Dal parcheggio seguiamo la strada che verso ovest si dirige lungo il vallone di Antolina. Dopo circa 750 metri perveniamo ad un secondo parcheggio.
Lasciando proseguire a destra l’itinerario per il colle di Saint-Véran (U20) e la Rocca Bianca (3064 m) scegliamo a sinistra l’itinerario U21 (laghi Longet) deviando nel lariceto posto sulla destra orografica del torrente proveniente dal vallone di Saint-Véran.
Con un bel percorso nel vallone dell’Antolina risaliamo a tornanti tutto un tratto di bosco di larici fino a una radura proseguendo poi fino all’inizio della costa Buscet. Di qua si esce allo scoperto percorrendo a ovest, in costante ascesa, un tratto senza sentiero obbligato tra numerose tracce, erba, massi e rigagnoli d’acqua.
Un traverso verso destra ci conduce alla solitaria grangia dell’Antolina, da cui si ha una notevole visuale sulle cime del Pan di Zucchero (3208 m), Pic d’Asti (3219 m), Pic Brusalana (3167 m), l’Aiguillette (3298 m) e sul Monviso a nord-est.

Dopo la grangia dell’Antolina © Cuneotrekking
Oltre la baita proseguiamo un breve tratto in salita verso sinistra lasciando, nel canalino a lato, una bella cascata.
Appena sopra affrontiamo un traverso longitudinale altalenante che poi svolta a destra verso una balconata panoramica rocciosa oltre la quale il sentiero prosegue fino all’imbocco della zona lacustre.
Per abbreviare l’avvicinamento, poco prima dell’imbocco svoltiamo a sinistra su un sentierino appena accennato (non sono presenti segnalazioni), quindi proseguiamo su una ripida pendice erbosa uscendo in alto a sinistra del tratto roccioso.

Salita a vista verso la sinistra delle rocce © Cuneotrekking
Svoltando ora verso destra su terreno erboso poco inclinato arriviamo sulla sponda del lago Nero (2591 m).

Nel pianoro soprastante © Cuneotrekking

Il lago Nero © Cuneotrekking
Mantenendoci sul sentiero a sinistra del lago risaliamo la grande conca prima su erba poi fino ad incontrare le rocce e gli sfasciumi detritici che non ci abbandoneranno più, raggiungendo così la base, appena sotto il colletto Tour Real (2841 m).

Verso la base della Tour Real (in fondo al centro) © Cuneotrekking

In salita tra rocce e sfasciumi © Cuneotrekking

Tracce di sentiero © Cuneotrekking

La base di partenza della parte alpinistica © Cuneotrekking

La Tour Real dal colletto © Cuneotrekking

La croce di vetta © Cuneotrekking
Mentre mi apposto sul colle con l’attrezzatura fotografica, Valerio e Martino si preparano alla base degli sfasciumi per la salita seguendo la via normale.

In rosso la via normale di salita, in arancio la discesa © Cuneotrekking
Dopo aver indossato imbraco e casco si seguono i numerosi segni gialli che, superando alcuni gradini, conducono verso l’evidente spaccatura tra le due cime (sosta con cordoni su spuntoni).

Primo tiro di corda © Cuneotrekking
Di qua si traversa a sinistra alla base dell’enorme torrione che costituisce la vetta e si raggiunge uno stretto camino inclinato (chiodo alla base).

Lo stretto camino inclinato © Cuneotrekking
Entrati al suo interno lo si risale fino a un altro chiodo, poi si rimonta verso destra l’aerea cresta (terzo chiodo). In cima si scende un gradino e si raggiunge la croce di vetta in metallo.
Il panorama è spettacolare verso tutte le cime dell’alta valle (Monviso, Pic d’Asti, Pan di Zucchero, Rocca Bianca, Roc della Niera), su Chianale da un versante e sui numerosi e splendidi laghi dall’altro. Si può anche riconoscere il nuovo bivacco Olivero che abbiamo raggiunto la settimana prima.

In cima © Cuneotrekking

Panorama dalla cima © Cuneotrekking
Per la discesa si può aggirare dal basso (versante di Chianale) la croce, raggiungere l’intaglio tra le due cime e di qua calarsi con una corda doppia (vecchia sosta con cavo in acciaio intorno a spuntone) fino a raggiungere nuovamente la via normale.

Discesa in corda doppia © Cuneotrekking
La sosta che avevamo già raggiunto in salita proprio sotto il torrione permette di scendere con una seconda corda doppia fino alla base della Tour Real.

Lago Nero e lago Bleu © Cuneotrekking

Veduta dall’alto del lago Nero © Cuneotrekking
Al termine della scalata scendiamo al lago Nero per uno spuntino.

