Superata la sbarra ci dirigiamo subito a destra della baita-rifugio percorrendo il tratto in diagonale che si infila in uno stupendo bosco di abeti.

Nel bosco di abeti © Valerio Dutto
Superiamo alcune passerelle in legno che scavalcano prima un rio laterale, poi il torrente proveniente dalle cascate del Saut e, dopo un tratto in discesa, arriviamo all’indicazione del sentiero diretto al Pis del Pesio.
Non proseguiamo in quella direzione, ma superiamo il ponte e, abbandonando la sterrata che tornerebbe verso destra al villaggio Ardua, svoltiamo a sinistra verso l’osservatorio faunistico. È un’alternativa facile e tranquilla molto indicata quando si hanno bambini al seguito perché porta a vedere cervi in un ampio recinto protetto.
Aggiornamento 2021: in passato era possibile prendere una scorciatoia su sentiero, ma ora non è più percorribile a causa di due frane avvenute nell’ottobre 2020.

Femmine di cervo nell’osservatorio faunistico © Valerio Dutto

Femmina di cervo © Valerio Dutto
Proseguiamo ai margini inferiori del recinto dell’osservatorio. Una volta superato, il sentiero prosegue gradualmente accanto al torrente Pesio e dopo averlo scavalcato riprende in ripida salita per ricongiungersi a quello diretto che avevamo trascurato in precedenza.

Ponte Scaltè dopo l’osservatorio faunistico © Elio Dutto
Brusche impennate tra i boschi che in primavera sono intensamente impregnati di profumo di aglio orsino ci conducono nei pressi della radura del gias Fontana (1.218 m).

Il fiore di una pianta di aglio orsino © Valerio Dutto

Sul sentiero del Pis © Elio Dutto
Pochi metri dopo facciamo una breve deviazione verso destra (sentiero H12 per la colla del Vaccarile) che in leggera discesa ci porta al torrente dove ammiriamo dal basso la bellissima cascata del gias Fontana proveniente dalle sorgenti del Pesio (che raggiungeremo tra poco).

Cascata del gias Fontana © Elio Dutto
Tornati sui nostri passi al bivio proseguiamo questa volta verso il Pis del Pesio e, dopo la radura, entriamo in un suggestivo bosco misto di faggi e pini portandoci verso il bivio per il gias degli Arpi (palina).
Ora, trascurato il percorso per il gias, da cui passeremo dopo, svoltando verso destra entriamo in un bosco sempre più fitto dirigendoci verso le ripide pareti rocciose che sostengono la Testa di Baban (2.060 m), le stesse da cui scaturiscono le cascate del Pis (1.440 m).
È un luogo davvero suggestivo. L’acqua che sgorga da queste pareti, a volte copiosamente a volte meno a seconda della quantità di neve presente in quota e delle precipitazioni piovose, proviene da cunicoli, laghi e sifoni sotterranei della soprastante conca delle Càrsene. Scaturendo improvvisamente dalla parete libera i suoi getti, posti tra i venti e i trenta metri di altezza, tramite alcuni fori della roccia che si son creati nel tempo alimentando così il torrente Pesio.

Alcune immagini delle cascate del Pis del Pesio (foto 2018) © Elio Dutto

Cascate del Pis del Pesio (foto 2018) © Elio Dutto

Cascate del Pis del Pesio (foto 2018) © Elio Dutto
Dopo una dovuta pausa ridiscendiamo l’ultimo tratto fino al bivio. Svoltiamo quindi a destra nella direzione del gias degli Arpi e lo raggiungiamo in una decina di minuti di risalita nel bosco.

Gias degli Arpi © Elio Dutto
Situato sulla via che porta al passo del Duca, è un bel posto che offre interessanti scorci panoramici verso la colla Vaccarile (2.050 m), la punta Mirauda (2.157 m) e la punta Labiaia Mirauda (1.971 m). Arricchito da una bella fontana, quando non c’è l’erba alta si presta bene per una sosta.

