Seguiamo la stradina sterrata che risale con lunghi tornanti a nord-ovest le pendici denominate les Côtes del Bec du Lièvre. È un tratto facile e tranquillo che dà l’opportunità di ammirare la lunga catena montuosa che si estende sul versante opposto dell’Ubaye.

Sui lunghi tornanti che salgono al ripetitore © Cuneotrekking
Al termine di lunghi traversi, a circa 2300 metri di quota, si transita nei pressi del Ravin des Girardes, sede di un gias, e poco dopo si raggiunge un ripetitore. La sterrata ora scende in direzione di Larche. L’abbandoniamo attraversando un prato per dirigerci verso la Tête Dure (palina per Col Rémy) seguendo alcuni paletti infissi nel terreno che ci indirizzano su una ripida china, sulla quale è posto un grande cippo in pietre.

Sulla ripida china © Cuneotrekking
Proseguendo oltre andremo a superare altre chine erbose e altri imponenti cippi.

Chine erbose e cippi © Cuneotrekking

Verso la cima © Cuneotrekking

Salendo, sguardo all’indietro © Cuneotrekking
Raggiungiamo la vetta sulla quale è posto un cippo in pietra e un pannello esplicativo che relaziona i combattimenti avvenuti nei paraggi. Proprio quassù, nel 1940 in piena guerra con la Francia, tra il 20 e 22 giugno, squadre della 43 fanteria della divisione Forlì, provenienti dal colle delle Munie, vennero respinte dal fuoco di un nutrito gruppo di francesi capitanati dal sergente Buloz.
Dalla cima si apre una grandiosa visuale a nord sulla tête de Viraysse (2772 m) e sulle cime della Meyna (3067 m), Rocca Blanca (3193 m) e Sautron (3165 m) e, ad est, Oronaye e Bec de Lièvre (2770 m).

Arrivo sulla cima della tête Dure © Cuneotrekking

Fulvio sulla cima © Cuneotrekking

Tête de Viraysse, Meyna, Rocca Blanca, Sautron © Cuneotrekking
Dopo aver percorso in lungo e in largo la cima della tête Dure scendiamo in direzione est verso il col Rémy (2552 m) aggirando prima, a destra su terreno di sfasciumi, un promontorio roccioso.

Discesa verso il col Rémy © Cuneotrekking

Al fondo il Bec du Lièvre visto da ovest © Cuneotrekking

In discesa © Cuneotrekking

Col Rémy © Cuneotrekking
Dal colle un sentierino ripido scende a zig-zag nel vallone opposto raggiungendo, al fondo, un gias con la casa del pastore. Dal pianoro, svoltando a destra, un dolce percorso ci porta al col de la Gipière de l’Oronaye (2482 m), dove sopraggiunge anche il sentiero proveniente dal lago Reculaye (2503 m) e dal colle delle Munie (2531 m).
Sono solo le 11:30 ma decidiamo ugualmente di anticipare la pausa pranzo per goderci il panorama grandioso che abbiamo di fronte e alle nostre spalle.

Arrivo al col de la Gipière © Cuneotrekking
Più tardi riprendiamo il cammino scendendo nel vallone de l’Oronaye. Al bivio sottostante potremmo optare per scendere direttamente al parcheggio, ma con un tempo così eccezionalmente bello non possiamo troncare di brutto questa magnifica escursione senza una fugace visita al lac de l’Oronaye (2411 m), sulla strada per i laghi Roburent.

Lac de l’Oronaye dal lato est © Cuneotrekking

Sulla sponda del lago © Cuneotrekking

Monte Oronaye con gregge © Cuneotrekking
Al termine riprendiamo il percorso in senso inverso tagliando poi verso sinistra con scorciatoia, fino a raggiungere il parcheggio.

Cicloalpinista in salita ai Roburent. Alle sue spalle, a sinistra, il Bec du Lièvre © Cuneotrekking
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