Sulla parte opposta del parcheggio si trovano i cartelli segnaletici per il colle del Lupo. Da lì si scende un breve tratto per passare un ponticello in cemento che supera il torrente Varaita, tenendosi a destra al primo bivio. La stradina riprende subito in forte salita, passa in un varco stretto da un larice e una roccia e, dopo un centinaio di metri, al bivio per Chianale (da qui torneremo al termine dell’anello), si prosegue dritto.
Procedendo sulla destra del torrente Fiutrusa passeremo vicini ad alcune grange (Barbella e Mayer) e, poco prima della grangia sopraelevata del Russi (1912 m), dove la strada sembra terminare, scavalchiamo con un po’ di difficoltà il torrente su due tronchi portandoci sulla destra orografica.
Avanzando all’interno del boschetto, dopo un po’ raggiungiamo un bivio (cartello) lasciando a destra il percorso verso il colle Rastel. Lungo il tratto torniamo a scavalcare alcune volte il torrente Fiutrusa. Dopo qualche centinaio di metri nell’erba alta raggiungiamo, nei pressi della grangia Serre, il bivio per il colle Bondormir (2651 m) che lasciamo a sinistra.
Qui il sentiero si perde un po’. Ricorrendo a qualche dritta dell’amico Mattia Bertero che l’ha percorso due anni fa, piegando con un mezzo giro verso destra (direzione nord-ovest), ci spostiamo verso un distante e lungo spallone erboso sul quale sono visibili alcuni tornanti. Lo spallone inizia dopo le ultime grange (grange Sela).
Troviamo conferma che siamo sul giusto sentiero grazie alle indicazioni su un masso squadrato al bivio per il passo di Fiutrusa (2858 m) e il colle del Lupo (3052 m).

Bivio per passo Fiutrusa e colle del Lupo © Cuneotrekking
Lo spallone si supera con infiniti tornanti che vanno a morire sotto una bastionata rocciosa. Un’infinità di fiori multicolori rendono allegra la salita, benché faticosa.

Sullo spallone erboso © Cuneotrekking
Nei pressi della bastionata le tacche ci indirizzano bene nel superare il tratto un po’ franoso che, al termine, si affaccia su una spianata con qualche residuo nevoso.

Salendo la bastionata rocciosa © Cuneotrekking
Avanzando nel percorso raggiungiamo più avanti, oltre uno spallone, un’immensa pietraia dalla quale non si comprende ancora bene l’esatta ubicazione del colle del Lupo. Col senno di poi, se si guarda un po’ a sinistra verso l’alto, si possono notare, addossati ad una parete rocciosa, i ruderi di una ex casermetta. Lì è ubicato il colle del Lupo.

Nell’immensa pietraia © Cuneotrekking
Per raggiungerlo la traccia passa sulla destra di un nevaio poi piega verso sinistra; occorre seguire alcune tacche e qualche rara indicazione presente su vistosi massi.
Nell’ultimo tratto la salita diventa più ardua ma sostenibile. Alcuni cuscinetti di splendide “Silene acaulis” ci accompagnano verso il pendio finale.

Colle del Lupo © Cuneotrekking
Sul colle del Lupo (3052 m) ci troveremo a tu per tu con un bellissimo e maestoso esemplare di stambecco. È senza paragoni il panorama che digrada nell’opposto versante e che raggiunge i laghi Longet.
Girando a destra (est) superando alcuni massi del versante sud, raggiungiamo infine la cima Pienasea (3117 m) usurpando il posto, con un po’ di disappunto, ad una decina di stambecchi rimasti in attesa fino all’ultimo del nostro arrivo.

Cima Pienasea dal colle del Lupo © Cuneotrekking

Arrivo sulla cima © Cuneotrekking

Piccola croce sulla cima Pienasea © Cuneotrekking
Ora il panorama si espande a 360 gradi. Verso ovest riconosco le cime dei monti Salza (3326 m) e Mongioia (3340 m) già raggiunte in precedenti escursioni.
A nord-ovest è inconfondibile la sagoma slanciata del Roc della Niera (3177 m), della Rocca Bianca (3064 m), mentre a nord, più in basso, si evidenzia bene la struttura rocciosa della Tour Real (2877 m). Inutile elencare il panorama che si estende dal colle dell’Agnello al Monviso.

La Tour Real dalla cima © Cuneotrekking

Monte Salza e Mongioia (a destra) © Cuneotrekking

Sguardo nel vallone del Lupo © Cuneotrekking
Ritornati poi al colle del Lupo cerchiamo un pietrone comodo che funga da panca e tavolo per il pranzo. In questi casi, scherzando, diciamo sempre: meglio essere qui che in un ristorante stellato o, come ripete Fulvio, meglio qui che all’ospedale.

Scendendo dalla cima Pienasea © Cuneotrekking
Terminato lo spuntino riprendiamo immediatamente la marcia verso il distante colle Longet, a nord-ovest del vallone del Lupo, dapprima seguendo alcune tacche bianco/rosse, poi lasciate per scendere a vista tra residui di nevai intervallati da minuscoli laghetti incastonati tra le rocce.
La discesa fatta in una giornata come oggi non richiede particolari precauzioni ed è anche molto rilassante e piacevole (da evitare invece in caso di nebbia).

