La prima parte del percorso ricalca quello che abbiamo fatto a fine agosto per il monte Vanclava.
Zigzagando nella “clapière”, sulla sinistra del torrente de l’Oronaye, passo prima nei pressi di una piccola croce in legno e, dopo un po’, vicini ad una piccola costruzione del malgaro. Alle mie spalle intanto si evidenzia, con un po’ di nebbia, il lungo vallone dei laghi Lauzanier.

Sguardo all’indietro verso il Vallon de Lauzanier © Cuneotrekking
Il sentiero, sempre ben visibile, prosegue nelle vicinanze del rio incassato sotto le pendici ghiaiose del bec du Lièvre fino a raggiungere il vallone trasversale che sale al colle di Roburent.

Bec du Lièvre e, a destra, il Col de la Gypière © Cuneotrekking
Dalla palina raggiunta, indicante il colle di Roburent, proseguo verso il medesimo per un po’ sul sentiero per all’incirca 5/600 metri quindi risalgo, verso sinistra, un’erta china di erba e pietre portandomi nell’avvallamento superiore.

Nell’avvallamento superiore. La cima delle Manse è in fondo a destra © Cuneotrekking
Di fronte a me, sulla pietraia che deirada dalla punta Villadel, intravedo il sentiero Roberto Cavallero (tacche rosso-blu) che vado a raggiungere seguendolo fino al colle Villadel (col du Bœuf per i francesi), a 2627 metri di altezza.

Sul sentiero Roberto Cavallero © Cuneotrekking

Col Villadel © Cuneotrekking
Svoltando verso sinistra, risalgo la lunga china erbosa che porta alla cresta quindi, con facile percorso, sulle roccette della cima.

Dal colle verso l’ultimo tratto di salita © Cuneotrekking

Arrivo in cima © Cuneotrekking

Cima delle Manse © Cuneotrekking
Panorama spettacolare a lungo giro d’orizzonte, con il lago Reculaye e il monte Soubeyran nelle immediate vicinanze a nord. Dietro, da sinistra, compaiono la tête de Viraysse (2772 m) la Meyna (3064 m) e il monte Sautron (3165 m). Verso est è visibile in basso il lago d’Apzoi seguito dal lungo vallone che sale al colle d’Enchiausa (2740 m), poi l’Oronaye (3100 m) e il vallone omonimo adiacente.
Il paesaggio che osservo è incantevole e mi soffermo un bel po’ ad ammirare tutti i picchi conosciuti.

Dalla cima, veduta sul lago d’Apzoi… © Cuneotrekking

…e sul lago Reculaye © Cuneotrekking

Discesa verso il col Villadel © Cuneotrekking
Indugio un bel po’ prima di decidermi a scendere, ma ora devo continuare il percorso che mi sono proposto. Tornato al colle Villadel faccio ancora qualche metro per recarmi presso un vecchio ricovero in pietra posizionato oltre, tra le rocce, in posizione panoramica.

Dal col Villadel discesa in val Maira © Cuneotrekking
Ridisceso, inizio il ritorno calandomi lungo i ripidi tornanti che conducono verso la valle Maira e, dopo aver fatto capolino da un poggio sul lago d’Apzoi, raggiungo le sponde del lago delle Munie sottano (2393 m).

Lago delle Munie sottano © Cuneotrekking
Aggirandolo a destra seguo alcune tracce che si uniscono, poco oltre, al sentiero Frassati e S.R.C. (S 13).

Altro piccolo laghetto. Al fondo l’Oronaye © Cuneotrekking
Tutto è avvolto da un panorama stupendo; l’autunno è incipiente e lo si nota dal colore dell’erba tendente al giallo oro, ma i prati erbosi sono ancora frequentati da numerose famigliole di marmotte. Ad un bivio, seguendo il sentiero verso sinistra, raggiungo il colle delle Munie (2531 m), dal quale è visibile il non lontano lago di Reculaye.

