Partiamo dal parcheggio Portes du Parc (1719 m) intorno alle 8.00 sotto un cielo terso. Fin da subito siamo circondati dai larici nel massimo del loro splendore autunnale.
Percorrendo la strada ex militare che si inoltra verso il refuge de Valmasque (2233 m) costeggiamo il torrente incassato lasciando, dopo circa due chilometri a destra, il sentiero su passerella che conduce al lac de l’Agnel (2431 m).

La strada ex militare che conduce al refuge Valmasque © Cuneotrekking
Più avanti andiamo a raggiungere la Vastière de Valmasque. Un sentiero (palina) abbandona la strada per inoltrarsi su un ripiano verso sinistra.

Al fondo si nota il dente della cime Lusière © Cuneotrekking
Proseguiamo poi tra rocce montonate e larici dai colori autunnali affiancando, più avanti, anche due piccole cascate visibili tra le rocce, quindi ritroviamo nuovamente la stradina che ricompare poco prima della ripida salita a serpentina che ci conduce al bivio per il refuge de Valmasque (balise 98).
Lasciato a destra il percorso per il rifugio, svoltiamo verso la baisse de Fontanalba raggiungendo più avanti un punto panoramico sul lac Vert.

Cime Lusiere © Cuneotrekking
La mulattiera scende qualche metro per proseguire verso il lac Noir. Poco prima dello sbarramento la abbandoniamo per seguire un sentiero che va a superare l’emissario del lac Noir innalzandosi immediatamente dopo a serpentina sulle pendici della sovrastante e massiccia cime Chamineye (2921 m).
Molto più sopra, il sentiero devia leggermente verso destra puntando in direzione di un canalino pietroso a destra della Lusière regalandoci stupendi panorami retrostanti sui lac Vert, Noir e Basto.

Salendo dopo le lac Noir © Cuneotrekking

Parziale veduta sui lac Noir e lac du Basto © Cuneotrekking
Tagliando una pietraia ci portiamo a destra dei contrafforti rocciosi della cime Lusière e, mantenendoci vicino alle rocce, ci affacciamo nella conca pietrosa lasciando incassato, e un po’ nascosto a destra, il lac de la Lusière.

Lac Gelé e lac Lusière © Cuneotrekking
Per la salita al pas de la Fous ci vengono ora in aiuto alcune tacche rosse e ometti. Svoltando leggermente a sinistra iniziamo a risalire una pietraia.
Poco più in alto, deviando verso destra ci avviciniamo alle pareti di roccia che superiamo (con l’aiuto delle mani in un paio di punti) su un traverso diagonale.

Tratto dopo il lac Lusière © Cuneotrekking
Lungo la salita su terrazzini erbosi, altre belle visuali si prospettano in direzione del lac Gelé e del collet de la Charnassère (2727 m), mentre dalla parte opposta si evidenzia sempre più la selvaggia cima Lusière.

Cime Lusière salendo al pas de la Fous © Cuneotrekking
Più in alto il sentiero piega nuovamente a destra dirigendosi con alcuni zig-zag verso il pas de La Fous (2828 m) che raggiungiamo al termine della salita.

Col de la Fous © Cuneotrekking
Di fronte al passo spicca la sagoma del mont Clapier (3045 m) e più a destra le cime Asquasciati (3009 m) e Viglino (2910 m). La Lusière è invece alla nostra sinistra.
Svoltando quindi in quella direzione saliamo un breve tratto su un dosso roccioso (Point Nodal). Aggiratolo verso sinistra percorriamo ora su terreno in pendenza una cengia erbosa che, al termine, conduce al col Lusière e alla sua cresta ondulata.

Sulla cresta verso la cime Lusière © Cuneotrekking
L’itinerario ora diventa impegnativo (difficoltà F). Non rimane che percorrere la cresta aggirando alcuni punti rocciosi fino alla vetta.

