L’itinerario inizia oltre gli edifici adibiti a colonie (palina). Tagliando in diagonale i primi prati oltrepassiamo il rio portandoci sulla destra orografica del vallone, al limitare del bosco (a sinistra della gola), alla ricerca del sentiero GTA. Risaliamo il ripido tratto, tutto in ombra, zigzagando nel sottobosco. Innumerevoli giravolte ci permettono di superare un salto di 230 metri prospettandoci sul ripiano superiore seguito da una conca erbosa dove permangono i resti della grangia Scolettas (1979 m).

Arrivo al ripiano erboso superiore © Cuneotrekking
Alle nostre spalle si fa importante la visuale verso il Colle di Stau (2500 m), il Colle Panieris e il Monte Peiron (2796 m).

Alle nostre spalle si fa importante la vista sul Colle di Stau e il Monte Peiron © Cuneotrekking
Oltre la conca si risale a tornanti una rampa tra i larici verso un secondo ripiano. Il percorso, meno ripido, sale superando una grande distesa erbosa resa vermiglia dalla colorazione autunnale delle foglie di mirtillo. Verso destra spicca ora, in lontananza, la mole del Becco Alto del Piz (2912 m).

Verso il Passo sottano di Scolettas tra i mirtilli © Cuneotrekking

In alto a sinistra, la mole del Becco Alto del Piz (2912 m) © Cuneotrekking
La stradina erbosa termina raggiungendo il Passo sottano delle Scolettas (2223 m), situato nei pressi di una ex caserma adibita a rifugio privato (in costruzione). Nel versante opposto, una strada ex militare prosegue in discesa a tornanti verso il rifugio Zanotti che vediamo distante, nascosto dalla vegetazione.

In prossimità del Passo sottano delle Scolettas © Cuneotrekking

La strada di discesa che porta al rifugio Zanotti © Cuneotrekking
Bella e imponente è la visuale sui valloni del Piz, con il passo di Rostagno e le varie cime tra cui il Becco Alto dell’Ischiator (2996 m) e le cime di Schiantalà.
La nostra marcia non termina qui ma prosegue verso il secondo passo. Per risalire al Passo superiore delle Scolettas puntiamo (faccia rivolta al vallone di Pontebernardo) verso sinistra, in direzione del Becco Alto del Piz. Il percorso prosegue su pietraia, sulla destra di un promontorio roccioso, tra i larici. La traiettoria, indicata da qualche ometto che cerchiamo di risistemare, si estende diagonalmente verso destra.

Riprendiamo la salita verso il Passo Soprano delle Scolettas © Cuneotrekking
Dopo aver superato alcune balze erbose, notiamo un tubo dell’acqua che indica chiaramente la strada verso l’emissario del laghetto di Scolettas. Seguendolo lo raggiungiamo trovandolo povero d’acqua.

Il lago Scolettas che lasciamo alle nostre spalle © Cuneotrekking
Alle sue spalle la ripida rampa erbosa ci conduce sui margini di una estesa pietraia. Puntando verso sinistra della mole del Becco Alto del Piz la attraversiamo iniziando subito dopo la salita a vista su erba e rocce montonate.
In prossimità del passo (2500 m) superiamo alcuni saltuari specchi d’acqua, in secca in questo periodo, e ci portiamo a vista sull’esteso versante del Vallone superiore del Piz. Anche qui possiamo ammirare l’ampio panorama che contempla verso est le vette del Becco Alto dell’Ischiator, la cima nord di Schiantalà, la Punta Zanotti, la Rocca Rossa.

Arrivo al Passo Soprano © Cuneotrekking

Vista verso il Vallone superiore del Piz. Il lago Mongioie è in ombra a sinistra sotto la Punta Zanotti © Cuneotrekking
Poco al di sotto di una casermetta, un po’ in ombra, scorgiamo il lago Mongioie (2480 m). Per effettuare la discesa nel vallone superiore del Piz abbiamo la scelta tra due ripidi valloni che precipitano verso il basso, ma il nostro prossimo obiettivo è quello di raggiungere il lago Mongioie.
Per far questo risaliamo ancora alcuni metri in direzione del Becco Alto del Piz poi, per non perdere troppo quota, tagliamo diagonalmente una pietraia scendendo a vista in direzione della casermetta che sovrasta il lago. Prima di raggiungerlo incrociamo il sentiero di salita al Monte Tenibres (3031 m).

Taglio in pietraia verso il lago Mongioie © Cuneotrekking
Zigzagando tra le pietre raggiungiamo lo specchio d’acqua collocato proprio sotto la parete della Punta Zanotti insieme ad un gruppo di escursionisti che stanno salendo dal Pian della Regina. Rimaniamo incantati dalla colorazione turchese dell’acqua.

In prossimità del lago © Cuneotrekking

La mole del Becco Alto del Piz si rispecchia nel lago © Cuneotrekking

Lago Mongioie © Cuneotrekking
Più tardi riprendiamo la marcia verso il basso sul sentiero ben marcato che dal Tenibres scende nel vallone inferiore del Piz. Un lungo zig-zag percorre la decrescente china delle Rocce Mongioie tra estese macchie rosse di mirtilli terminando la discesa sulla strada ex militare che dal Pian della Regina risale al Passo inferiore delle Scolettas.

Riprendiamo la discesa verso il vallone inferiore del Piz © Cuneotrekking

Discesa tra i mirtilli verso la carrareccia © Cuneotrekking
Confluiti sulla carrareccia svoltiamo a sinistra iniziando l’ultimo tratto di salita; poco prima di raggiungere il passo è curioso il breve tratto a gomito in galleria sugli ultimi tornanti. Concluso l’anello al Passo Sottano possiamo finalmente far la sosta per il pranzo.

La carrareccia che ci riporta al Colle sottano © Cuneotrekking
Riprendiamo infine la via del ritorno verso i Prati del Vallone ripercorrendo il sentiero dell’andata.

Sul sentiero in picchiata verso i Prati del Vallone © Cuneotrekking
Giuseppe
11/10/2013 alle 17:08
Interessante come ogni giro ad anello, preso nota per l’anno prox. insieme ad un altro giro in zona sul quale ho trovato poche risorse in rete, voi lo conoscete ? Si tratterebbe di risalire al Passo Rostagno dal rif. Zanotti percorrere il Sent. Balcone e ridinscendere verso il Piano della Regina. Ero intenzionato a farlo lo scorso luglio ma il Gestore dello Zanotti non aveva saputo garantirmene la percorribilità così abbiamo ripiegato risalendo al lago Mongioie seguendo bolli gialli per una nuova traccia.
Cuneotrekking
11/10/2013 alle 19:06
Ciao Giuseppe, se il tempo si mantiene ancora buono può essere un’idea (che avevamo già in mente) per una delle prossime escursioni.
Speriamo solo che tardi ancora un po’ a nevicare…
Ciao.