Ritorno al lago Nero © Cuneotrekking

Sosta per il pranzo © Cuneotrekking
Il ritorno lo facciamo sulla via dell’andata.
Pietro Manassero
06/08/2019 alle 14:05
Ciao, sono salito ieri con mio figlio Andrea seguendo la vostra relazione come sempre precisa, ma soprattutto dopo aver seguito il corso che avete organizzato con la guida Lorenzo Fiandino. L’ascesa è stata bellissima, ce la siamo veramente goduta. Splendido il panorama dalla cima. Grazie ancora a voi per i bellissimi itinerari che proponete e a Lorenzo per quello che ci ha insegnato. Pietro.
Valerio Dutto
06/08/2019 alle 15:00
Ciao Pietro, grazie per quanto hai scritto: è il genere di commento che ci fa capire che siamo sulla strada giusta e ci dà l’energia per continuare. Gli insegnamenti di Lorenzo aprono le porte a un nuovo modo di andare in montagna, più sicuro e consapevole. Alla prossima!
Marco
10/08/2021 alle 15:54
Ciao Valerio, vorrei chiederti un consiglio: vorrei salire al colletto della Tour Real dal lato sud-est anzichè da quello nord-ovest (che ho già fatto l’anno scorso senza problemi) per poi scendere verso il lago Nero e proseguire con un giro ad anello … secondo te è fattibile o la salita dal lato sud-est è meglio evitarla? Grazie mille in anticipo per il consiglio.
Valerio Dutto
10/08/2021 alle 19:26
Ciao Marco, anche io ho adocchiato quel sentiero che è presente sulle carte, ma non l’ho mai percorso. Come te credo quindi possa dare origine a un bell’anello, ma purtroppo non so darti informazioni di prima mano, mi spiace!
Elio Dutto
11/08/2021 alle 13:56
Ciao Marco, so che è fattibile ma non l’abbiamo ancora percorso.Lo sto studiando in questi giorni perché pare interessante. Ciao
Marco
12/08/2021 alle 09:39
Ciao Valerio ed Elio, ieri non ho resistito e ho dovuto provare!
Sono partito dal parcheggio dei camper e presa la strada per i laghi (Blue/Nero) ho svoltato a sinistra dopo 200m seguendo le indicazioni per il sentiero U57. Da qui si sale attraverso un bellissimo boschetto di larici per circa 1,5 km lungo un sentiero molto ben segnato. Ho deviato poi per il lago Torrette (quasi vuoto in questo periodo). Poco più in alto della malga si passa sotto una cascatella e si sale lasciando il torrente a destra, lungo un sentiero ben tracciato, dovuto anche al passaggio di mucche. Ho incontrato infatti diversi gruppi di mucche al pascolo, anche ben più in alto. Dove ci sono i pascoli/gias il sentiero “ufficiale” si perde un po’, più che altro perchè si confonde con i passaggi delle mucche stesse, però se si sa la direzione si sale facilmente per i prati: in un paio di prati sono andato a zig zag un po’ a caso, però si vedono dei “ciaparet” (omini) che aiutano a tenere al direzione corretta. Si costeggia una cascata decisamente più alta della precedente (si sale tendendo la destra della cascata). Arrivato all’ultimo prato (anche qui vi erano mucche al pascolo), sotto la Tour, sulla destra si vedono chiaramente le rovine di un fortino militare e si gode di una magnifica vista sul Monviso che ti accompagna fino alla cima del colle.
Direzione fortino, il sentiero diventa più chiaro e facile da seguire. 10 m prima del fortino, sulla sinistra si vedono chiaramente le indicazioni per la salita al colle (segnate in giallo). La salita è facile, basta non soffrire di vertigini (ma non mi sembra il vostro caso!!!) essendo il sentiero piuttosto ripido ed un po’ esposto. Vi è un unico passaggio su roccia, che però è agevolato dalla presenza di una corda ben ancorata. Superato questo punto, la pendenza si riduce notevolmente e la salita al colle è una passaggiata di pochi metri.
Nel complesso è stata una salita semplice, solo un po’ ripida: in 5 km si sale di 1000 m. In totale ci ho messo 1h 50′. E’ stato il punto di partenza di un tour ad anello stupendo: metto il link di relive, sperando riusciate a vederlo.
Spero di esservi stato utile e di avervi incuriosito.
Elio Dutto
12/08/2021 alle 12:56
Ciao Marco, grazie per le indicazioni precise. E’ da un po’ che ci penso e mi piacerebbe rifare il tuo percorso. Sicuramente scenderei dalla parte opposta per un anello. Grazie ancora per le indicazioni. Ciao, a presto.