Lasciata l’auto nel parcheggio antistante la borgata (1663 m) e oltrepassato il ponte sul torrente Corborant, ci dirigiamo verso il Colletto del Laus. Dopo pochi passi in discesa, non teniamo conto della diramazione che scende verso Callieri e continuiamo, seguendo più avanti alcune scorciatoie, sulla bella sterrata che si inoltra nella pineta.
Una mezz’oretta di cammino ci porta al Rifugio De Alexandris (1910 m) dove facciamo il pieno d’acqua fresca alla fontana. Proseguiamo poi verso il Colletto del Laus lasciando poco prima, sulla destra, il sentiero che sale alla Rocca di San Bernolfo. Dal Colletto (1950 m) una piccola scorciatoia ci porta in discesa lungo le sponde del bel laghetto del Laus (1913 m) che troviamo ancora in ombra per proseguire sulla sterrata nell’ampio e lungo vallone di Collalunga.
Poco oltre il lago, nei pressi di un grande masso, seguiamo l’indicazione Vallone della Guercia – Sentiero P21. Superando un ponticello in legno sul torrentello passiamo sulla destra orografica del vallone. Di lì a poco il sentiero inizia la salita in direzione sud con una serie di piccoli tornanti, dapprima tra arbusti, larici e rododendri poi, più in alto, su terreno pietroso. Alle nostre spalle, in basso, rimangono sempre ben visibili il lago di San Bernolfo e, più distante, i Monti Laroussa (2905 m) e Saletta (2700 m) divisi dal Passo Laroussa (2471 m).

In basso il lago di San Bernolfo; al fondo, i Monti Laroussa e Saletta © Cuneotrekking
Dopo aver superato un tratto in pietraia entriamo con decisione nel vallone della Guercia.

Nel Vallone della Guercia © Cuneotrekking
Il sentiero ci trasferisce sulla destra orografica tagliando i fianchi occidentali, in alcuni tratti un po’ franati, della Serriera di Pignal per poi distendersi centralmente. Al fondo del vallone si può ora scorgere la casermetta ex militare, locata pochi metri sotto il Colle della Guercia.

Al fondo del vallone, la casermetta e il Colle della Guercia © Cuneotrekking
Proseguiamo ancora per un buon tratto nel vallone pietroso per poterla raggiungere e, solamente quando ci troviamo nei suoi pressi, veniamo colpiti dai primi raggi di sole.
La casermetta, semidiroccata, è situata in un posto magnifico e dominante.

Arrivo alla casermetta © Cuneotrekking
Qualche minuto dopo, risalite le ultime asperità, posiamo i piedi sul Colle della Guercia (2457 m) che comunica con l’opposto transalpino Vallon de Chastillon. Da qui abbiamo l’opportunità di esaminare un tratto del sentiero che ci porterà al Passo del Bue.

Colle della Guercia © Cuneotrekking
Ridiscesi alla casermetta svoltiamo sulla mulattiera che inizia la salita verso est. Alcuni punti esposti, poco prima del passo, fanno sì che questo percorso sia riservato ad escursionisti esperti. Il primo tratto è su pietraia poi, poco oltre, saliamo a stretti zig-zag una ripida paretina esposta che porta, alfine, nell’intaglio roccioso del Passo del Bue (2603 m – 6,1 km dalla partenza).

In salita verso il Passo del Bue © Cuneotrekking

Un tratto esposto © Cuneotrekking

L’intaglio del Passo del Bue © Cuneotrekking
Si estende ora a nord-est l’ampio e splendido vallone denominato Gorgia dei laghi, mentre alla nostra destra spicca l’ammasso roccioso della Testa Rognosa della Guercia (2693 m). Tralasciata a destra la mulattiera che mantenendosi alta taglia a metà le Rocche di Saboulè, conducendo all’omonimo colle, ci dirigiamo in libera discesa verso la parte bassa del vallone.

Dall’alto del passo, veduta sul percorso appena concluso © Cuneotrekking

La Testa Rognosa della Guercia dal Passo del Bue © Cuneotrekking

Il vallone della Gorgia dei Laghi © Cuneotrekking
Concluso un primo tratto su pietraia, approdiamo nei pressi di un lago (2450 m), che in questo momento è povero d’acqua, situato sotto la Serriera di Pignal.

In discesa sul primo tratto di pietraia © Cuneotrekking
Riprendiamo la discesa su terreno erboso misto a rocce in direzione del secondo lago, denominato Lago di Gorgia (2306 m) che intravediamo al fondo della valle.

Verso la parte bassa del vallone © Cuneotrekking
È situato ai piedi di uno sbarramento roccioso. Il posto è talmente incantevole che decidiamo di fermarci per la sosta del pranzo.

