Dalla cima Pépin, discesa verso l’omonimo forte

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Il tuo commento


  1. Grazie!!!…spero di riuscire a farlo nelle prossime settimane!


  2. Farò lo stesso percorso domani 27/6. Non ho trovato nella traccia alcun waypoint. E’ corretto?
    Complimenti per le ottime escursioni.


  3. Come comunicato ieri oggi ho fatto la medesima escursione, anche per provare alcune cose che dirò in seguito.
    Poco dopo il Forte Tabourd, nella Valletta, in concomitanza con una casa da pastore (disabitata) abbiamo iniziato ad essere circondati da nugoli di zanzare arrabbiatissime che ci hanno punzecchiato continuamente fino al nostro rientro alla macchina (e quindi anche al Forte Pépin dove siamo riusciti a pranzare sempre schiacciando zanzare cvhe succhiavano il nostro sangue). E’ stata una brutta sorpresa in quanto non credevo che a 2280 metri riuscissero a sopravvivere le zanzare. Abbiamo incontrato diverse persone e tutte manifestavano lo stesso inconveniente: zanzare, zanzare, zanzare (perfino davanti al ristorante La Marmotta).
    Ed ora un quesito. Ho 2 gps (ETrex Vista HCX e un Oregon 400). Ultimamente utilizzavo più frequentemente l’Oregon in quanto touch screen e con uno schermo più grande….
    Quando scaricavo l’escursione con Mapsource trovavo forti discordanze tra la misurazione dell’Oregon e quanto mi veniva visualizzato sul Mapsource.
    Oggi ho deciso di portare entrambi i gps, di accenderli nello stesso istante, di appenderli ad uno spallaccio dello zaino e di spegnerli contestualmente all’arrivo alla macchina.
    Al ritorno a casa ho scaricato le traccie ed ho avuto le seguenti sorprese:
    1) traccia sul gps Oregon distanza 15 kilomedtri e 340 metri;
    2) traccia sul Vista HCX 15 kilometri e 120 metri,
    3) su Mapsource lo sviluppo del tracciato dà 14 km e 600 metri per quello dell’Oregon e 14 Km e 700 metri per quello del Vista HCX.
    Non c’è nessuna uniformità…e non riuscendo a capire la cosa mi sono chiesto; qual è la lunghezza corretta? Vi è capitato di notare simili discordanze? Perchè il tracciato del gps risulta più lungo di quello su Mapsource.
    Riuscite a fornirmi una spiegazione? Magari è banale ma io….non ci arrivo!
    Grazie.
    Albino

    • Valerio Dutto


      Ciao Albino, mi spiace per le zanzare! Ne sappiamo qualcosa perché lo scorso anno ci è capitata una cosa simile dalle parti del Palanfrè e siamo tornati a casa con decine e decine di punture. Purtroppo quando sono troppe rovinano il piacere di un’escursione!

      Per quanto riguarda la tua domanda sulla discrepanza tra le lunghezze posso confermarti che si tratta di una cosa del tutto normale dovuta in parte all’intrinseca imprecisione del GPS (dettagli) e in parte agli algoritmi di calcolo utilizzati su computer e dispositivi. La motivazione che ci sta dietro è un po’ lunga da scrivere in un commento per cui mi piacerebbe approfondirla in un articolo dedicato. Nel frattempo ti rimando a questo commento a cui avevo risposto tempo fa: come potrai vedere si parla di ascesa, ma il discorso è analogo anche per le lunghezze.


      • Grazie Valerio per la risposta al quesito tecnico; se non capisco male però la precisione rimane un’utopia!
        Per le zanzare…non ti dico come sono le gambe e braccia oggi! Incredibile! Non mi era mai successo una cosa simile!
        Grazie.
        Albino

  4. Cesare Gaggio


    Buongiorno. È da qualche tempo che vorrei intraprendere il giro dei Forti qui proposto: dovrei riuscirci (condimeteo permettendo) il primo week end di settembre. Volevo un consiglio: visto che avrei qualche difficoltà a raggiungere il ristorante “Le Marmotte” in quanto privo di vettura, è possibile sfruttare come punto di partenza l’arrivo della seggiovia Cabanaira ripercorrendo a ritroso (Fort Pepin – Fort Tabourde – Fort Centrale) il tragitto proposto per poi rientrare nei pressi di Baita 2000 per guadagnare quota 1400 via seggiovia? Il percorso così modificato è tecnicamente possibile ed è segnalato in qualche modo? Ammetto di essere un camminatore estremamente occasionale, non vorrei imbarcarmi in un’avventura che potrebbe rivelarsi spiacevole…


