Nei nostri vari viaggi lungo le coste francesi siamo transitati almeno 4 o 5 volte al cospetto di questo capo che ci ha da sempre colpiti per la conformazione rossastra delle sue rocce granitiche. Essendo di passaggio non ci eravamo mai soffermati e questo aveva acuito in noi grande curiosità, mai saziata fino ad oggi. Il persistere del brutto tempo ci ha spinti a tornare qui con il duplice obiettivo di sgranchire le gambe rimaste a lungo ferme e cercare un po’ di caldo e cielo azzurro.
Abbiamo avuto la fortuna di incontrare una gentilissima signora che ha un Bed & Breakfast proprio di fronte al Capo, che ci ha fornito utili e precise indicazioni su alcune facili escursioni in questo magnifico comprensorio che fa parte dello stupendo Massif de l’Estérel.
Dal camping du Dramont, dove abbiamo sostato, siamo scesi poche centinaia di metri verso l’inizio del capo, svoltando sulla deviazione che porta alla Tiki plage.

La Tiki plage © Cuneotrekking
Il sentiero parte oltre la sbarra e dopo una quarantina di metri in piano, svoltiamo a destra per recarci dapprima nei punti panoramici (indicazione per il Belvedère de la Batterie).

Inizio del sentiero © Cuneotrekking
Al bivio successivo, abbiamo continuato sulla strada in salita (sinistra) che passa nel bosco costituito in prevalenza da lecci, conifere e querce da sughero. La salita non è molta e, dopo aver superato alcuni manufatti in cemento, ci ritroviamo su una selletta molto panoramica che si trova a metà percorso tra le Semaphore (il Faro – 127 m) e il belvedere delle Batterie (107 m).

La selletta offre un ottimo punto panoramico © Cuneotrekking
Tralasciata, per il momento, la salita al faro, ci rechiamo sul piazzale del belvedere (a sinistra) dove sono collocate alcune grandi antenne, perché ci pare abbia una magnifica visuale verso la parte est del promontorio. Ne rimaniamo affascinati perché è di quelle che ti lasciano con il fiato sospeso.

Sguardo ad est verso i picchi dell’Estérel © Cuneotrekking

In discesa alla scoperta di punti panoramici © Cuneotrekking

Il faro © Cuneotrekking

Questo promontorio è un tripudio di fiori © Cuneotrekking
Più del faro, che lasciamo da parte per dopo, ci incuriosisce ridiscendere subito in basso per avvicinarci al mare e contornare la costa frastagliatissima. Per far questo, e per non ripetere la strada fatta sin qui, troviamo, appena sul retro della grande antenna un sentiero che scende ripido nel bosco che ci riporta in basso sulla pista che circumnaviga il capo.
Dopo essere scesi sulla Pointe du Camp Long (est), riprendiamo il sentiero, più a monte, che ci conduce all’arco naturale della Roche Percée; il sentiero continua il suo corso addentrandosi in una vegetazione mediterranea più folta, densa di colori e di profumi di ogni genere.

Sguardo d’insieme attraverso la Roche Percée © Cuneotrekking

In salita verso altre scoperte © Cuneotrekking

Scoglio affiorante © Cuneotrekking

Tratto di sentiero sospeso © Cuneotrekking
Qui il Creatore non ha badato a spese. La flora è un tripudio di cisti, lavande, ginestre, elicrisi e asfodeli, e decine di altre specie.
Il cammino prosegue in senso circolare ed appena troviamo una deviazione verso il basso ne approfittiamo per scendere verso le punte frastagliate dai colori spettacolari dovuti al rosso delle rocce di riolite (porfido), di origine vulcanica. Tra i rami contorti dal vento © Cuneotrekking
Dopo la grande Pointe Cap Dramont proseguiamo verso le Rocher de la Cathédrale soffermandoci dall’alto ad ammirare il paesaggio marino che dà sul Golfo di Fréjus.

La Pointe du Cap Dramont © Cuneotrekking

Le Rocher de la Cathédrale © Cuneotrekking
Il sentiero si inoltra verso la parte ovest del promontorio e, più avanti, prendiamo la deviazione verso il basso che ci porta in vista dell’Ȋle d’Or, situata a poca distanza dalla costa; l’isolotto (privato) è lungo circa 200 metri ed è sormontato da una grandiosa torre quadrata di aspetto medievale costruita ai tempi della “Belle époque” dal medico Auguste Lataud.

L’Ȋle d’Or © Cuneotrekking
Ripreso il sentiero, raggiungiamo velocemente un bivio. Svoltando a destra (direzione Camp Long), attraversiamo un tratto di bosco ed andiamo a chiudere l’anello. Non essendo saliti prima, cosa che invece consigliamo quando si arriva alla selletta e prima di ridiscendere verso il basso, svoltando nuovamente a destra rimontiamo una parte del percorso per raggiungere il Faro (chiuso al pubblico), dalle cui rocce si ha una vista incomparabile sulla costa e, in particolare, sulla spiaggia dello sbarco dove il 15 agosto 1944 sono approdate le truppe americane al comando dell’Ammiraglio texano Henry Kent Hewitt per combattere e sconfiggere il regime nazista.

La spiaggia dello sbarco vista dal Faro © Cuneotrekking
Dal faro riprendiamo la discesa tornando verso la Tiki Plage soddisfatti di questa facile ma appagante escursione.

Altri escursionisti al ritorno dal giro © Cuneotrekking
Claus72
16/05/2013 alle 23:28
a vedere le foto e leggere questo itinerario mi e’ passato un po’ il freddo!!!siete utili anche in questo,grazie!!!:-):-):-)
Cuneotrekking
17/05/2013 alle 10:24
Grazie Claus!
ALBINO
17/05/2013 alle 07:39
Mi associo a Claus72, Ho già effettuato quest’escursione 2 volte soggiornando nella zona ed è sempre interessante. Il periodo credo sia proprio quello giusto, senza l’affollamento estivo. Bravi!
Cuneotrekking
17/05/2013 alle 10:26
Ciao Albino, è il periodo azzeccato per la flora presente sul luogo. Per quanto riguarda l’affollamento, avremo trovato una decina di persone in tutto. Ciao.
Francesca
21/05/2013 alle 10:30
siete mitici, avete sempre delle proposte di gite meravigliose, complimenti
Cuneotrekking
21/05/2013 alle 10:42
Ciao Francesca, grazie mille!!! Hai visto che quando il tempo da noi non funziona sconfiniamo oltre frontiera alla ricerca di nuove mete che sono ugualmente apprezzate da voi lettori. Ciao, Elio.
francesca
07/10/2013 alle 14:06
Ciao, sarei intenzionata a fare questa bellissima passeggiata che proponete. Desideravo sapere se 6,3 km è l’intero giro ad anello e sopratutto quanto tempo occorre in ore .
Conoscete altre passeggiate sulla costa tra Saint Raphael e Sanit Tropez?
Vi ringrazio Francesca
Cuneotrekking
07/10/2013 alle 17:43
Ciao Francesca. Sì, i 6,3 km sono dell’intero anello e non occorre neanche tanto tempo per percorrerlo, all’incirca un’ora e mezzo.
Un altro bel giretto panoramico è quello che abbiamo fatto al Rastel d’Agay, nelle vicinanze. Ci siamo proposti di descrivere anche alcuni percorsi nella zona di Saint Tropez, se l’autunno non continua ad essere piovoso come in questi giorni. Ciao e grazie che ci segui. Elio