Arrivo sulle sponde del Lago di Gorgia (2306 m) © Cuneotrekking
Al termine riprendiamo la discesa sul sentiero che compare sulla parte sinistra del lago. Alcuni tornantini ci portano verso il basso sotto lo sbarramento. Dopo un breve tratto di discesa, abbandoniamo il sentiero che scende nel Vallone di Roccias Lion e la Capanna di Tesina (1947 m) riprendendo la salita su tracce poco visibili con un diagonale ascendente a sinistra che conduce al Passo della Sometta (2209 m).
Poco prima ci imbattiamo in un gregge di duemila pecore, sorvegliato attentamente da cinque grossi cani. Ci soffermiamo un momento a conversare col pastore francese.

Parte del gregge di pecore sul Passo della Sometta © Cuneotrekking
Oltre il Passo della Sometta il sentiero inizia la discesa nel Vallone della Sauma.
Nei pressi della confluenza con il rio, troviamo su un masso l’indicazione per il lago della Sauma (2132 m); questo lago che avevo visitato sei anni fa, incastonato tra le rocce sulla sinistra orografica del vallone, era difficile da individuare; ora invece scopriamo un sentiero ben tracciato e ottimamente segnalato da tacche bianco-rosse. Si tratta di risalire per un breve tratto il vallone verso sud, guadare il torrentello e iniziare la salita tra rododendri e larici che conduce alti sul lago.

Verso il lago della Sauma © Cuneotrekking
Lo spostamento non richiede tanto tempo e completa degnamente questo anello con la bella veduta del lago (9,7 km dalla partenza).