  5. Ciao a tutti voi.
    Oggi io e il mio amico e collega di lavoro Davide abbiamo intrapreso questa escursione, più o meno seguendo questo percorso proposto qui.
    Decidiamo di partire abbastanza presto per poter mangiare pranzo allo chalet all’inizio del percorso. Così alle 8:15 siamo dalla partenza: Il tempo é ottimo, ci sono 14 gradi e si sta davvero bene.
    Decidiamo di puntare al Colle di Tenda per poi svoltare a sinistra sulla Via del Sale in direzione del Forte Centrale.
    Dopo una breve visita passiamo oltre verso il Fort Tabourde.
    La via punta verso Sud e qui incontriamo una bella zona d’ombra in cui patiamo il freddo, anche a causa di un vento freddo proveniente da Ovest.
    Al forte ci fermiamo per riposare, io decido di fare qui l’ormai classico video per il mio canale Youtube.
    A questo punto decidiamo, a differenza dei ragazzi di Cuneotrekking, di seguire ciecamente la Via del Sale: sono anni che non torno in questa zona e decido di non rischiare e di seguire la sterrata militare.
    La salita é regolare, non ripida ma molto lunga, qui il collega fatica un po’.
    Arriviamo sotto la Cima del Bec Rosso dove ci concediamo una seconda sosta. Scelta sbagliata…
    Veniamo invasi dalle mosche, alcune di esse ci pungono sulle gambe.ripartiamo subito verso il Forte Pepin.
    Ci arriviamo dopo 2 ore e mezza dalla partenza, sono le 10:45.
    Un quarto d’ora di sosta in cui studio la zona circostante e noto che la neve ormai sta scomparendo velocemente: la Rocca dell’Abisso é quasi sgombra così come la via normale del Marguareis, due vette che quest’anno voglio riprovare a scalare.
    Ritorniamo indietro e Davide, spinto dal pensiero di una bella polenta allo chalet?, propone le scorciatoie…
    Così tagliamo i tornanti fino alla curva verso Sud in direzione del Tabourde, dove abbandoniamo la Via del Sale per prendere la Via Alpina GTA che si ricongiunge più in basso.
    La discesa é riposa e un po’ scivolosa ma si procede.
    Ultimo taglio: giriamo a destra lasciandoci a sinistra il Forte Centrale arrivando al piazzale dove abbiamo parcheggiato.
    Sono le 12:15, un’ora e un quarto per scendere dal Pepin, la fame é proprio brutta?.
    Così per finire in bellezza ecco due polente (buonissime) polente allo chalet Le Marmotte.
    Bella gita, a Davide é piaciuta molto, ed io ho rivisto un posto che non vedevo più da anni. Il tempo é stato ottimo, solo a fine escursione il tempo ha iniziato a guastarsi.
    Un saluto da Mattia e Davide.


    • Bravo Mattia che continui a fare da tutor con i tuoi compagni di lavoro. Silvia non è potuta venire o continua ad avere problemi al ginocchio?
      (Com’era la polenta allo Chalet?) Ciao.


      • Silvia sta molto bene, questa volta non è potuta venire per altri impegni. La scorsa settimana io e lei siamo andati al Becco Rosso in Valle Stura e quella prima ancora al Rifugio Don Barbera. Il ginocchio fortunatamente é guarito. La polenta da Le Marmotte l’abbiamo trovata squisita, te la consiglio caldamente, bisogna solamente prenotare che nei giorni del weekend é sempre pieno. Un saluto.


  6. Grazie per il suggerimento! Bellissima camminata provata oggi: facile ma piena di fascino in ottobre con i colori dell’autunno!


  7. Abbiamo fatto questa escursione il 14 agosto 2019.
    Seguendo la traccia gps siamo riusciti a percorrerlo tutto senza particolari problemi.
    L’unica cosa a cui fare molta attenzione è che , prima di iniziare la salita nella conca erbosa che porta al Becco Rosso, il sentiero passa dritto in mezzo ad un pascolo di pecore a cui guardia sono posti 4 pastori Maremmani che impediscono ringhiando e abbaiando di procedere.
    L’unico modo che avevamo per continuare senza essere aggrediti, è stato quello di risalire il costone a sinistra e ricongiungerci più avanti al sentiero tracciato.


  8. Giovedì 7/10/21 un vento maledetto ci ha accompagnato a raffiche per tutto l’itinerario per cui abbiamo evitato la discesa sul ripido e abbiamo fatto il giro dal colletto Campanin a scendere allungando di un par di km… bellissimo giro cmq. Paurosi i danni dell’alluvione dell’anno scorso sull’area del traforo


    • Ciao Cris. Col vento si apprezza meno quest’itinerario. L’alluvione dello scorso anno ha modificato completamente l’ingresso nella valle Roya e ora ci vorranno parecchi ani prima di poter nuovamente transitare. Ciao e grazie.