Percorso semplice, molto piacevole e di grande respiro suggeritoci dal lettore M. Craveri che ci ha scritto dopo averlo provato.
Dal bivio di Ollasca (quota 815 m) teniamo la destra (quella di sinistra sarà la nostra via di ritorno) risalendo la strada asfaltata che più avanti prosegue a tornanti verso una prima borgata chiamata Tet (2,5 km dalla partenza).
Qualche centinaio di metri dopo raggiungiamo La Piatta Inferiore e poco dopo La Piatta Superiore (Piatta, frazione di Montemale, è composta da 14 borgate sparse sulla sinistra orografica della valle Grana a nord di Monterosso Grana).

Salendo verso La Piatta Superiore © Cuneotrekking
Sul lato destro della chiesa parte, un po’ incassato, un sentiero che dopo poco ci porta alla soprastante e ridente borgata Colletto.

Immagini della borgata Colletto © Cuneotrekking

Colletto © Cuneotrekking
Tra le case riprendiamo il cammino proseguendo fino a raggiungere il vicino colle della Piatta (1220 m).

Dal colle della Piatta svoltiamo sul versante della val Grana © Cuneotrekking
Lasciato il percorso che scende verso la valle Maira, svoltiamo ora a sinistra sul versante soleggiato della val Grana per seguire un ottimo sentiero che, sostenuto e affiancato da muretti a secco, si sviluppa su un crinale altalenante divisorio tra la val Grana (Monterosso Grana) e la bassa val Maira (Tetti di Dronero).

Immagini dell’ottimo sentiero sostenuto da muretti a secco © Cuneotrekking

Il sentiero © Cuneotrekking

Il sentiero © Cuneotrekking
Percorrendolo sono belli gli scorci verso le sottostanti borgate de La Piatta, ma lo sguardo si spinge anche verso le cime innevate dei monti Grum (2367 m) e Bram (2357 m) posti sulla destra orografica della val Grana.

Sguardo sulle sottostanti borgate de La Piatta © Cuneotrekking
Camminando tra frassini, betulle e pini silvestri perveniamo ad un bivio lasciando a destra una stradina che scende verso la val Maira.
Proseguendo tra pini silvestri e faggi raggiungiamo un dosso panoramico denominato “La roccia d’Aiga” (1336 m) che si propende verso la sottostante boscosa zona di Piossasco, sovrastata dalle cime Freura (1899 m), Punta del Mezzogiorno (2004 m), Cauri (1975 m) e dalle più distanti cime Viridio (2495 m) e Viribianc (2463 m).

Verso La Roccia d’Aiga © Cuneotrekking

Da sinistra: Rocca Cucuja, Viridio, Viribianc, Punta Parvo, Parvetto e Rocca Parvo © Cuneotrekking
Il sentiero prosegue per un po’ sul versante ombroso della valle Maira e dopo uno stupendo viale di faggi arriva al colletto La Peira (1312 m).

Nel viale di faggi © Cuneotrekking

Colletto La Peira © Cuneotrekking
Lasciato a destra il percorso che scende a Sant’Anna di Piossasco, continuiamo la camminata tornando verso il lato soleggiato della val Grana che aggira la Rocca Praboccone (1421 m), iniziando poco dopo la discesa verso il colletto di Ollasca (1309 m).

Tornando verso il lato soleggiato della val Grana © Cuneotrekking
Prima di proseguire la discesa verso Barma Rossa, pensando di avere una maggiore vista sul circondario, saliamo una punta vicina (1357 m) rimanendo però delusi dal poco panorama (per questo abbiamo rimosso la deviazione dalla traccia GPS scaricabile al fondo della pagina).
Tornati al colletto di Ollasca proseguiamo la discesa verso Barma Rossa raggiungendo, poco sotto, il colletto di Piossasco (1248 m). Scegliendo ora il percorso R33 (colle Gerbido e Pradleves), scendiamo ancora per un buon tratto fino alle case diroccate di Barma Rossa.

Arrivo alla Barma Rossa © Cuneotrekking
Il sentiero di qui proseguirebbe in discesa fino al bivio di Barma Granda e del santuario di Madonna degli Angeli (1128 m), già da noi percorso in questa escursione. Dai ruderi di Barma Rossa torniamo quindi indietro fino ad un punto panoramico per uno spuntino veloce ed infine al colletto di Ollasca.
Girando verso destra (indicazioni per Borgata Ollasca, borgata Colletto) iniziamo la discesa pestando un po’ di neve per raggiungere la borgata di Ollasca Soprana (1120 m) preceduta in discesa da un bel pilone votivo circolare con affreschi dedicati all’incoronazione di Maria Vergine.