Fontana al gias © Elio Dutto

Punta Labiaia Mirauda dal Gias degli Arpi © Elio Dutto
Riprendiamo la discesa con un bellissimo percorso che, tra abeti di alto fusto e faggi, serpeggia dolcemente tagliando il ripidissimo pendio del bosco del Prel.

Scendendo il bosco del Prel © Elio Dutto
Dopo un ampio semicerchio attraversiamo su passerella il torrente ai piedi delle belle cascate del Saut, che raccolgono le acque provenienti dal vallone omonimo e da quello di Sestrera. Un percorso protetto ci guida nei punti più panoramici e spettacolari delle cascate.

Prima cascata del Saut © Elio Dutto

Seconda cascata del Saut © Elio Dutto
Raggiunto il piazzale denominato il Salto (1.184 m) ridiscendiamo la sterrata che in poco meno di due chilometri ci riporta al pian delle Gorre dove concludiamo l’anello.

Al ritorno al Pian delle Gorre © Elio Dutto
Francesca
30/04/2019 alle 14:09
Vorrei sapere quando è prevista l’escursione grazie
Elio Dutto
30/04/2019 alle 16:53
Ciao Francesca. Questa escursione non è in programma (almeno per ora). L’abbiamo fatta noi qualche giorno fa e pubblicata oggi. Ciao
Giorgia
03/05/2019 alle 20:21
Ciao!
Sapete dirmi com’è la situazione cascate adesso? Buttano già un po’? Perché ho letto che molte foto sono del 2018.
Grazie in anticipo
Elio Dutto
03/05/2019 alle 20:37
Ciao Giorgia. Si, attualmente sta buttando, non come al livello dello scorso anno per via della poca neve scesa nell’inverno. A parte quella del Pis, le altre buttano di più. Ciao e buona escursione.
Sara
30/04/2019 alle 21:20
Domani pomeriggio volevamo andare fino al pis del Pesio mi sapresti dire se è possibile portare il cane a guinzaglio?
Valerio Dutto
30/04/2019 alle 21:39
Ciao Sara, sì, è consentito portarli purché al guinzaglio. Qua trovi la mappa dei percorsi nel Parco naturale del Marguareis in cui è consentito portarli. Ciao.
donatella Biffignandi Supporter
02/05/2019 alle 13:16
Grazie della mappa dei percorsi consentiti ai cani al guinzaglio! Utilissima. Ne esistono per caso anche per la Valle Gesso e per altre valli comprese nel Parco delle Alpi Marittime?
Donatella
Valerio Dutto
02/05/2019 alle 16:57
Ciao Donatella, sì, eccola qua. Ciao.
donatella Supporter
12/05/2019 alle 20:45
Grazie!!! E’ davvero preziosa
Fabio
07/05/2019 alle 09:31
Buongiorno,
per programmare un’escursione al Pis del Pesio per domenica 12/05 vorrei sapere com’è la situazione neve visto il meteo dei giorni scorsi…siamo una famiglia con due bambini di 8 e 6 anni e non vorremmo avere “brutte sorprese”, visto che siamo camminatori attrezzati per le gite estive…
grazie mille
Fabio
Elio Dutto
07/05/2019 alle 16:37
Ciao Fabio. Se non nevica più in questi giorni, la neve caduta dovrebbe dissolversi abbastanza velocemente prima del 12 maggio, per cui non dovrebbero esserci problemi.
Fabio
07/05/2019 alle 17:37
Grazie mille!!! allora teniamo d’occhio il meteo
francesca
09/05/2019 alle 10:14
Ciao Elio,
rinnovo i miei complimenti per il vostro blog, per me imprescindibile!!
Sono salita spesso al pis e quest’anno vorrei portare mio figlio di 3 anni (ancora nello zaino porta bimbo).
L’ultimo tratto di sentiero che porta vicino al Pis era ingombra da neve quando sei salito te? (dalle foto mi pare di si): ricordo bene che quel pezzo è all’ombra e che la neve persiste. Non vorrei brutte sorprese con il piccolo sulla schiena.
