Intendiamo svolgere l’anello in senso orario cominciando, dopo il ponticello, con il dirigerci sul sentiero U9 (rifugio Vallanta). Il primo tratto, sulla destra orografica del torrente Vallanta, inizia subito in forte salita. Più avanti, nei pressi di una zona rocciosa, il sentiero si ripiana per poi riprendere a tornanti. Quando la stradina si biforca, teniamo la destra (le due stradine si ricongiungono poco oltre) proseguendo nel vallone.
Dopo circa 45 minuti, ad un bivio (palina), lasciamo la stradina del rifugio Vallanta e seguiamo il sentiero U10 (indicazioni per il passo di San Chiaffredo).
Scendendo in riva al torrente lo attraversiamo su passerella portandoci al di là nel lariceto in direzione sud fino ad incontrare più avanti una breve radura. Da lì proseguiamo ancora in salita verso sinistra entrando nel vivo del vallone delle Giargiatte.
Un po’ più in alto riusciamo tra i larici a fotografare il pelvo d’Elva a sud-ovest, poi la mulattiera esce dal bosco lasciando posto alla pietraia.

Dalla cembreta, sguardo verso il pelvo d’Elva © Cuneotrekking
Proseguiamo ora affrontando in sequenza tre balze rocciose e grandi massi. Intanto alla nostra destra possiamo individuare sul fianco della rocca Jarea (2756 m) il passo del Ranco (2668 m), che potrebbe diventare, all’occasione, una scorciatoia dell’anello.
Dalla terza balza la mulattiera si incunea in una gola rocciosa, dalla quale è ancora visibile l’ormai lontano lago di Castello. Inizio della gola rocciosa © Cuneotrekking

Dalla gola è ancora visibile il lago di Castello. All’estrema sinistra il passo del Ranco © Cuneotrekking
Salendo incontriamo un nutrito gruppo di ragazzi in discesa che stanno facendo il giro del Monviso. Poco più sopra arriviamo al bivio per il bivacco Bertoglio (2760 m).

Bivio per il bivacco Bertoglio © Cuneotrekking
Una decina di minuti di percorso, che intendiamo compiere, ci fanno deviare verso ovest fino al bel poggio panoramico dove è ubicato. La struttura metallica è dotata di 9 posti letto e coperte.

Il bivacco Bertoglio © Cuneotrekking

I laghetti sul percorso del passo di San Chiaffredo © Cuneotrekking
Spostato in una conca pietrosa laterale a nord-ovest, proprio sotto le pareti delle rocce Meano (3060 m), non possiamo tralasciare il nascosto lago del Prete (2706 m).

Lago del Prete © Cuneotrekking
Facciamo una capatina sulle sue sponde prima di tornare, su tracce, verso il lago Bertin (2701 m), dove ritroviamo il sentiero di salita al passo di San Chiaffredo (2764 m) e al successivo passo Gallarino (2727 m). In questa meravigliosa conca lacustre sono disseminati qua e là migliaia di “ciaperet”.

Lago Bertin © Cuneotrekking
Chi passa da queste parti desidera evidentemente lasciare un segnale di ricordo.

Migliaia di ciaperet a fianco della mulattiera © Cuneotrekking

I laghetti alle nostre spalle © Cuneotrekking
Proseguendo il cammino raggiungiamo la sponda del lago Lungo (2743 m);

Lago Lungo © Cuneotrekking
Poco prima di raggiungere il passo di San Chiaffredo abbandoniamo il percorso diretto al rifugio Quintino Sella deviando a destra (segnale per vallone Duc) su tracce che risalgono una ripida pietraia fino all’evidente insenatura ed al grande cippo di pietre del passo Calatà (2940 m).

Altra immagine del lago Lungo © Cuneotrekking

I laghi salendo al passo Calatà © Cuneotrekking

Verso il passo Calatà © Cuneotrekking

Cippo al passo Calatà © Cuneotrekking
Oggi ci consideriamo fortunati perché possiamo ammirare, tra la nebbia, il Monviso che fa capolino dietro la punta Dante (3166 m). A ovest del passo Calatà c’è la vicina punta Malta (2995 m) che oggi non consideriamo, mentre a sud-est incombe la scura cima delle Lobbie (3015 m). Rimaniamo un bel po’ ad ammirare tanta bellezza.

