Dal colle della Maddalena (col de Larche per i francesi) scendiamo in territorio transalpino per circa 150 metri. Ci parcheggiamo sul lato sinistro della strada di fronte alla Chapelle de la Madeleine (quota 1984 m).
Dalla macchina parte una stradina (tacche esagonali verdi) che scende parallelamente alla statale per un tratto, poi gira a sinistra e un chilometro dopo, in discesa, va a raggiungere il ponticello (quota 1910 m) che scavalca il torrente Ubayette.

Il ponticello sull’Ubayette © Cuneotrekking
Ci troviamo, d’un tratto, in compagnia di 150/200 ragazzi di alcuni Comuni della Valle Stura che l’attività di estate ragazzi ha portato sin qui e, con noi, si stanno avviando sullo stesso percorso. Entriamo insieme nel Vallon de Fourane, all’interno della Reserve Naturelle du Lauzanier.
Dopo poche decine di metri si incontra il parcheggio utilizzato dai francesi che arrivano da Larche. Seguiamo la strada sterrata che molto dolcemente si inoltra nell’ampio e verdissimo vallone. Alla nostra sinistra (destra orografica) le verdi pendici della Punta Vallonetto e del Monte Ventasuso (l’Enclause per i francesi) ci accompagnano per un lungo tratto. Incontriamo lungo il percorso svariate qualità di fiori diversi, tra cui l’Epilobium Angustifolium dal bel colore lilla e veniamo ogni tanto raggiungi da ventate di profumo del fiore Galium verum.

L’ampio vallone di Fourane © Cuneotrekking

Sguardo all’indietro © Cuneotrekking

Abitante del vallone © Cuneotrekking
Più avanti ci imbattiamo in un numeroso gregge di pecore che staziona sotto le pendici delle Crêtes des Eyssalps mentre sul versante opposto una copiosa cascata si tuffa nel verde del vallone.

Gregge di pecore sul lato sinistro orografico © Cuneotrekking

Bella cascatella © Cuneotrekking
La strada prosegue in lenta salita poi, d’un tratto si impenna; il percorso viene alleggerito da alcuni scalini trattenuti da alzate in legno.

Fiore Galium verum © Cuneotrekking

Nella parte che precede il lago © Cuneotrekking
Si scavalcano alcuni ponticelli in legno sui rii laterali, si arriva ad una prima balza, poi il vallone si restringe avvicinandosi all’emissario e tra bassa erba e rocce montonate si raggiungono le sponde erbose dello splendido lago Lauzanier (2284 m) che rivedo volentieri dopo alcuni anni di assenza.

Arrivo al lago Lauzanier © Cuneotrekking

Lo stesso lago visto da un’altra angolazione © Cuneotrekking
Me lo ricordavo più piccolo ma sono contento di trovarlo più grande così, penso tra di me, non ci dovrebbe essere l’affollamento che mi immaginavo. In realtà l’ampiezza delle rive del lago ha contenuto molto bene la moltitudine di persone salite sin qui ed infine è stato anche bello condividere questa giornata con l’allegria di questi ragazzi molto educati e ben seguiti dai loro animatori.
Seguito a distanza da una decina di ragazzi più grandicelli e volenterosi ho ripreso il cammino sul sentiero che prosegue oltre, verso il secondo lago chiamato Lac de Derrière la Croix (2428 m) che si trova verso sud a più di due chilometri di distanza ed è situato sotto le ripidi pareti stratificate e ad ovest della cima dell’Enciastraia e della Rocca dei tre Vescovi. Lo si raggiunge facilmente superando alcune balze ed una strettoia che lo rinserra in una conca appartata.

In salita nella strettoia che conduce al secondo lago © Cuneotrekking

Arrivo al Lac de Derrière la Croix © Cuneotrekking
Qualche foto d’obbligo, poi inizio il ritorno verso il lago più in basso dove Marina mi attende per uno spuntino.
L’avvicinarsi di qualche nuvolone ci convince, verso le 12:15 ad iniziare la discesa per il ritorno alla macchina.
Prima, però, facciamo ancora un salto alla graziosa cappellina di Notre Dame de la Lumière, da pochi anni restaurata, situata su un piccolo poggio ad inizio lago.