Cime Lusiere © Cuneotrekking
Per la presenza di vetrato e alcuni tratti ghiacciati, con molto dispiacere ci fermiamo a pochi metri dal cippo, arrestandoci alla quota di 2875 metri.
Torniamo in seguito al pas de la Fous dove incontriamo diversi escursionisti francesi che stanno facendo un trekking tra le refuge Nice e le refuge de Valmasque. Con loro scendiamo un lungo tratto fermandoci, per pranzare, su un’altura di fronte al lac Vert.
Ripreso il sentiero costeggiamo la riva destra del lago fino al punto panoramico. Seguendo quello diretto per il rifugio di Valmasca (palina) scendiamo nelle sue vicinanze. Poco prima, senza raggiungere il rifugio, ci ricolleghiamo al sentiero di discesa a valle.
Più in basso, a valle degli stretti tornanti, una piccola deviazione ci permette di ammirare una bella cascata. Il percorso infine si ricollega a quello dell’andata. Tornati sulla strada ex militare non ci rimane che seguirla fino al parcheggio.

Lac Vert © Cuneotrekking

Cascata © Cuneotrekking

Nei pressi della Vastère © Cuneotrekking

Cime Chamineye (sinistra) e Lusière (destra) © Cuneotrekking

Al ritorno sulla strada ex militare © Cuneotrekking
pietro
03/11/2018 alle 18:23
Da quando ti ho scoperto seguo tutte le tue escursioni! Con 2 amici siamo stati al Pas de la Charnessiere 8 gg fa, quando sarà possibile cercheremo di fsre la Lusiere. Complimenti, grazie di tutto.
Elio Dutto
03/11/2018 alle 21:21
Ciao Pietro, come noi hai fatto l’escursione ancora in tempo, prima della neve. Grazie che ci segui. Ciao e buone escursioni!!!
Valentina Pellegrino
04/11/2018 alle 16:31
Bellissime immagini, grazie per le indicazioni che spero di mettere a frutto quanto prima. Ma una domanda…. Avete fatto la gita ieri? il sabato 3 novembre? Grazie. Saluti
Elio Dutto
04/11/2018 alle 17:26
Ciao Valentina, l’abbiamo fatta appena in tempo prima delle nevicate, cioè il 25 ottobre. Ora lassù ci sarà un bel po’ di neve. Ciao
Carlo CAI Fossano
05/11/2018 alle 08:40
Il vostro sito è veramente ben fatto, ma come Valentina anche io mi chiedo quando fate le escursioni, dovreste scriverlo il giorno della vostra escursione , almeno ci si sa regolare.
Grazie
Elio Dutto
05/11/2018 alle 09:14
Ciao Carlo, l’avevamo scritto nella nota di presentazione su facebook che era un’escursione di fine ottobre prima della nevicata. Comunque teniamo conto della tua richiesta e d’ora in poi lo scriveremo all’interno dell’escursione. Ciao, grazie a te.
daniele
06/11/2018 alle 13:32
Bellissimo ! CLAP CLAP ! Anch’io vorrei salire sulla Lusiere ( e magari pure sulla Chamineye … ) , però , ditemi , quanto è lunga e difficile la cresta tra il passo de al Fous e la vetta ? Tanto adesso è tardi . Grazie .
Elio Dutto
06/11/2018 alle 18:58
Ciao Daniele. Dai centocinquanta ai duecento metri. Non sarebbe stata così difficile togliendo il vetrato che ci ha ostacolati in alcuni punti. Ciao
elisabetta
24/08/2020 alle 12:58
Buongiorno ma ho letto animali non ammessi , e mi chiedo come sia possibile ? Ho una golden , dite davvero non posso portarla ? Inoltre per bambini me lo consigliate ? Grazie mille complimenti per lo scritto !
Valerio Dutto
24/08/2020 alle 19:54
Ciao Elisabetta, nel parco nazionale del Mercantour i cani sono sempre vietati, pena multe salate. L’itinerario è adatto ai bambini solo fino al rifugio Valmasque, oltre diventa più impegnativo ed è sconsigliato. Ciao.