In discesa dal colle del Lupo © Cuneotrekking

Vallone del Lupo © Cuneotrekking

Si incontrano specchi d’acqua © Cuneotrekking
Durante la discesa possiamo già notare, in lontananza, la struttura metallica del nuovo bivacco (2647 m) intitolato a Enrico Olivero, inaugurato nell’agosto del 2018.
È in una posizione piacevole, inserito tra i laghi Longet e Bes. Siamo molto curiosi di vederlo e saremo tra i primi a visitarlo. La struttura interna, ad arco acuto, è molto accogliente, tutta in legno che dà un senso di calore. È dotato di 6 posti letto, due comodi pianali e 6 sgabelli.
Il bivacco rimarrà sempre aperto e potrà divenire comodo punto d’appoggio per molte escursioni.

Scendendo al bivacco Olivero © Cuneotrekking

Arrivo al bivacco © Cuneotrekking

L’interno © Cuneotrekking

Veduta dall’interno © Cuneotrekking
Ora dobbiamo pensare al ritorno e lo faremo portandoci in discesa al lago Bleu (2533 m).

Lago Bleu scendendo dal bivacco © Cuneotrekking
Superato l’emissario lo costeggiamo fino in fondo per poi seguire il sentiero U21 che scende nel vallone Antolina e poi, piano piano, sulla strada che si va a collegare con la provinciale 251 del colle dell’Agnello.
Svoltando verso destra, dopo qualche centinaio di metri entriamo da monte nel bellissimo paesino di Chianale, percorrendolo fino a valle. Scavalcando il ponticello sul Varaita, prendiamo il sentiero denominato dottor Crotto che, dopo aver inizialmente costeggiato il torrente, prosegue nel bosco verso destra e in un’ora circa ci riconduce a chiudere l’anello nel vallone di Fiutrusa.
Al bivio, svoltando a sinistra, raggiungiamo in breve la provinciale e la frazione di Genzana.
Sergio Chiappino
02/08/2018 alle 17:55
Doppiamente grazie per questa gita. È l’ultima lunga che feci con mio padre, prima che si ammalasse, circa 20 anni fa e ci sono affezionato.
Soprattutto però per la segnalazione del nuovo bivacco. Mi attira l’idea di fare una sessione fotografica alla luce della luna al col Longet, ma l’assenza di un punto d’appoggio mi ha finora frenato. Forse sfrutterò le ferie di fine agosto.
Elio Dutto
03/08/2018 alle 07:52
Ciao Sergio. Si, è una lunga escursione, ma quella discesa dal colle del Lupo l’ho trovata spettacolare. Il bivacco è un buon punto d’appoggio per ciò che vuoi fare e lo puoi raggiungere facilmente. Ciao e buona escursione!
Simone Pavia Supporter
17/08/2018 alle 08:39
Buongiorno Elio.
Vorrei sapere, a che ora conviene trovarsi sul sentiero? Prendendo anche in considerazione le consuete nubi di metà giornata che rovinano il panorama.
La scorsa settimana per i Laghi delle Forciolline siamo partiti intorno alle 7.10 da Castello.
Grazie
Elio Dutto
17/08/2018 alle 09:00
Ciao Simone. Io sono sempre dell’idea di partire presto il mattino, almeno ora che le giornate sono ancora lunghe, proprio perché il tempo tende a guastarsi intorno a mezzogiorno. Direi almeno di essere lì per le 7 del mattino. Ciao e buona escursione.
Claude MAUGUIER
06/09/2018 alle 10:48
Salve !
Che bella gita, e che colori, che nitidezza, e sopratutto che precisione nella descrizione di tutto (cosa che manca tantissime volte nei racconti), specialmente per il bivacco, utilissimo questo per chi transita in queste zone.
Mi ricorda una salita (anni 80) al Mte Salza, con un bivacco nel vallone del LUpo (ma quello francese, immediatamente ad ovest del vostro Lupo). http://chemineur.fr/viewtopic.php?t=5909
Grazie. Ho fatto una bellissima scoperta con questo sito.
Molto cordialmente.
C.M.
Elio Dutto
06/09/2018 alle 16:22
Grazie Claude. Siamo contenti di annoverarti come amico. Nelle nostre descrizioni cerchiamo sempre di immedesimarci in chi intraprende per la prima volta l’escursione e questo ci obbliga ad essere più chiari possibili. Mi sono promesso di fare l’escursione ai monti Salza e Mongioia passando proprio dal vallone del Lupo. Il bivacco francese è ancora presente e in buono stato?
Grazie ancora Claude per il piacevole commento. Buone escursioni!!!
Paolo Gandino Supporter
01/08/2020 alle 15:35
Ciao Elio. Sono stato ieri sulla cima di Pienasea, con partenza e arrivo da Chianale. Ho trovato il vallone del Lupo molto bello e “particolare”; ci sono ancora molti nevai e la lunghezza non è indifferente. La descrizione e le fotografie sono sempre OK. Grazie.
Elio Dutto
01/08/2020 alle 19:55
Bel percorso eh Paolo? Anche a me è piaciuto tantissimo. Grazie per il commento. Ciao