Anello di Fontana Cappa

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Risposte a Mattia Bertero

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  1. Complimenti, come al solito una descrizione perfetta con foto splendide per una gita che farò sicuramente.

    • Cuneotrekking


      Ciao Aldo, grazie per i complimenti. Quando l’abbiamo fatta, qualche giorno fa, non c’era quasi più neve. Ora bisognerà attendere un pò di tempo per rifarla perchè la zona attorno al Colle Bercia presenta rischi di valanghe.
      Ciao, Elio


  2. Giro veramente eccezionale per varietà di percorso e bellezza del paesaggio. Confermo alcuni punti un po’ franosi, anche se ovviamente a questa stagione non c’è neve.

    Indispensabile la traccia gpx visti gli innumerevoli bivi che si presentano… sbagliato strada un paio di volte!

    Sono curioso di capire che monte si staglia dietro di me quando percorro il tratto più alto di questo percorso… è la Bisalta?

    complimenti per il sito e per le belle escursioni che affronti. Giro comunque abbastanza impegnativo, anche se non presenta alcuna difficoltà.


    • Ciao Lorenzo, ti confermo subito che il monte alle tue spalle è proprio la Bisalta. Riguardo al percorso non è stato facile per me descriverlo, visto le tante biforcazioni che si incontrano. Mi pare di capire che l’hai fatto anche tu col GPS. Ciao e grazie per i complimenti.


  3. Sì… senza gps penso avremmo avuto difficoltà. I sentieri di per sè sono evidenti, ma ci sono appunto molte ramificazioni ed è un attimo trovarsi fuori sentiero!

    Comunque l’abbiamo fatto proprio oggi!


  4. Ciao, vorrei fare questa gita domenica prossima (3 marzo) , sarà fattibile senza racchette o c’è ancora troppa neve?


  5. Buongiorno, non sono in possesso di GPS, l’anello è fattibile anche senza?
    Grazie mille


  6. Una precisazione leggendo la descrizione del percorso di questa gita:
    Quella che indicate come Cima Croce cioè il Rucäs per noi bovesani… è un termine inesistente, forse frutto di qualche errore su qualche moderna cartina della zona da voi consultata (ne sono tutte infarcite)….
    In realtà è indicata sulla cartografia IGM al 25 mila (queste sì sono belle carte anche se sono state realizzate più di un secolo fa….) col nome di Cima Croè ( …e non Cima Croce!) …. il termine ha avuto origine da un altro nome del Rucäs conosciuto un tempo dai vecchi di Castellar e cioè Bèch Crüvlé che significa roccia / becco della crüvèla (crüvèla= gheppio)


  7. Ciao a tutti voi.
    Oggi avrò Silvia in mia compagnia per svolgere un’escursione a bassa quota, non sapendo la situazione neve in quota per il maltempo degli ultimi tempi preferiamo non rischiare.
    Questo anello è stata la prima escursione che mi sia venuta in mente, è da un po’ che volevo percorrerlo e ho colto l’occasione al balzo per poter attuare questo desiderio.
    Così alle 8:30 siamo in partenza da Tetto Battaglia dove inizia il giro, ci sono 4 gradi di temperatura ma il cielo è bello sereno.
    Imbocchiamo la sterrata che s’inoltra da subito in mezzo ai boschi chiamata Via Vallone Sergent.
    Preciso fin da subito che durante questa stagione una bella fetta dell’anello è svolto all’ombra durante la mattina per via della mole della Bisalta che disturba il tragitto del Sole mattutino.
    La salita procede regolare, il terreno è disseminato di foglie e fango, condizione praticamente costante per tutta l’escursione, bisogna prestare attenzione a dove si mettono i piedi per non scivolare.
    Il sole ci bacia a Tetto Cumba, qui ci sono diverse vie che s’intersecano ma almeno ci sono indicazioni chiare.
    Ma la nostra stella si nasconde in fretta dopo la Croce Romana, l’ombra continuerà fino a Fontana Cappa.
    A Tetto Battaia abbiamo un’esitazione ed imbocchiamo la via sbagliata, fortunatamente c’è ne accorgiamo subito e torniamo indietro.
    Andando verso il Colle Bercia la temperatura all’ombra si fa davvero fredda, dopo i tralicci dell’Enel la brina mattutina è una presenza fissa.
    Il sentiero si presenta ben tracciato e non ci si può sbagliare.
    Al Colle Bercia il panorama inizia ad aprirsi un po’: la pianura verso Cuneo è avvolta da una leggera nebbia, le montagne della Valle Colla sono ben visibili, così come quelle della Valle Gesso e della Valle Vermenagna della zona di Palanfrè.
    Al colle svoltiamo a sinistra verso Fontana Cappa, qui c’è una comoda sterrata.
    In seguito il profilo della Bisalta ci compare alla nostra destra e notiamo la presenza di un leggero strato di neve, dai 2000 metri in su direi ad occhio.
    Decidiamo di andare a fare un giro a Fontana Cappa, a 10 minuti fuori dal percorso dell’anello, successivamente riprendiamo la via giusta: in questo punto il sentiero punta dritto verso Cima Croce con una ripida discesa diretta, con l’umidità dell’erba procediamo con molta attenzione.
    Arrivati alla cima, chiamata anche Rucas, il panorama è incredibile e decidiamo di fermarci li per fare pranzo, si sta bene come temperatura e non c’è vento.
    Rispetto a questa escursione di Cuneotrekking c’è un’aggiunta: nel Maggio 2019 è stata posizionata una particolare croce di vetta colorata con uno sfavillante arancione.
    Restiamo li fino alle 12:30 circa quando decidiamo di continuare la nostra escursione.
    La discesa prosegue verso la Valle Josina, ci sono molti bivi, alcuni segnati ma altri no, bisogna fare attenzione.
    Da qui in poi il Sole ormai alto sarà una compagnia costante dopo una prima parte praticamente in ombra.
    Passiamo in successione Cas Ser e Tetto Cava.
    Qui svoltiamo a sinistra e si scende in Val Fredda, un nome particolarmente azzeccato visto che nonostante il sole la temperatura sia sensibilmente più bassa rispetto a prima.
    Dopo un pezzo di strada fatta di tornanti arriviamo alle famose miniere di uranio, ci fermiamo un po’ li a fare fotografie ed a leggere i cartelli illustrativi della storia di queste miniere.
    Io provo anche ad entrare dall’entrata principale ma è stata ostruita fin dai primi metri.
    Il resto della discesa è tutta tranquilla: si arriva al Colletto e poi giù a sinistra per rientrare in Valle Colla e dirigerci tramite asfaltata verso la macchina.
    Sono le 15:00 quando ritorniamo al parcheggio di partenza.
    Bella gita, finalmente un po’ di tempo sereno dopo un periodo davvero difficile come clima, interessante per la presenza di diverse borgate caratteristiche e per le miniere.
    Consiglio di scaricarsi questa traccia GPX perchè molte volte ci sono dei bivi non segnati che possono confondere, questa zona ci sono numerosi sentieri e strade sterrate che s’intersecano tra di loro.
    Un saluto da Mattia da Mondovì e Silvia da Fossano.


  8. Bel giro fatto il 05/06/2021. È per la stragrande parte in ombra, che è buona cosa in giornate calde. Ci vuole assolutamente il gps oppure la descrizione perché ci sono decine di bivi, io ho fatto con gps senza descrizione e ho sbagliato 3-4 volte. Sentieri in buoni stato.
    Super consigliato!