In discesa dal Colle di Ollasca © Cuneotrekking

Arrivo al pilone votivo © Cuneotrekking

Discesa verso le case di Ollasca © Cuneotrekking
Dalla borgata si presentano tre strade. Se si preferisce accorciare, scegliere il sentiero a destra. Noi optiamo per seguire la strada centrale che scende con percorso più lungo a Ollasca mezzana.
Le borgate che troviamo lungo la discesa sono tutte interessanti per quello che offrono: un dipinto, uno scorcio panoramico, un bel piloncino. Dopo essere ancora scesi a Ollasca inferiore la strada ci riporta infine al bivio di partenza dove ritroviamo l’auto ad attenderci.

Ollasca mezzana © Cuneotrekking
Fabrizio
20/03/2017 alle 18:07
Percorso l’itinerario ieri 19-03-17. Parte alta infestata da processionaria sia sugli alberi che a terra, anche facendo attenzione a non venire a contatto con i bruchi, forse a causa vento che distribuisce i peli irritanti, dopo pranzo sia io che la mia compagna avevamo le parti scoperte, braccia e viso, con irritazione e pustole. Vivamente sconsigliato con bambini e cani in questa stagione. Peccato, per il resto l’itinerario è bello e panoramico come descritto.
Elio Dutto
20/03/2017 alle 20:35
La processionaria in questi giorni, favorita dal caldo primaverile, si sta spostando massicciamente dai pini al terreno in cerca di un buco per fare la muta e diventare farfalla. Anche noi ieri siamo venuti a contatto con questi fastidiosi bruchi e siamo pieni di pustole su braccia, collo e gambe. Senza peraltro averle toccate. E’vero, prestare attenzione ai bambini e agli animali!
Lodovico
20/03/2017 alle 20:17
Ieri, domenica 19 marzo, ho fatto il bel giro da voi proposto. Sui sentieri c’era un sacco di gente. Tutti avevano letto la vostra recensione! Caspita quanto è popolare Cuneotrekking!
Elio Dutto
20/03/2017 alle 20:28
Grazie Lodovico!
Antonio Degioannini Supporter
22/03/2017 alle 07:39
Salve. Per informazione, avete incontrato processionaria sull’itinerario? Vorrei fare questa escursione in compagnia del mio cane.
Grazie
Elio Dutto
22/03/2017 alle 10:20
Ciao Antonio. Noi ci siamo stati qualche settimana fa ed era appena agli inizi, ma chi l’ha ripetuta domenica scorsa ne ha incontrata parecchia (vedi commento). Ciao.
Silvia
22/03/2017 alle 20:50
Abbiamo fatto lescursione domenica 19,sentiero e alberi infestati dalla processionaria, i nostri cani hanno avuto vari malesseri e noi ci stiamo ancora grattando…
Sentiero e panorami di grande suggestione, ma vivamente sconsigliato in questo periodo.
Ma nessuno si è attivato per debellare questa orrenda infestazione??
Elio Dutto
22/03/2017 alle 21:11
Ciao Silvia. Stiamo vivamente sconsigliando anche noi gli itinerari a bassa quota per questo problema. Il caldo di questi giorni ha dato vigore alle larve della processionaria che stanno scendendo dai pini per interrarsi e mutarsi in farfalle. Purtroppo non essendo intervenuti in tempo credo ci sarà ben poco da fare ora. Consigliamo a chi ha bambini o animali a scegliere, per il momento, altri itinerari. Ciao
Davide
01/08/2020 alle 08:12
Il sentiero è percorribile a cavallo?
Elio Dutto
01/08/2020 alle 19:53
Ciao Davide direi che è percorribile quasi del tutto a cavallo, ma questa è una mia opinione perché non sono pratico di percorsi a cavallo. Ciao
marco craveri
23/03/2017 alle 16:55
Quando ho fatto questa escursione il clima era ancora abbastanza rigido, mai avrei immaginato gli spiacevoli effetti di questi “simpatici” bruchetti ai primi tepori primaverili. Da quanto ne so , la Val Maira ne è invasa. Vi sono diversi modi per combattere questo parassita, Sarebbe buona cosa che qualche amministratore regionale, magari appassionato di montagna….., si facesse promotore di una grande opera di disinfestazione. Nel frattempo nelle zone “colpite”sarebbero opportuni degli avvisi del potenziale pericolo (temporaneo, per fortuna).
Elio Dutto
23/03/2017 alle 18:22
Ciao Marco, sinceramente non saprei da dove incominciare a disinfestare. Si poteva fare qualcosa qualche anno addietro. Qualcuno parlava di lotta biologica immettendo uccelli che si nutrono di queste larve. Tocca comunque agli amministratori prendere qualche provvedimento.
Andrea
27/05/2017 alle 21:58
Bisogna sparare alle sacche prima dell’inverno. Entra il freddo e muoiono. In molte zone vengono incaricati i cacciatori con squadre seguite dal comparto. .
