Lasciamo l’auto in un piccolo spiazzo qualche metro oltre la località di Santa Margherita (1322 m).

Salendo al piccolo borgo di Santa Margherita © Cuneotrekking
Da lì ci incamminiamo verso il vicino colle Santa Margherita (1330 m) dove, accanto ad una piccola cappella, sono erette numerose stele partigiane (vedi anche l’escursione al monte Tejè).
Svoltando a sinistra del colle proseguiamo lungo la sterrata lasciando qualche decina di metri dopo un sentiero che scende a destra nel bosco e porta alle borgate Bedale e Moschieres (sarà la nostra via di ritorno).
La sterrata si inoltra pigramente sul versante ombroso colonizzato da faggi poi alcune svolte verso sinistra e brevi tornanti ci conducono al colle Giada.

Verso il colle Giada © Cuneotrekking
Dopo una breve discesa (direzione est), si riprende a salire fino alla borgata Assarti (1403 m).

Dalla borgata Assarti © Cuneotrekking
Proseguendo il cammino alle sue spalle, dopo un centinaio di metri, nei pressi di un doppio tornante, abbandoniamo la stradina che prosegue per il monte Cauri e il colle Gerbido. Ci infiliamo invece tra due alberelli (cartello) su un sentiero inizialmente poco evidente che prosegue diritto al di sotto di una stalla fienile.
Attenzione: in questo tratto la traccia GPS si tiene più alta su un labile e mal tenuto sentiero che si dirige diagonalmente nel bosco, meglio invece seguire la descrizione testuale.

Il punto dove abbandonare la sterrata © Cuneotrekking
Lo seguiamo per un buon tratto. Questo diventa via via più ripido andando a raggiungere dopo meno di un chilometro la depressione dell’ormai vicino colle di Steuna (1593 m). Un cippo di pietre e un segnale ci indicano che siamo sul colle.

Colle Steuna e punta Steuna © Cuneotrekking
La punta Steuna (1613 m, il cui nome sta a significare “punta piccola”) è un po’ spostata sul lato destro (nord) e svoltando in quella direzione saliamo gli ultimi metri che precedono la cima. La troviamo circondata da faggi che non ci permettono però di godere il panorama che ci saremmo aspettati (non vale la deviazione).
Torniamo al colle per iniziare la parte più interessante del percorso: un bel sentiero si infila diagonalmente tra le betulle (sud-ovest) e raggiunge poco dopo una radura brulicante di variopinti crocus.

La prima radura © Cuneotrekking
L’ulteriore tratto in discesa termina in una successiva grande radura, resa pittoresca dal bel laghetto di Gourc (1484 m) che viene alimentato da una cascatella proveniente dalla comba di Cauri.

In discesa verso il lago di Gourc (già visibile al centro della foto) © Cuneotrekking

Scendendo al lago di Gourc © Cuneotrekking
Il laghetto è anche conosciuto come “lago delle rane”: in effetti sulle sue rive ristagnano migliaia di ovetti gelatinosi di questi anfibi pronti a tramutarsi in girini.

Il lago visto da un’altra angolazione © Cuneotrekking
Appena più in là è collocata la grangia di Gourc da cui parte una sterrata che a brevi tornanti scende verso la comba di Cauri.

Riprendiamo la strada di discesa © Cuneotrekking

Nel tratto roccioso © Cuneotrekking
Più avanti si supera un valloncello inciso dal rio Albert, poi la strada attraversa un tratto roccioso e raggiunge l’antico e spettacolare pilone Saliberta.

Il suggestivo pilone Saliberta © Cuneotrekking
Con una svolta verso sinistra ci portiamo oltre il rio Levou andando a raggiungere la borgata Girardi (1324 m).

Ingresso nella borgata Girardi © Cuneotrekking
Poche decine di metri dopo, lasciata a sinistra la strada per la borgata Saretto (1330 m), proseguiamo con una discesa su strada asfaltata verso la borgata Filoira. Qui troviamo nei pressi della chiesa un tranquillo posticino per pranzare.

Arrivo alla borgata Filoira © Cuneotrekking
Ripresa la discesa su asfalto, nel primo tornante abbandoniamo la strada per seguire, verso destra, il piacevolissimo sentiero nel bosco (tacche bianco/rosse) che transita dalla borgata Bedale (1221 m), proseguendo poi verso una graziosa cascata.

Scendendo sul bel sentiero oltre la borgata Bedale © Cuneotrekking
Più avanti scavalchiamo il bel ponticello antico sul rio Albert (mulino del rio Albert).