Colle delle Munie © Cuneotrekking

Lago Reculaye e, a destra, il Monte Soubeyran © Cuneotrekking
Resterei qui giorni interi a godermi questo paesaggio da fiaba. Intanto, in controluce sulla cresta della cima delle Manse, noto quattro sagome di persone che la stanno per raggiungere.

Dal colle delle Munie, la cima delle Manse in ombra, a sinistra © Cuneotrekking
Inizio ora una piacevole e leggera discesa nella valle dell’Ubayette tra dossi erbosi e qualche piccolo laghetto alla ricerca di un posto riparato dal vento per un breve spuntino. Lo trovo a circa metà strada tra il colle delle Munie e quello della Gypière.

Tra i dossi erbosi, sguardo all’indietro verso il Colle delle Munie © Cuneotrekking

A sinistra la tête de Viraysse (2772 m), a destra la Meyna (3064 m) © Cuneotrekking
Finora non ho ancora incontrato alcuno, a parte le sagome sulla cresta delle Manse ma, durante il pranzo, vengo invece raggiunto da una coppia di cicloalpinisti tedeschi che si fermano da me per scambiare alcune parole, ma quella che più pronunciano riguarda il paesaggio ed: meraviglioso!!! E hanno pienamente ragione. Partiti da Chiappera sono saliti al colle delle Munie ed ora sono diretti verso il vallone Oronaye, poi saliranno al colle dello Scaletta e faranno ritorno a Chiappera passando da prato Ciorliero e Chialvetta.

Cicloalpinisti in discesa verso il col de la Gypière © Cuneotrekking
Intanto proseguo il mio giro raggiungendo il col de la Gypière de l’Orrenaye (2482 m), dopo cui faccio la dolce discesa gustandomi l’ampio vallone erboso che mi ricondurrà al parcheggio sulla strada del colle della Maddalena.

Dal colle inizio della discesa lungo il vallone erboso dell’Oronaye © Cuneotrekking

Gias oltre il quale svolto a destra per la discesa © Cuneotrekking
luigi
21/09/2015 alle 18:40
ciao, leggo sempre volentieri le vostre escursioni corredate da belle foto. In questa escursione mi viene da sorridere vedendo la foto al colle di Villadel che per noi italiani è a quota 2627 mentre per i francesi l’omonimo colle che è chiamato col de boeuf è a quota 2631.
La Grandeur Francaise…… 🙂
Ciao
Luigi
Elio Dutto
21/09/2015 alle 19:18
Ciao Luigi, in effetti è molto raro trovare che le quote corrispondano. E questo lo noto anche sulle carte topografiche dei due paesi. Dici che la grandeur francese colpisce anche qui?
Claus72
21/09/2015 alle 19:14
La bellezza di quelle zone e’ indescrivibile!
Tutta la prima parte del percorso non la conoscevo e per cui come al solito…grazie!!!
Elio Dutto
21/09/2015 alle 19:19
Ciao Claus, è un gran bel giro, non faticoso, da fare.
Alberto
06/08/2019 alle 11:54
Volevo segnalarvi che dalla palina che indica il colle di Roburent si può girare a sinistra fino a 2400 metri. Un ometto poco visibile indica a destra un tracciato nei prati. Cinquanta metri più in alto altri ometti e una bella traccia tra i prati porta in maniera meno diritta a ricongiungersi in alto con il percorso che avete indicato voi. E’ un percorso più tranquillo. Il panorama dalla cima delle Manse è incredibile.
Complimenti per il sito, sempre più bello e utile.
Elio Dutto
07/08/2019 alle 08:57
Grazie Alberto non conoscevo questa alternativa. Potrà sicuramente servire a quanti ci leggono. Ciao
Simome Supporter
20/05/2020 alle 20:02
Buonasera, secondo lei la prossima settimana è fattibile fare l’anello delle manse e munnie o ci sarà ancora neve nel versante nord. Grazie e complimenti per il sito.
Simone
Elio Dutto
20/05/2020 alle 20:18
Vista la quota è molto facile ci sia ancora neve. Grazie Simone per i complimenti.