Elio Dutto
28/05/2017 alle 08:54
Ciao Andrea. Non so bene se quel metodo potrebbe funzionare, ma vista l’enorme quantità di bozzoli attualmente presenti sui pini sarebbe una lotta contro i mulini a vento. Comunque è un’idea. Ciao.
lorenzo
30/04/2017 alle 18:42
Fatto questa bella escursione ieri.. il giro è davvero molto piacevole, facile e alla portata di tutti.
Non conoscevo questa Curnis auta e probabilmente senza Cntrek non l’avrei mai scoperta!
Elio Dutto
30/04/2017 alle 21:20
Se già ti è piaciuta quest’escursione prova, più avanti quando non ci sarà più neve, anche quest’altra sempre della Curnis Auta:
https://cuneotrekking.com/2014/07/29/curnis-auta-anello-ai-monti-tre-mulets-2393-m-viribianc-2477-m-e-viridio-2498-m-valle-stura/
Ciao.
Paulin
30/10/2017 alle 07:37
Percorso ieri con i colori dell’autunno,spettacolare… peccato però x la gran siccità che ci accompagna in questo periodo…Grazie a Cuneotrekking con la traccia gpx ho evitato di perdermi… come faccio di solito…Buone passeggiate a tutti
Elio Dutto
30/10/2017 alle 07:59
Bravo Paolo. La siccità preoccupa tutti quanti. Fa molto male vedere i nostri bellissimi boschi andare in fiamme. A parte questo, l’anello che hai fatto è molto bello, specie con questi colori. Ciao e… attento a non perderti!
Roberto
12/11/2017 alle 21:58
Grazie per le indicazioni,l’ abbiamo fatta oggi 12 novembre 2017. È davvero un bel sentiero è con una vista stupenda sulla val Grana è Maira.
Elio Dutto
13/11/2017 alle 17:22
Grazie Roberto!
Mattia Bertero Supporter
07/03/2020 alle 14:43
Ciao a tutti voi.
Non sapendo bene la situazione neve in quota e non essendo sicuro della compattezza di essa, oggi ho deciso di affrontare un percorso a bassa quota.
Cercando qui e la mi è balzata agli occhi questa escursione molto apprezzata dall’utenza di Cuneotrekking, incuriosito dalla cosa decido d’intraprenderla.
Oggi mi accompagna Silvia.
Alle 8:40 eccoci nello spiazzo all’incrocio per Ollasca, giornata stupenda ma molto fredda alla partenza, 2 gradi.
Partiamo su asfaltata verso Piatta Superiore, in questo punto fino a Case Brondello si sta all’ombra e fa davvero freddo, superate quelle case il panorama si apre verso il Beccas del Mezzodì e l’Alpe di Rittana.
Arriviamo a Piatta Superiore attaccata a quella Inferiore, ci fermiamo un attimo per ammirare le due borgate, che sono belle e poste in un bel punto soleggiato.
Poi Colle della Piatta dove troviamo neve svoltiamo a sinistra su sentiero sulla Curnis Auta diretti verso il Colle d’Ollasca.
Questa parte sulla cresta divisoria con la Valle Maira l’abbiamo trovata davvero molto suggestiva, un sentiero inizialmente accostato dai muretti in pietra si apre più avanti, con panorami bellissimi sulle Marittime, verso la zona del Bram e sulla Pianura, poi dopo il Colle Traversera s’immerge in un bosco bellissimo.
Ogni tanto incontriamo qualche traccia di neve presente lungo il sentiero ma facilmente calpestabile, la temperatura qui è gradevole e ogni tanto un leggero vento freddo decide di farci visita.
Ci fermiamo un attimo sulla Roccia d’Aiga per assaporare il silenzio tra gli alberi.
E ci fermeremo ulteriormente dopo il Colletto la Peira ad una piccola radura sotto la Rocca Praboccone dove troviamo una croce di legno: qui invece ci gustiamo il panorama.
In seguito discesa verso il Colle d’Ollasca, non ci resta che tornare verso la macchina.
La neve qui è una presenza costante fino a poco prima di Ollasca Soprana, la pendenza in alcuni punti è un po’ sostenuta e dobbiamo prestare attenzione a non scivolare.
Ci fermiamo a mangiare a Tetti di Stie su delle panchine di pietra vicino ad un pilone votivo.
C’è un silenzio assoluto rotto solamente dal cinguettio degli uccelli che ci hanno accompagnato per tutta l’escursione, inoltre oggi eravamo le uniche persone ad affrontare questo percorso.
Per finire su strada asfaltata discesa verso Ollasca di Mezzo e Sottana, la borgata centrale ha quasi tutte le case ristrutturate, alcune sono davvero suggestive.
Alle 12:45 siamo dalla macchina.
Bell’anello, in un ambiente boschivo caratteristico con molte zone panoramiche, belle le borgate.
Proprio adatti in questi periodi di mezze stagioni.
Un saluto da Mattia da Mondovì e Silvia da Fossano.