Dal passo veduta sul Monviso © Cuneotrekking
Iniziamo poi la discesa nel vallone dei Duc seguendo fedelmente le tacche bianco/rosse che guidano i nostri passi sulla ripida pietraia digradando in basso verso una verde conca.

Inizio della discesa. Al fondo, la cima delle Lobbie © Cuneotrekking

In pietraia verso il vallone dei Duc © Cuneotrekking
Lì lasciamo a sinistra il sentiero per il colle dei Duc, via di transito per la cima delle Lobbie (3015 m).

Passi dei Duc © Cuneotrekking
Svoltando invece a destra (ovest) in leggera salita verso alcune rocce montonate raggiungiamo un varco per la discesa nel vallone dei Duc. Il primo tratto è molto bello perché scende su terreno erboso misto a pietre. Più in basso si superano delle pietraie dove si possono notare alcuni scheletri rinsecchiti di pini cembri.

Scheletro di pino cembro sul sentiero di discesa © Cuneotrekking
Scendendo ci ricolleghiamo alla mulattiera che entra nel vivo del bosco dell’Alevè portandoci direttamente sulla sponda del laghetto e al rifugio Bagnour (2025 m).
Una breve sosta presso il bel rifugio, oggi molto frequentato, poi iniziamo la discesa verso Castello seguendo il comodo e facile sentiero fino al parcheggio.
claudia mattiauda
22/08/2016 alle 17:09
Splendido! Vedendo le bellissime foto non posso che fare questo commento, davvero splendido! Secondo me poi i laghetti di montagna, come quelli che ho visto nelle vostre foto, arricchiscono tantissimo la bellezza di un’escursione!
Elio Dutto
24/08/2016 alle 21:01
Ciao Claudia. Le Marittime e Cozie sono piene di questi meravigliosi laghetti. Guarda anche quelli che pubblicheremo prossimamente. Ciao.
Battista gallian
22/08/2016 alle 21:31
Splendido, non posso dire altro, forse un giorno quando gli impegni lo permetteranno!
Danilo
24/08/2016 alle 19:07
Fatto il percorso ieri.
Paesaggio aspro, selvaggio, vera montagna.
Peccato non aver visto vita animale.
Elio Dutto
24/08/2016 alle 19:35
Ciao Danilo. Peccato per gli animali, anche noi non ne avevamo visti, comunque bellissimo giro!
marco
27/08/2016 alle 21:27
Consiglio, a coloro che intendano salire verso il Vallanta , il sentiero che parte dal centro della frazione Castello, di fronte alla grossa fontana, Lo trovo più facile e panoramico rispetto a quella brutta strada che è la parte iniziale dell’U9. Buona montagna a tutti!
Claudio
14/08/2018 alle 12:02
Escursione fatta sabato scorso, davvero molto bella! A differenza vostra ho fatto l’anello in verso contrario, in modo da avere come punto di appoggio al “ritorno” i vari laghi ed il bivacco Bertoglio. Colpisce molto l’alternanza tra i tratti nel bosco ed il paesaggio molto più selvaggio che si trova in quota. Laghi stupendi. Buone gite!
Elio Dutto
14/08/2018 alle 21:49
Ciao Claudio. Si, anche fatta al contrario l’escursione è molto bella. Buona l’idea del bivacco Bertoglio come appoggio e la vista dei laghi al ritorno.
marta
03/08/2021 alle 17:27
Ciao! Sono seriamente intenzionata a fare questo anello. Quanto è, indicativente, il tempo di percorrenza?
Grazie mille!
Elio Dutto
03/08/2021 alle 17:51
Ciao Marta. Per questo giro calcola all’incirca 6 ore, però tutto dipende dal passo e dalle fermate. Ciao e buona escursione
Sergio Chiappino
05/08/2019 alle 21:07
Grazie per l’indicazione. Ho percorso anch’io quest’anello. Abbastanza gente bel vallone delle Giargiatte, mentre dal lago Bertin al lago Bagnour ho visto solo stambecchi.
http://www.cronoescursioni.it/escursione.php?escursione=malta