Antico ponte sul rio Albert © Cuneotrekking
Oltre un diroccato piloncino dedicato a San Martino, continuiamo il nostro cammino sul bellissimo single track (ciclabile) che risale prima tra file di frassini e poi di faggi superando alcuni costoni per sbucare, molto più avanti, al bivio presso il colle di Santa Margherita, dove concludiamo quest’anello.
Dal vicino colle di Santa Margherita in pochi minuti torniamo al parcheggio.

Ritorno tra i faggi verso il colle di Santa Margherita © Cuneotrekking
Claus72
05/05/2017 alle 19:56
Che bel giretto,grazie ragazzi!!!:-)
Elio Dutto
05/05/2017 alle 20:25
Ci è proprio piaciuto. Ciao.
Elsa pepino
19/05/2017 alle 20:04
Fatta il 17/05/17……bellissimo percorso….stupenda la posizione del laghetto dove ci siamo fermati x pranzare. Nei pressi della stalla fienile abbiamo avuto qualche incertezza sul percorso da seguire ma risolto. Grazie! !!!
Elio Dutto
19/05/2017 alle 20:21
Ciao Elsa. Lo so, è l’unico punto un po’ dubbioso, brava che l’hai risolto. (alcuni passano sulla destra)
Non sapendo del commento ti ho scritto su facebook. Ciao
Eleonora
21/05/2017 alle 21:10
Seguito il percorso ad anello per il lago delle rane. Un itinerario insolito con ambienti molto diversi. Oggi abbiamo incontrato diversi escursionisti e quasi tutti con le sue indicazioni “a portata di mano” e tutti molto soddisfatti! Grazie per i suggerimenti, molto utili in mancanza di riferimenti! Davvero un bel percorso.
Elio Dutto
22/05/2017 alle 11:29
Grazie Eleonora, ci fa molto piacere.
Mario
22/05/2017 alle 17:21
Meraviglioso percorso fatto sabato 20 maggio: storia partigiana, non più crochi ma campi di violette, laghetto pieno di girini, aquilegia nera a gogò, piloni del ‘700 con affreschi bellissimi, ponticello in pietra delizioso, una macina del vecchio mulino fuori e l’altra ancora dentro la casupola, una fontanella quasi zen fatta con una vecchia tinozza di legno. Sempre fatta l’alta valle, bisogna davvero esplorarla tutta!
Elio Dutto
22/05/2017 alle 20:31
Bravo Mario, vedo che sei un intenditore e sai veramente apprezzare il bello che abbiamo in casa nostra. Questo denota che hai una buona preparazione alle spalle. E’ con questo spirito giusto e positivo che bisogna affrontare un’escursione. Ciao e buone gite.
Matteo C.
31/05/2019 alle 22:58
Bel giro ad anello scoperto quasi per caso oggi pomeriggio. Ci siamo ritrovati completamente con le indicazioni sempre precise.
Colori stupendi dopo la tanta pioggia del mese, il laghetto è incantevole
Elio Dutto
01/06/2019 alle 00:05
Grazie Matteo per il feedback
LUCIANO BAGNASCO Supporter
24/06/2019 alle 12:35
“Proseguendo il cammino alle sue spalle, dopo un centinaio di metri, nei pressi di un doppio tornante, abbandoniamo la stradina che prosegue per il monte Cauri e il colle Gerbido. Ci infiliamo invece tra due alberelli (bivio non segnalato e poco evidente) su un sentiero che prosegue diritto al di sotto di una stalla fienile.”
HO FATTO L’ANELLO SABATO 22 GIUGNO 2019- MOLTO BELLO E MOLTO BEN DESCRITTO – (peccato x la pioggia !!) E VORREI SEGNALARE CHE AL “BIVIO NON SEGNALATO” IN EFFETTI C’E’ UNA INDICAZIONE , PRESUMO FATTA DA QUALCHE BUONA ANIMA, CON CARTELLO MARRONE , PRIMA DEI DUE ALBERELLI, CHE INDICA ” LAGHETTO DI GOURC O DELLE RANE. SI E’ RIVELATO MOLTO UTILE IN QUANTO NON AVREI VISTO LA DEVIAZIONE.
GRAZIE. E COMPLIMENTI ANCORA X IL VOSTRO BELLISSIMO SITO.
LUCIANO
Valerio Dutto
24/06/2019 alle 17:41
Ciao Luciano, grazie mille per i feedback e per l’informazione: sono contento sia stato aggiunto il cartello, ora provvediamo ad aggiornare la descrizione.