesi sul lato ovest in territorio francese, verticalmente a sinistra (questo percorso non è più consigliabile per il terreno ripido e franoso), torniamo sul percorso dell’andata fino al Buco della marmotta.

In discesa nuovamente sui lastroni inclinati © Cuneotrekking
Da qui ridiscendiamo, più in basso, riconducendoci al sentiero. Il cielo intanto si è rannuvolato e si ode già qualche tuono in lontananza. Ritorniamo per il pranzo ai Lausfer per poi ripercorrere in discesa l’itinerario del mattino.
Mario
01/11/2007 alle 20:06
Complimenti ai carissimi amici Elio e Valerio per le ottime descrizioni delle gite e le belle foto inserite, la gita sul Corborant mi ha fatto venire voglia di partire subito. Va bè, magari il prossimo anno. Molto ben fatto anche il sito, si vede l’opera degli ingegneri informatici, bravi. Appena possibile veniamo a trovarvi e porto un pò di foto di quest’estate. Cordiali saluti a tutti. Ciaoo
Francesco
07/09/2009 alle 10:39
Ehehe!!! X i gradini al buco della marmotta si ringrazi il CAI Fossano e il sottoscritto!
Ciao!!
cuneotrekking
07/09/2009 alle 21:25
Come non approfittare dell’occasione? Grazie Francesco e grazie CAI di Fossano per l’ottimo lavoro, che permette a tutti gli escursionisti di superare in completa sicurezza quel tratto!
marco
17/07/2011 alle 21:41
Ciao a tutti!
Ottima la descrizione della salita. Io ci sono stato con mio padre e mio fratello nel 1978, ma c’era la neve e non facemmo la tana della marmotta. Impiegammo 8 ore ad arrivare in vetta (partenza dal rifugio Migliorero alle 4 di mattina…) e nel canalone mio padre ci fece gli scalini nella neve. Giusto il tempo di firmare il diario e tornammo tra i fulmini al rifugio. Escursione indimenticabile!!!
cuneotrekking
18/07/2011 alle 12:35
Ciao Marco. Sicuramente non hai potuto fare la tana della marmotta perchè sei salito dal vallone opposto, e il canalone che hai fatto con tuo padre ti ha portato proprio sopra la tana. Per fare il nostro percorso devi salire da San Bernolfo.
Comunque puoi sempre ritornare provando dal nostro tragitto. Ciao e buone gite!!!
Serena
28/09/2011 alle 07:54
Volevamo andarci la scorsa settimana ma poi non siamo riusciti…
Peccato……ci torneremo il prossimo anno, per quest anno non so se riusciamo…
Io volevo passare dal Migliorero….
Non riesco a capire quale sia il modo più facile per arrivare in vetta..
cuneotrekking
30/09/2011 alle 20:17
Ciao Serena. Da dove sei passata? non hai trovato le tracce?
Per quanto mi risulta, il percorso più facile per raggiungere il Corborant è quello dai laghi Lausfer. Passando dal Migliorero troveresti un canalino ripido dal quale si possono scaricare pietre. Ciao.
Simona
22/08/2020 alle 00:31
Prima di tutto complimenti per tutto quello che fatte per la condivisione di queste belle escursioni, io vi seguo da anni e ne prendo spunti e esperienze da voi..ma passo al sodo, io voglio salire sul Corborant, già attezzata di imbracatura tutto ero decisa sulla partenza da san Bernolfo per salire facendo ovviamente il buco della marmotta. Combinazione prima ho avuto una gita con dei amici cai tra quale un tesserato cai da oltre 40anni, a cui esperienza stimo molto, e sentendo il mio desiderio di salire sul Corborant mi ha parlato di un altro sentiero sempre partendo da san Bernolfo, ma senza il tratto chiamiamolo pericoloso..voi ne sapete qualcosa di questo sentiero? Più dettagli ? Grazie anticipatamente
Elio Dutto
22/08/2020 alle 13:57
Un altro sentiero per salire al Corborant parte dal rif. Migliorero ed evita il buco della marmotta attraverso un canalino. Dal Corborant ero sceso al Passo del Corborant ma non te lo consiglio in salita perché può franare da un momento all’altro. Il percorso più frequentato comunque passa attraverso il buco della marmotta.
Guido ‘sensafren’
18/08/2012 alle 10:12
Quando ,tantissimi anni fa, volevo disegnare una montagna la mia fantasia partoriva attraverso la punta della matita quella classica forma triangolare, credo comunque cosa comune per tantissimi scolari. Ebbene , perchè non poteva esistere veramente , perchè non cercarla e salirla? Questo mi ha fatto venire in mente il Corborant ,stuzzicando i miei ricordi , quando l’ho visto in foto e le mie fantasie giovanili si sono avverate appena esso ti compare alla vista , una volta raggiunto il lago del Lausfer. Sempre guidato dalla relazione di questo sito ( ormai è ‘il mio vangelo’) mi dirigo verso quel disegno che si è materializzato. Incantevole la conca con i laghi, non c’è nessuno e la salita che mi porta al buco nero , già visibile , è tutta per me . Ripristino come al solito parecchi ometti , ormai è un mio vizio . Grazie Francesco per quei gradini , artifizio che comunque nulla toglie allo stile alpino che ti conduce alla vetta. In attesa delle prossime nevicate il Corborant già indossa le catene , ma secondo me quelle facili e invitanti placche meritano il contatto epidermico e così mi diverto con lo ‘scrambling’. In vetta ,che dire , meraviglia! Quel classico panino con il prosciutto mangiato a tremila metri acquista un valore particolare, anche se il nutrimento migliore lo ricevono i miei occhi ,il mio spirito. Si scende al passo Corborant, prestando attenzione, vista l’esposizione e la franosità della traccia. Trovo dei francesi e iniziamo la discesa nel canale insieme , una ragazza tribola parecchio , è sempre ferma. Li lascio mi sposto a sinistra e in breve ritrovo il sentiero. Mi volto ma non li vedo più , poi uno compare ma vedo che è completamente fuori strada. Lo chiamo con il fischietto e gli indico il sentiero e vedo che si sposta verso di me. Proseguo la discesa ,sperando che gli altri lo abbiano visto e raggiunto. Ai laghi ora c’è gente,riempio la borraccia e poi giù, sfruttando tutte le scorciatoie. Bellissimo giro in ambiente alpino e suggestivo. E un’altra croce raggiunta si aggiunge alla mia collezione di cime.
