Salendo la cresta in direzione sud

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  1. Questo percorso non l’ho mai fatto. Sono gia’ salito sulla vetta del Mongioie salendo dal Bocchino dell’Aseo, ma partendo dal rifugio Ettore Allegro alla Balma,passando per il lago della Brignola e il lago Raschera oppure dal rifugio Mondovi passando per il passo delle Saline Prossimamente faro’ questa altra variante cosi’ben descritta corredata di foto favolose, come sempre del resto in tutti i percorsi che pubblicate sul sito.


    • Ciao Bruno. Anche noi l’avevamo già percorso dal rifugio Mondovì e dal lago della Brignola ma mai da Viozene. Abbiamo chiuso questa lacuna. Se lo percorri da qui fai solo attenzione che non ci sia ancora neve perché la discesa dalle Scaglie potrebbe essere problematica. Grazie per i complimenti. Ciao e buona escursione!


  2. Ciao a tutti voi.
    La gita di oggi è stata scelta in base alle previsioni del tempo, che risultavano leggermente più favorevoli nelle Alpi Liguri rispetto ad altre zone della provincia.
    Così ho scelto di intraprendere la salita al Monte Mongioie da Viozene per il giro ad anello realizzato dai membri di Cuneotrekking che non ho mai intrapreso, sono sempre salito al Mongioie passando dalla Valle Ellero o dal Rifugio Balma.
    Arrivo di buon ora a Viozene, alle 07:45 inizio a partire intraprendendo il sentiero verso il Rifugio Mongioie.
    Il tempo è sereno e non fa nemmeno freddo.
    Fatico a trovare parcheggio al paese, strano a quest’ora…
    Decido di salire senza avere particolare fretta, più che altro cerco di frenare il mio solito passo involontariamente veloce: oggi passo regolare e costante, per usare termini ciclistici oggi sono passista invece che scalatore.
    La prima parte nel bosco si svolge senza problemi, incontrando diversa gente diretta verso il rifugio.
    Più avanti lascio la via a sinistra verso il rifugio e prendo il sentiero a destra verso il Bocchino dell’Aseo.
    La via è ben segnata ed il sentiero è ben tenuto, impossibile perdersi.
    Per una volta incontro tanta gente che mi ha preceduto nella salita alla vetta, solitamente sono sempre tra i primi della giornata per la mia natura fin troppo mattiniera, alcuni li sorpasso ma altri li vedo in lontananza fino all’arrivo in vetta.
    Tanta gente di prima mattina oggi…
    Noto che il passo che ho deciso di tenere mi permette di non fermarmi mai a riprendere le forze, mi fermo solo per fare fotografie oppure per dissetarmi.
    Bene, mi sarà utile ad Agosto per il Re di Pietra…
    All’altezza del Pian dell’Olio una caratteristica tipica delle Alpi Liguri si presenta a tutti noi intenti nella salita: il tempo peggiora velocemente.
    Da Nord arriva la nebbia ed un forte vento gelato, ci costringe a coprirci per bene; fortunatamente per questa escursione ho ancora optato per i pantaloni lunghi che mi salvano le gambe.
    Si arriva al Bocchino dell’Aseo in queste condizioni, la salita alla vetta si perde tra le nuvole basse.
    Con poca fiducia intraprendo l’ultima ascesa tra sentiero e salita su roccia calcarea, mi sento di sconsigliare quest’ultimo tratto di salita dal Bocchino dell’Aseo fino alla vetta in caso di roccia bagnata, ci sono punti leggermente esposti da intraprendere che possono risultare pericolosi.
    Alle 10:20 sono in cima al Mongioie.
    Fortunatamente la nebbia che mi ha accompagnato per l’ultima parte dell’ascesa si è alzata ed ha permesso a me ed a tutti i presenti di gustarci un po’ di panorama della zona circostante, il problema è stato che il vento si è amplificato ed è reso ulteriormente più freddo. Sommando anche il fatto che la nebbia si è alzata di quota ma continua a coprire il Sole.
    Non si riesce a resistere al lungo in un luogo così esposto a quelle condizioni.
    Infatti alle 10:50 devo iniziare al discesa, non riesco più a resistere.
    Mi dirigo verso il Bocchino delle Scaglie, incontrando altra gente che sta salendo dalla Valle Ellero, in quel luogo mi fermo per mangiare pranzo in un punto riparato dal vento.
    Dal bocchino discesa nella Gola delle Scaglie, è bellissima con le pareti calcaree che ti circondano, curiosa la forma dei torrioni denominati Bricchi Neri.
    Il vento finalmente cessa e posso svestirmi ma sopraggiunge un altro problema legato al terreno, questa gola ha una pendenza sostenuta e c’è molta ghiaia.
    C’è un alto rischio di scivolamento.
    Comunque, prestando attenzione, si arriva ai pascoli sotto la gola.
    Qui il sentiero si perde un po’ e bisogna affidarsi alla vista per orientarsi, il mio consiglio è di puntare verso la visibile costruzione del Rifugio Mongioie ci s’immette in una piccola ma visibile insenatura, in quel punto s’incontra un sentiero che punta verso Est.
    Prendete quello anche se vi allontana visivamente dal rifugio, è la via giusta per completare l’anello.
    Più avanti si ricongiunge con la via dell’andata, che si abbandona pochi metri dopo per imboccare una larga via a destra che punta verso il rifugio.
    Lo trovo pieno di gente, avevo intenzione di prendere qualcosa al bar ma desisto per la coda d’attesa.
    Non mi resta che puntare verso Viozene per finire l’escursione, dove arrivo alle 13:15.
    Tanta gente ancora intenta a salire al rifugio.
    Una gita molto appagante nonostante le avverse condizioni del tempo sulla vetta del Mongioie, che comunque non ci hanno impedito di vedere un panorama tutto sommato accettabile per come si era messa la situazione; bellissima ma infida la Gola delle Scaglie.
    Dedico questa gita a Antonino “Tonino” Gastaldi, una persona scomparsa improvvisamente pochi giorni fa, con cui avevo uno stretto rapporto personale da molti anni. Amava molto la montagna (volontario nel Soccorso Alpino, 50 anni di escursioni, gare di sci) e sono sicuro che gli ha fatto piacere vedermi lassù nonostante questi giorni difficili.
    Un saluto da Mattia da Mondovì.


    • E’ sempre una bella escursione, quella che hai intrapreso oggi, soprattutto se poi decidi di scendere dal bocchino delle Scaglie. Purtroppo il tempo è quello che decide di farti apprezzare di più o di meno un’escursione. In questo caso non ti ha aiutato molto. Comunque bravo e complimenti.


  3. Salve, volevo sapere se il percorso è fattibile con il cane e se ci sono fonti d’acqua lungo il percorso.
    Grazie mille


    • Ciao Gessica. Essendo un territorio carsico non ci sono fonti d’acqua lungo il percorso. Col cane penso sia più problematico, specie se fai il ritorno dal bocchino delle Scaglie.