Costa dell’ Arp

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Il tuo commento


  1. Ciao, ho scoperto per caso il vostro bolg e l’ho trovato veramente bello ed interessante .
    Amo molto il trekking , io ed un’amica abbiamo percorso in lungo ed in largo i sentieri intorno al Lago di Garda , presso cui viviamo, e d’Iseo.
    Volevamo avventurarci sulle vostre montagne e quest’anello ci sembrava adatto per cominciare a conoscerle . In che condizioni si può trovare ad inizio febbraio ? Tanta neve ? vedo che a dicembre era ancora percorribile tranquillamemte .Grazie per le informazioni .
    E complimenti di nuovo , Luisa

    • cuneotrekking


      Ciao Luisa. Ti ringrazio per i complimenti, dicendoti che è bello sapere che il nostro blog serve a far apprezzare le nostre montagne anche a persone così distanti dalla nostra Provincia. (Come avrai potuto vedere, nella “lista escursioni” abbiamo, attualmente, più di 160 gite descritte)
      Riguardo le condizioni nevose in cui si trova la Costa dell’Arp, posso dirti che in questo momento sono ancora tali e quali come le vedi sulle foto. Per febbraio sembra sia prevista neve, ma se ti interessa conoscerle più avanti, non hai che da chiedercele e ti aggiorneremo la situazione.
      Ciao, Elio


      • Grazie mille ,mi farò sentire e se vi fa piacere vi lascerò un commento post gita .
        Ciao , Luisa

      • Guido (sensafren)


        Salito oggi da Desertetto ( 01-03-2012)desideroso di iniziare a passeggiare nelle nostre montagne ove nn ci sia più neve , diretto al colle dell’Arpione e poi Cima Cialancia. Neve assestata nel primo pezzo , poi più su a tratti ma evitabile e comunque non da problemi, le ghette sono rimaste nello zaino . Tutto il versante della Costa dell’Arp , fino al colle è sgombro di neve e in cresta si cammina benissimo ,Solo il versante che da sulla valle Stura è innevato.Classica , facile , ma sempre bella gitarella di inizio stagione .


  2. Giro bellissimo ma purtroppo mal segnato. Alcuni passaggi in cresta e in discesa dalla Piastra a San Bernardino sono sprovvisti di tacche o altri segni. Andrebbe tracciato meglio, peccato perchè è molto scenografico.