cuneotrekking
18/08/2012 alle 20:59
Come ci ha ormai abituati, Guido ci fa rivivere sensazioni importanti che si provano solamente frequentando ambienti solitari come questi.
Grazie e… alla prossima!!!
Erika
10/08/2014 alle 14:09
Ciao,
il percorso è ben segnalato o comunque facile da individuare?
Grazie
Elio Dutto
11/08/2014 alle 10:45
Bisogna porre attenzione per trovare la deviazione che conduce al buco della marmotta (ometto a destra del sentiero). Molta attenzione e prudenza se scegli di scendere dalla parte opposta del Corborant.
Erika
11/08/2014 alle 22:28
intendi dire fare il giro del corborant anzichè riscendere dalla grotta della marmotta?tempo totale?
Elio Dutto
12/08/2014 alle 10:44
Sì, però se non torni dalla grotta della marmotta devi fare attenzione al tratto di discesa che raggiunge il Passo del Corborant. Per il tempo totale calcola all’incirca 5/6 ore.
Erika
17/08/2014 alle 10:21
Ieri ho tentato di salire, ma causa nebbia mi sono fermata ai laghi. Che peccato..speriamo sia per la prossima volta
Elio Dutto
17/08/2014 alle 12:31
Allora sei proprio bersagliata dalla sfortuna… La prossima volta andrà meglio, vedrai…
alessandra
28/07/2015 alle 09:41
buongiorno! ma quindi se si sale dal migliorero si arriva a un colletto appena sopra il buco della marmotta? nel caso si volesse fare ad anello e ridiscendere verso san bernolfo, sarebbe lì il bivio? grazie!
Elio Dutto
28/07/2015 alle 10:11
Esatto. Se sali dal Migliorero, quando arrivi al laghetto del Corborant devi salire un canalino a sinistra, posto tra il gendarme del Corborant e la Cima. Nei pressi trovi il buco della marmotta che potrai fare in discesa per scendere a San Bernolfo. Ciao
alessandra
28/07/2015 alle 10:30
perfetto! vediamo di provarlo in agosto! grazie mille!!
fabio
26/08/2015 alle 09:32
Vorrei sapere se avete la traccia gps
Elio Dutto
26/08/2015 alle 19:07
Ciao Fabio, purtroppo non ce l’abbiamo. Mi sono ripromesso di tornarci su qualche volta e di tracciarla.
Piero Supporter
06/08/2019 alle 15:57
Ciao Elio, complimenti per le puntualissime descrizioni delle gite che pubblichi!
una domanda : è possibile scendere al Migliorero dal Corborant? Vorrei unire Corborant e Ischiator nella stessa escursione.ù
Grazie
Piero
Elio Dutto
07/08/2019 alle 08:54
Ciao Piero. Si, è possibile scendendo un canalino che parte dalla tana della marmotta. Da lì si scende al lago Ischiator superiore e poi, pian piano, fino al rifugio Migliorero. Ciao
Alessia
14/07/2021 alle 07:10
Ciao a tutti,
Innanzitutto complimenti per questo bellissimo sito, prendo spesso spunto e apprezzo la vostra costanza nel pubblicare ed aggiornare gite e precorsi.
Domenica sono salita con amici al Corborant e volevo avvisarvi che dopo il passo della marmotta la corda non c’è più, il tratto attrezzato parte dal colletto al di sopra.
Grazie mille e continuate così!
Alessia
Elio Dutto
14/07/2021 alle 08:15
Grazie Alessia per l’informazione. Aggiorniamo subito la descrizione. Ciao.
Juan Carlos
11/01/2022 alle 11:36
Buenas tardes, somos un grupo de montaña que en Julio queremos subir a la cima Cormorán. Viajamos en un autobús de 54 plazas, podemos llegar hasta el inicio. Gracias
Juan Carlos
14/01/2022 alle 19:22
Queremos hacerlo según la descripción que pones desde San Bernolfo, pero indicas que hay una carretera sin asfaltar y un claro para dejar el coche, con lo cual imagino que el autobús no llegará. Y en tal caso hasta donde podríamos llegar con el autobús.
Un saludo y muchas gracias
Valerio Dutto
14/01/2022 alle 21:22
Hi Juan Carlos, yes, that’s right, unfortunately the road to San Bernolfo is not suitable for a bus. At most you can get to Strepeis, but from there to the starting point it is still quite long. In my opinion it would be better to find an alternative trail… Greetings!
Juan Carlos
17/01/2022 alle 18:53
Muchas gracias por responderme Valerio. Sabría decirme de si tenemos algún tipo de transporte que nos pudiese llevar hasta San Bernolfo, ya sea una taxi o algo similar.
Muchas gracias y un saludo.