Grazie in anticipo! Francesca
Elio Dutto
09/05/2019 alle 19:54
Grazie Francesca per i complimenti. E’ vero, io sono salito quando c’era ancora la neve ma era esattamente un mese fa. Ora la situazione dovrebbe essere molto migliorata e non dovreste più avere problemi anche se l’ultimo tratto è un po’ più tortuoso. Tutt’al più sali solo tu e tuo marito ti aspetta appena più in basso. Ciao e buona escursione col tuo pargoletto.
Francesca
10/05/2019 alle 23:40
Grazie ancora per il consiglio,Elio e complimenti per la vostra attività!
francesca
13/05/2019 alle 10:04
Ciao Elio,
aggiornamento del 12/05/2019: non c’è più neve nell’ultimo tratto i sentiero per cui nessun problema anche con i piccoli! Il Pis butta bene, adesso ed è sempre splendido: non mi stanco mai di vederlo.
I baby trekker hanno camminato molto!Grazie per i consigli.
Francesca
Elio Dutto
13/05/2019 alle 10:26
Grazie Francesca per il feedback. Sicuramente i lettori interessati ne terranno conto. Ciao e un saluto ai tuoi figlioletti.
Maicol
08/06/2019 alle 21:19
Buona sera Elio
Vorrei sapere più o meno in quanto tempo si fa il giro? Grazie mille in anticipo
Elio Dutto
08/06/2019 alle 21:50
Ciao Maicol, calcola grossomodo 4 ore. In più c’è da calcolare il tempo di fermata presso le cascate. Ciao
Alain
22/05/2020 alle 12:45
Ciao, vorrei sapere se è possibile fare il giro in mountain bike?
Grazie
Elio Dutto
22/05/2020 alle 14:09
Direi che la prima parte non è per le mountain bike. La seconda sarebbe perfetta.
Gaia
01/06/2020 alle 18:52
E’ possibile fare il percorso da soli?
Elio Dutto
01/06/2020 alle 20:13
Ciao Gaia, tutto dipende da te se te la senti o meno. Non ci sono difficoltà lungo il percorso. Ciao
Giulio
04/08/2020 alle 18:27
Ciao, prima di tutto grazie per il fantastico blog. Volevo chiederti se lungo il percorso ci sono parti difficili da affrontare o che prevedono particolari capacità arrampicatorie
Grazie mille
Elio Dutto
04/08/2020 alle 21:53
Ciao Giulio. Non ci sono difficoltà a raggiungere le cascate del Pesio. Unica cosa, ora non troverai più quell’acqua che scende dal Pis del Pesio tipica della primavera. Ciao
gaia
09/06/2021 alle 15:11
ciao vorremmo fare questa gita con il bimbo nello zaino che però pesa..essendo un anello dopo circa due ore si raggiunge una zona adatta a fare il picnic di pranzo? la parte più faticosa e all’inizio o alla fine?
se capisco bene si parte dal rifugio giusto?
grazie mille
gaia
Elio Dutto
09/06/2021 alle 20:25
Ciao Gaia, hai capito bene, la partenza è dal rifugio. Puoi fare la pausa pranzo al gias dell’Arpi, dopo aver visto le cascate. La pausa pranzo conviene sempre farla quando hai finito le salite. Poi hai tutta discesa fino al rifugio. Ciao e buona escursione col tuo bimbetto.
gaia
10/06/2021 alle 08:45
grazie mille
Michela Supporter
02/05/2022 alle 15:56
ciao, i fiori biancastri sono mi pare, da quanto si puo’vedere, quelli della Corydalis cava, ma non dell’ aglio ursino
Elio Dutto
04/05/2022 alle 11:48
Ciao Michela, hai proprio ragione, di aglio orsino ce n’è lungo tutto il percorso ma questi appartengono proprio alla specie Corydalis. Anche le foglie non sono quelle perché l’aglio le ha lunghe e strette. Per errore non ho inserito la foto giusta sull’escursione. Grazie che mi hai avvisato. Ciao.