  3. Ciao a tutti voi.
    Oggi si torna in montagna con i colleghi di lavoro, anzi un collega di lavoro, Davide, l’altro ha dato buca all’ultimo.
    In realtà con loro sono già stato due settimane fa a fare il Giro delle Borgate Colletto-Narbona e Valliera (per Campofei mi hanno chiesto pietà, erano stanchi ed a Colletto avevamo un tavolo per pranzo da Osteria da Marì…), la settimana dopo con la sola Silvia abbiamo tentato di andare alle Basse di Narbona partendo da Celle di Macra attraverso il Vallone del Tibert, non riuscendoci per la neve ghiacciata.
    Decido di proporgli una parte del anello che avete proposto, partendo da Desertetto passando per il Colle dell’Arpione ed infine la Cima Cialancia come destinazione finale per poi tornare indietro per lo stesso percorso.
    Così alle 8:30 siamo a Desertetto in partenza, il tempo è stupendo e si sta anche bene.
    Subito veniamo accolti da un cane da pastore di nome Whisky leggendo la targhetta (un Slovensky Cuvac come veniamo sapere dalla padrona a fine escursione, stranamente affettuoso con gli estranei) che non ci molla un attimo.
    Iniziamo a partire e lui inizia prima a seguirci e poi a starci davanti.
    Non riuscendo a mandarlo via decidiamo di tenerlo con noi.
    Seguendo la sterrata che sale al Colle dell’Arpione iniziamo la nostra salita.
    Inizialmente con pendenza lieve ma dopo inizia ad aumentare sempre di più, salendo in maniera costante.
    Erano anni che non tornavo qui e non mi ricordavo questa pendenza, propongo al mio collega se vuole tornare indietro ed andare in un altro posto qui vicino ma lui dice che va bene così.
    Intanto Whisky ci sta sempre davanti e si nota subito la sua natura di cane da pastore: attento ai rumori, esplora la zona circostante, in avanti per controllare il percorso ed attendere il nostro arrivo.
    Ogni tanto ci richiede un po’ d’acqua e di cibo cercando di accontentarlo come possiamo.
    Arriviamo dopo un’ora circa di faticosa salita ad un bivio che a destra porta all’Arpione direttamente, a sinistra, si perde tra varie curve dei versante del Monte Merqua arrivando al Gias del Colle dell’Arpione ed infine al colle stesso.
    Decidiamo di prendere la via più lunga ma meno ripida.
    Tra tornanti e sali scendi arriviamo a quota 1700 circa che compare la neve: un leggero strato che si rivelerà infimo, facendoci scivolare diverse volte.
    Il panorama al Gias si apre, vediamo che la Costa dell’Arp ha anch’essa un leggero strato di neve su tutto il suo percorso.
    Arriviamo al Colle dell’Arpione dopo 2 ore e 20 dalla partenza e ci riposiamo dalla lunga e dura salita, Whisky gioca sulla neve.
    Quanta forza ha ancora…
    Dopo 5 minuti riprendiamo la salita verso la Cima Cialancia, la neve cancella il sentiero quindi procediamo a stima verso il suo ometto di pietra.
    Intanto a sinistra ci compare la Valle Stura con Demonte sotto di noi, notiamo che le nuvole iniziano a condensarsi in direzione Nord.
    Arriviamo in cima dopo 20 minuti dal colle.
    Diversi gruppetti di escursionisti arrivano oppure proseguono in tutte e due le direzioni dell’anello.
    Il panorama è molto bello ma il tempo comincia seriamente a guastarsi.
    Mangiamo il pranzo in vetta, ovviamente Whisky ha la sua parte.
    Saremo rimasti li un po’ ma sentiamo un rumore di tuono da Vinadio.
    Decidiamo di scendere velocemente.
    La discesa dal Colle (intraprendiamo il classico sentiero) ci arriva la pioggia.
    Fortunatamente dura pochi minuti e poi smette.
    Alle 14:00 siamo già a Desertetto.
    Qui troviamo la padrona che stava cercando Whisky, rassicurata che altri escursionisti che ha incontrato gli hanno detto che il cane era con noi.
    Una faticosa escursione ma comunque bella, Whisky è stata una piacevolissima sorpresa.
    Un saluto da Mattia da Mondovì e Davide.da Levaldigi.


  4. Buongiorno Elio, innanzitutto devo fare a tutti voi, una montagna di complimenti, perchè il sito è fantastico, sono anni che vi seguo, e siete sempre il top!!! Volevo chiederti, in merito all’anello qui descritto se, ad oggi, sono migliorate le segnalazioni per la salita verso il Monte La Piastra, mi piacerebbe intraprendere questo anello ma, senza tacche o paline, non mi fido. Grazie, buon lavoro!!!


    • Ciao Laura, intanto grazie per gli apprezzamenti, molto graditi. Riguardo alla tua domanda ti rispondo che da allora non ho più ripercorso questo itinerario. Tutt’al più potrei consigliarti di farlo nel modo inverso perché è più facile orientarsi nella discesa di ritorno a Desertetto. Ciao, grazie ancora e buona escursione!!!


  5. Buongiorno,
    Ho percorso ieri con un amico l’itinerario in MTB
    Siamo partiti da Valdieri, saluti su Monte la Piastra, scesi a San Bernardo di Desertetto, per poi risalire dal lato opposto e scendere per i boschi fino a Sant’Anna di Valdieri e poi ritorno a Valdieri su sentiero sulla destra orografica.
    Purtroppo, complice anche l’erba alta, il tratto Monte la Piastra/Desertetto è di difficile individuazione: qualche ometto e qualche tacca rosso/bianco qua e là coperte dalla vegetazione.
    Speravamo di pedalare un po’di più, ma avevamo già messo in conto il portage… No problem! Era un giro esplorativo!

    Grazie per le indicazioni e per il fantastico sito!

    Buone gite!