Lago della Sauma © Cuneotrekking
Fatto tutto il periplo ritorniamo sui nostri passi fino al bivio di discesa. Affiancato per un breve tratto il torrente, passiamo sulla sinistra orografica proseguendo sul sentiero marcato che scende in direzione di Callieri.
Molto più in basso, ad un bivio, lasciata a destra la strada di Callieri, proseguiamo concludendo l’anello con una leggera salita verso il parcheggio di San Bernolfo.
Albino
28/09/2013 alle 20:02
Ho fatto questo percorso diversi anni fa ma il vostro articolo mi ha fatto venir voglia di rifarlo. Bravi!
Terenzio Ferrero
29/09/2013 alle 08:26
Molto bello il giro, grazie dell’invio della mail.
Domanda:
Quanto dista Calleri al lago della Somma,quanto tempo occorre per percorrerlo e che dislivello c’e’. Chiedo questo perchè siamo un gruppo di 65enni e ci piace la montagna. Siamo sempre alla ricerca di nuove escursioni, ma non molto lunghe, Grazie per eventuale risposta. Ferrero Terenzio Cuneo
Cuneotrekking
29/09/2013 alle 11:03
Ciao Terenzio, il dislivello da Callieri al lago della Sauma è di circa 680 metri, dista circa 4,5 km (per tratta). Metti in conto un’ora e mezza/due per raggiungerlo.
Via auguro di fare una buona gita!!! Ciao, Elio
Terenzio Ferrero
29/09/2013 alle 08:30
Mi correggo, è il lago Sauma, ho sbagliato a scrivere.
Terenzio
Erika
10/07/2014 alle 20:54
Ciao,
per compiere tutto il giro quanto avete impiegato? Quei punti esposti sono difficili da attraversare per una persona che non ha mai fatto nulla di esposto ma semplici gite?
grazie
Elio Dutto
11/07/2014 alle 17:15
Ciao Erika. Nei punti esposti per prima cosa non bisogna soffrire di vertigini. Poi occorre porre molta attenzione a non scivolare perché non ci sono barriere che ti trattengono. Ciao
Erika
21/07/2014 alle 20:15
ma il percorso sopratutto da prima del passo del Bue al Passo della Sometta è visibile o c’è il rischio di perdersi? In totale per il giro quanto tempo avete impiegato?
Elio Dutto
21/07/2014 alle 20:41
Fino al Passo del Bue è ben tracciato e visibile. Oltre, c’è qualche traccia di discesa ma noi siamo scesi liberamente in direzione del lago più basso. Scendendo dallo sbarramento del lago, dopo alcuni tornanti occorre svoltare verso sinistra (tratto senza sentiero) per raggiungere il passo della Sometta. Devi calcolare circa 5 ore di puro cammino. Questo giro lo devi fare in condizioni di bel tempo senza il rischio di nebbia, altrimenti ti puoi perdere. Se hai la possibilità di scaricarti la traccia tutto diventa più facile. Ciao…
BRUNO
30/08/2016 alle 19:56
Una domanda.Salendo da Callieri verso il passo di Tesina , il laghetto che si incontra appena prima della salita finale verso il passo di Tesina e’ il lago di Gorgia come evidenziato nel percorso descrittto?
Elio Dutto
30/08/2016 alle 20:23
Ciao Bruno. No, non è quello che è circa due chilometri più spostato a sud-ovest, ma è un laghetto innominato.
BRUNO
31/08/2016 alle 17:31
Grazie Elio. Essendoci passato sabato scorso come alternativa per fare il giro dei laghi di Sant’ Anna ( salendo da Callieri per arrivare al passo di Tesina) e non avendo trovato paline indicative del laghetto mi e’ salita la curiosita’ in merito. Volevo farti i complimenti per lo splendido sito molto ben fatto ed esaustivo che ho gia’ utilizzato parecchio per le mie escursioni,e che mi ha fatto conoscere percorsi che ignoravo , o che conoscevo pochissimo.
Elio Dutto
31/08/2016 alle 20:17
Ciao Bruno. Ti ringrazio per i complimenti, molto ben graditi perché vediamo che finalmente il nostro “lavoro” viene apprezzato da qualcuno. Cerchiamo sempre di proporre nuove escursioni, visto che le nostre valli abbondano di luoghi molto interessanti.
Buone escursioni e continua a seguirci. Ciao
Sergio Supporter
12/09/2017 alle 12:29
Ciao. Giro splendido. Ieri (11.09.17) io e mia moglie lo abbiamo percorso. La temperatura era freschetta soprattutto nel vallone del lago di San Bernolfo perchè ancora tutto in ombra. Salita verso il passo del Bue da fare con attenzione in quanto esposto. Abbiamo notato la presenza del lupo in quanto ci sono 2/3 carcasse di pecore scendendo dal passo del Bue al lago di Gorgia. Dopo il lago di Gorgia abbiamo preso, come suggerito a sinistra del lago, ma il gps ha perso la traccia ed il sentiero non si vede più in quanto tutto secco e quindi non riuscivamo a capire dove passare. Abbiamo optato per tornare indietro un po’ ed attraversare la pietraia che scende dal lago per poi riprendere il sentiero che sale al passo della Sommetta. E poi ritorno fino a San Bernolfo. Bello, bello, bello. Oltre tutto tempo bellissimo.
Come sempre bravi nel dare suggerimenti.
Renato
16/09/2020 alle 12:25
Ciao Elio ! Prima di tutto complimenti per il sito , che in questi anni ho consultato spesso , e le dettagliatissime descrizioni degli itinerari !! Vorrei chiederti cortesemente un’informazione , quando arrivi al la casermetta del passo della Guercia si stacca una traccia che , segnata sulla cartina IGC , si collega al vallone di Collalunga . L’avete mai percorsa ? Se lo avete fatto mi potreste dire se è tracciata , quanto dislivello ha e quanto tempo piu’ o meno ci vuole a percorrerla ?
Grazie e complimenti ancora !
Elio Dutto
16/09/2020 alle 14:19
Ciao Renato. Quella traccia che dici mi ha sempre incuriosito e mi sono anche proposto di andarla a provare. Credo che porti verso i laghi di Collalunga ma non so dirti di più.
Grazie comunque per i complimenti. Ciao
Renato
27/07/2021 alle 14:58
Ciao Elio ! Detto e fatto …due settimane fa ho percorso il sentiero di cui avevamo parlato un anno fa circa . Il sentiero collega il colle della guercia con la caserma sotto il passo di Collalunga , esce un tornante sotto la ” prua ” . Parlando con il gestore del Laus mi ha detto che il sentiero lo ha pulito lui l’estate scorsa poi la regione ha provveduto a taccare e a posare i cartelli indicatori . il sentiero attraversa , lato Collalunga , una grossa frana rocciosa e i tecnici della regione hanno taccato i massi per attraversarla . Gran bel tracciato , molto interessante ! Dove scollina dalla colletta o forcella dell’Autaret il paesaggio e’ molto selvaggio e di grosso impatto , ovviamente a mio parere !
Elio Dutto
27/07/2021 alle 21:01
Ciao Renato, grazie per averlo comunicato. Come lo valuteresti? EE oppure EE+? Ciao, a presto.
Renato
14/09/2021 alle 22:43
Premetto che non mi è mai capitato di valutare un tracciato però , a mio modesto parere lo valuterei EE , non di piu’ . Sicuramente , quando lo percorrerai potrai essere molto piu’ preciso .
Ciao , a presto
Elio Dutto
15/09/2021 alle 18:11
Non capisco, è esattamente quanto lo abbiamo valutato noi.