Dalla colla di Casotto, nei pressi del cartello di confine tra le valli Tanaro e Casotto, seguiamo l’ampia sterrata che si stacca sulla destra (salendo da Garessio), proprio dal lato opposto delle piste. Dopo un’ottantina di metri la abbandoniamo per inoltrarci a sinistra su una sterrata abbastanza mal ridotta a causa delle precipitazioni che sale decisa in un fitto bosco di faggi. Questa deviazione ci consente di accorciare un po’ la salita che per gran parte si sviluppa sulla strada costruita appositamente per portare la grande croce eretta a ricordo dei caduti in guerra.

Sulla sterrata © Cuneotrekking

Veduta del monte Galero © Cuneotrekking
Il tratto iniziale scorre internamente in una faggeta al riparo dal vento che da queste parti soffia spesso e volentieri. Dopo un po’, a un bivio (segnalazioni), lasciamo a destra la strada che scende e, tenendo la sinistra, proseguiamo superando un tornante, dopo il quale si presenta un secondo bivio. Qui lasciamo a destra la strada che conduce al colle di Prato Rotondo e Rocca della Madonna (sarà la strada di ritorno).
Il cammino prosegue sui tornanti successivi, ininterrottamente in faggeta, fino a raggiungere una grande radura che percorriamo verso destra e da dove iniziamo a notare la grande croce sul Mindino.

Sulla radura © Cuneotrekking

La croce si intravede a distanza © Cuneotrekking
Con un ultimo leggero tratto di salita raggiungiamo la base del monte.

Poco prima della cima © Cuneotrekking
Abbandonata la sterrata proseguiamo su un sentiero fino alla vicina cima, sovrastata da due croci, di cui una altissima eretta nel 1969 a ricordo dei caduti di tutte le guerre.

Ultimi metri © Cuneotrekking

La grande croce © Cuneotrekking
Rispetto alla volta precedente oggi abbiamo maggiore visibilità e riusciamo perfino a vedere un tratto della costa con il mare di Albenga e l’isola Gallinara. Una bella visuale si presenta anche a sud-ovest dove spicca il monte Antoroto (2149 m), seguito dalle Rocce di Perabruna e la cima Ciuaiera (2175 m). Fa capolino anche il Pizzo d’Ormea (2476 m) tutto ben innevato. Dalla croce più piccola si vede anche bene Garessio, disteso al centro della vallata.

Quella più piccola con veduta verso Albenga © Cuneotrekking

Veduta dell’Antoroto © Cuneotrekking

Il Pizzo d’Ormea © Cuneotrekking
Per proseguire con un anello, dalla cima ci dirigiamo sul lato opposto dove una palina segnaletica ci indirizza verso il colle di Prato Rotondo.

Discesa © Cuneotrekking

Ritorno © Cuneotrekking
Il percorso di discesa ci porta a compiere un mezzo giro toccando una breve pineta e salendo a una piccola cima detta Bric Nei (1768 m) con un cippo. Da questo punto si abbandona il sentiero che prosegue tra i rododendri verso la Colla Pian del Bal e si scende sullo sterrato verso la conca sottostante e una piccola costruzione.

Discesa verso il casotto © Cuneotrekking
Noi ci fermiamo nei suoi pressi per la sosta per il pranzo. Più tardi riprendiamo la via in discesa, lasciando quasi subito a destra la stradina che torna verso il Mindino.

Nuovamente in marcia © Cuneotrekking
Dopo brevi tornanti raggiungiamo l’indicazione per la Rocca della Madonna, che si trova a pochi metri dalla strada. Secondo la tradizione su questa roccia apparve la Madonna a un certo Giovani Balbo nel 1923.

Arrivo alla Rocca della Madonna © Cuneotrekking
Riprendendo la discesa andremo ora ad attraversare il rio del torrente Mongia. La strada conduce poi verso il pianoro pascolivo e al colle di Prato Rotondo (1503 m) dove seguiremo l’indicazione per la Colla di Casotto. Poche centinaia di metri oltre, tenendo la destra, seguiremo un’altra indicazione per la Colla di Casotto. La strada riprende con un lungo tratto di salita costeggiando le pendici del monte Mindino.
La discesa seguente ci riporterà, con altre belle visuali su Garessio, al bivio già incontrato durante la salita. Tenendo la sinistra faremo ritorno tra i boschi di faggio al parcheggio.
Sonia
20/02/2020 alle 00:36
Salve, volevo sapere per favore se in questo giro ad anello, dopo aver raggiunto il Mindino, il resto della strada che passa per il colle di Prato Rotondo è più o meno simile, cioè larga e con pendenze dolci. Ci piacerebbe portare un ragazzo disabile su una sedia a rotelle da trekking apposta con cui siamo già andati alla Gardetta, al Soria, al Carbonetto e al Migliorero. Grazie mille
Elio Dutto
21/02/2020 alle 08:07
Ciao Sonia. Allora, la strada che sale al Mindino è larga e adatta. Quella che si stacca appena prima della cima per fare il giro che intendete fare non saprei dirti se è adatta ad una sedia a rotelle, almeno per il tratto che scende al Pian del Bal. Dal Pian del Bal ritorna ad essere larga, ma abbastanza lunga e con diverse salite per il ritorno. Spero di esserti stato d’aiuto. Ciao
Carlo
25/05/2020 alle 12:56
Dalla vetta del Mindino (croce)a scendere per prato rotondo il sentiero è segnato?
Grazie
Elio Dutto
25/05/2020 alle 21:23
Indicazioni ce ne sono. Non dovresti sbagliare.
Elio Maganza Supporter
11/12/2022 alle 16:13
Buonasera, posso chiederere se secondo il vostro parere questo anello è percorribile in tranquillità anche in inverno con neve e ciaspole?
Grazie mille per l’attenzione, e complimenti per il vostro sito.
Elio Dutto
11/12/2022 alle 17:23
Ciao Elio e grazie per i complimenti. Si è anche possibile percorrerlo con le ciaspole. Tieni soltanto presente che al ritorno non c’è solo discesa ma anche un po’ di salita nella parte finale. Ciao e buona escursione.