Imbocchiamo la sterrata che sale dolcemente verso destra abbandonando la strada asfaltata che sale a sinistra verso l’Eremo di Belmonte (836 m), per tutti più semplicemente “eremo”, ben visibile dalla pianura cuneese.
Procediamo sulla sterrata ignorando una prima deviazione a sinistra verso un cancello chiuso. Appena oltre, a un bivio, teniamo la sinistra (torneremo dal ramo dalla destra).

Sulla sterrata © Cuneotrekking
Proseguiamo sulla sterrata, cementata nei tratti più ripidi, per circa un chilometro, dove a un ulteriore bivio teniamo nuovamente la sinistra seguendo le indicazioni per il monte Pagliano.

Nei pressi della radura © Cuneotrekking
Arriviamo così a una bellissima radura con alcuni casolari che termina nei pressi di un pilone.

La bellissima radura © Cuneotrekking

Un bel casolare al termine della radura © Cuneotrekking

Nei pressi del pilone © Cuneotrekking
Prendiamo la stradina più a sinistra che, dopo un tornante, diventa sentiero (tacche bianche e rosse).

Sul sentiero che sale al monte Pagliano © Cuneotrekking

Mazza di tamburo (“cucumèla” in dialetto) © Cuneotrekking
In breve arriviamo sul poco appariscente monte Pagliano, “Pajan” per i locali, una cuspide in cui purtroppo la visuale è completamente chiusa dal fitto bosco di castagni, aceri, ontani, betulle e frassini.

La poco panoramica vetta del monte Pagliano © Cuneotrekking

Castagne nel riccio © Cuneotrekking
Ci basta però proseguire in discesa per una quarantina di metri per arrivare a un piccolo belvedere sulla valle Varaita, con tanto di libro di vetta.
Torniamo sui nostri passi fino al pilone, dove seguiamo le indicazioni per il Bosch Grand che raggiungiamo dopo una leggera discesa, un quadrivio dove s’incontrano il sentiero che sale da Rossana e quello che prosegue al Bricco Alto (da cui faremo ritorno). Siamo nel cuore dei “Sentieri della libertà”, una rete di percorsi segnalati attraverso luoghi significativi della Resistenza partigiana.
Dal belvedere sotto al monte Pagliano si potrebbe proseguire arrivando fin quasi al Bosch Grand senza dover ripercorrere a ritroso il percorso fatto all’andata, ma non lo consigliamo alle famiglie perché ci sono due passaggi ripidi e scivolosi.
Seguendo le indicazioni per san Michele proseguiamo in leggera discesa su un traverso a mezza costa di oltre un chilometro che ci conduce alla splendida radura della cappella di san Michele, posto ideale per una sosta rilassante.

La cappella di san Michele © Cuneotrekking

Ancora la cappella © Cuneotrekking
Da lì svoltiamo a sinistra per fare ritorno sul sentiero in cresta che tocca il Bricco Alto (947m). La modesta cima, immersa nella vegetazione, stranamente non è segnalata, ma la possiamo riconoscere dalla presenza di grandi massi erratici.
Tornati al Bosch Grand questa volta svoltiamo a sinistra scendendo alla cascina Abello, dove pieghiamo a destra su una traccia ben intagliata tra rovi di more che si dirige verso il bosco.
Procediamo per oltre due chilometri in leggera discesa a mezza costa, scortati per un lungo tratto da una recinzione in filo spinato.

Il sentiero delimitato dal filo spinato © Cuneotrekking
In alcuni punti il sentiero è attraversato da alcuni ripidi trail MTB che scendono a Busca. La traccia si allarga a stradina arrivando così fino al bivio incontrato all’inizio.

Sulla sterrata in discesa prima di chiudere l’anello © Cuneotrekking
In breve raggiungiamo l’auto concludendo un piacevole anello perfetto per le mezze stagioni.
Luca
14/05/2020 alle 19:35
Bello questo sito, ben organizzato, chiaro e molto utile. cercavo da tempo una risorsa come questa!
Albino
02/11/2020 alle 08:46
Ho effettuato questa escursione ieri 1/11/20. Molto bella la prima parte, fino al bivio dopo il monte Pagliano. Un po’ noiosa l’ultima parte, dopo la cappella San Michele. Desidero segnalare che dalla cappella San Michele, a circa 200 metri c’è un bel belvedere con veduta sulla val Variata! Mi ha piacevolmente sorpreso la numerosa cartellonistica indicativa!