Avendo a disposizione poco più di mezza giornata, mi accordo con Gelu e Fulvio per compiere un bell’anello sulle alture di Limone Piemonte. Anello non faticoso e molto remunerativo per le vedute e la bellezza del paesaggio arricchito in questa stagione da una gran varietà di fiori.

Foto scattata dal Bric Berciassa verso Robilante © Cuneotrekking
Il primo tratto di strada lo conosciamo già per averlo percorso con le racchette da neve nell’escursione invernale al Colle Arpiola (1700 m). Tra le case dei Tetti Ziton (1251 m) prende a salire una stradina che poi gira verso il versante est, prospiciente su Limone. Dopo qualche centinaio di metri, la sterrata devia verso l’interno tra gli alberi e va a raggiungere, più avanti, un bivio; lasciata a destra la strada che scende al Garb Camilla e Limone e si prosegue verso Arpiola – Monte Vecchio (palina).
Dopo aver costeggiato un rudere, poco oltre si raggiunge un secondo bivio. Qui abbandoniamo il percorso per il Colle Arpiola e seguiamo il sentierino che si infila ripido verso destra tra la macchia composta da arbusti, ciuffi di lavanda, ginestre (in questo momento non ancora fiorite) ma soprattutto dai fiorellini bianchi degli Iberis sempervirens che stanno colonizzando poco alla volta la fiancata sud-est del monte.

Iberis sempervirens © Cuneotrekking

Nel tratto iniziale del sentiero che si stacca dal bivio © Cuneotrekking

Più in su © Cuneotrekking
Dopo un bel tratto il sentiero si infila in un bosco di faggi, uscendo più avanti nei pressi dei ruderi della Meira di Montevecchio che segna l’inizio di una radura.

Tratto nel bosco di faggi © Cuneotrekking

Verso l’uscita dal bosco © Cuneotrekking
Tagliati in diagonale i verdi prati, poco prima di un boschetto la stradina svolta ripida a sinistra e va a raggiungere un gias posto al di sotto dei primi paravalanghe.

Arrivo al gias © Cuneotrekking
Ora la strada si fa più marcata; aggirando i fianchi del monte proseguiamo con lunghi zig-zag fino a raggiungere gli ultimi paravalanghe, posizionati appena al di sotto di alcune antenne. Si fa importante la visuale sull’abitato di Limone Piemonte che si nota in basso al centro della valle. La strada, dopo alcuni tornanti termina nei pressi degli ultimi paravalanghe.

In basso, Limone Piemonte © Cuneotrekking

Sulla strada dei paravalanghe © Cuneotrekking
Ora proseguiamo liberamente in direzione delle antenne, poi verso ovest e la punta ormai vicina che vediamo sormontata da una bella croce. La raggiungiamo velocemente dopo una lieve salita scavalcando alcune roccette.

La croce è ormai vicina © Cuneotrekking

La vetta del Monte Vecchio © Cuneotrekking
Abbiamo raggiunto un buon punto panoramico dal quale possiamo dominare tutta la val Vermenagna e i monti che fanno corona attorno partendo dal Bric Costa Rossa (2404 m) alla Cima di Fascia (2495 m), a tutta la parte del Colle di Tenda fino alla Rocca dell’Abisso (2756 m), al Monte Frisson (2629 m) e alle più distanti cime del lato ovest.
Dopo esserci soffermati una mezz’ora sulla cima riprendiamo la discesa scendendo verso il Colle Arpiola, toccando ancora alcuni lembi di neve che persistono sull’ampio pianoro.

Poco prima dell’inizio della discesa sul Colle Arpiola © Cuneotrekking
Poi iniziamo la ripida discesa a zig-zag sul lato sud-ovest del Monte Vecchio.
Il Colle Arpiola (1700 m) ci accoglie duecento metri più in basso col verde intenso dei suoi praticelli.

Colle Arpiola. Il Monte Vecchio è alle nostre spalle © Cuneotrekking
È ancora presto per tornare a casa, così decidiamo di proseguire sul vicino e roccioso Bric Castea (1801 m) che ci regala ulteriori visuali sul Bec Baral (2127 m) e, in basso ad ovest, sul vallone di Creusa con al fondo la chiesetta dei Folchi.

In salita al Bric Castea © Cuneotrekking

Durante la discesa, sguardo all’indietro sul Bric Castea © Cuneotrekking
Tornati al Colle Arpiola riprendiamo a scendere verso est tra cespi di genzianelle ed Erisimum jugicola, fiori gialli dal profumo intenso, andando a chiudere l’anello al bivio situato poco oltre la Meira Volpigera. Quindi l’ultimo tratto di discesa sulle orme dell’andata fino ai Tetti Ziton.

Erisimum jugicola © Cuneotrekking
Claus72
12/06/2013 alle 09:24
Complimenti,grazie a voi faro’ anche questa!
La Vermenagna la conosco solo con la ciaspolata in notturna(unica con la luna piena) a Palanfre’ e il bel giro ad anello dei Laghi del Frisson in piena estate!
Questa mi incuoriosisce abbastanza…
Cuneotrekking
13/06/2013 alle 07:46
Ciao Claus, questa escursione offre splendidi panorami, non ne rimarrai deluso!
Christian Gianti
18/05/2014 alle 01:12
Ciao…sapete perchè viene denominato m. Vecchio? Grazie!!
Elio Dutto
18/05/2014 alle 11:13
Il toponimo Vecchio, Vec potrebbe avere avuto origine da “antichi diritti di sfruttamento pascolivo”