Il lago Lauzanier visto dalla Cappellina © Cuneotrekking

Al ritorno dalla passeggiata © Cuneotrekking

Il vallone dell’Oronaye © Cuneotrekking
Silvia
26/07/2012 alle 13:04
bellissima gita, bellissimi paesaggi!
una domanda: non è possibile arrivarci salendo da Acceglio?
ciao Silvia
cuneotrekking
26/07/2012 alle 15:25
Ciao Silvia. Da Acceglio la vedo un pò lontanuccia perchè dovresti salire al Colle di Scaletta (2614 m), scendere al lago Roburent, poi salire al Colle e farti in discesa il lungo vallone Oronaye, per arrivare solamente alla partenza del vallone. Ci fosse almeno un rifugio per farla in due giorni ma non c’è proprio niente in mezzo.
Ciao, Elio
Laura
24/09/2020 alle 17:10
Ciao Elio, secondo te è un’escursione adatta per i primi giorni di ottobre?
Elio Dutto
25/09/2020 alle 14:23
Ciao Laura. Adattissima, l’importante che il tempo rimanga bello. Ciao
gian paolo
30/07/2012 alle 13:57
Da affezionato “lettore” del sito mi inserisco per segnalare all’amica Silvia di Acceglio e a Elio che , volendo partire da Acceglio , una soluzione ci sarebbe : sempre per il bel vallone di Unerzio , anzichè il colle di Scaletta , suggerisco (a sinistra per chi sale) il colle Peroni (sentiero s.27) e il vicino bivacco Due Valli come tappa intermedia . Il bivacco è piccolo e spartano ma è in un gran bel posto a nido d’aquila sulla val Stura.
ops questo forse non dovevo dirlo (addio pace). Da li si scende ai laghi di Roburent e si prosegue come suggerito da Elio .
Faccio ora io una domanda : il rifugio della Pace al colle della Maddalena non potrebbe essere cosiderato un punto di appoggio per un simile trek dell’amica Silvia ?
Ciao , Giampi (cai alba)
cuneotrekking
30/07/2012 alle 15:43
Ciao Giampi, ti ringrazio per l’intervento. Avevo pensato anch’io al Bivacco Due Valli come punto intermedio ma non trovi che ne allunga un pò il percorso? Ero certo invece che il Rifugio della Pace (situato proprio al Colle della Maddalena) fosse più una colonia per ragazzi gestita da qualche diocesi ma, informandomi meglio, ho scoperto che la gestisce la Compagnia del Buon Cammino ed ha una capienza di 22 posti letto (per informazioni Tel. 348.8256119). Se l’amica Silvia ci legge può provare ancora questa soluzione.
Tra tutti abbiamo forse trovato il modo per farla arrivare ugualmente.
Ciao e ancora grazie. Elio
mikaela
01/09/2012 alle 18:09
semplicemente meraviglioso amo quei posti
Erika
03/07/2014 alle 22:02
Ciao,
secondo voi sabato questa gita si può fare? Ci sarà neve oppure no?
Grazie
Elio Dutto
04/07/2014 alle 10:58
Ciao Erika. Ultimamente non sono più stato da quelle parti ma direi che non ci saranno sicuramente problemi nel primo tratto del percorso. Potrai trovare un po’ di neve nelle vicinanze del lago.
sara
08/08/2016 alle 14:22
salve, sapete se si può parcheggiare l’auto alla frazione pont rouge ? senza pagare posteggi?
oppure ha un costo giornaliero per lasciare l’auto? grazie
Elio Dutto
08/08/2016 alle 15:17
Ciao Sara. Salendo da Larche si può arrivare in macchina fino a Pont Rouge dove c’è un grande parcheggio. Non ti so dire però se è a pagamento, ma non credo. Diversamente, poche centinaia di metri oltre il Colle della Maddalena parte, a sinistra, un sentiero di collegamento che ti porta direttamente a Pont Rouge (km 1,7 di percorso).
Valerio Dutto
08/08/2016 alle 17:38
Sai che penso che, almeno in questo periodo, il parcheggio di Pont Rouge sia a pagamento? I parcheggi sono ben delimitati e all’ingresso c’è un capanno, il che mi fa pensare sia usato proprio per riscuotere il pagamento. Io lascerei la macchina dove descritto in questo articolo, oppure cinquecento metri sotto appena oltre il parcheggio per i laghi Roburent. Entrambi sono gratuiti.
Elio Dutto
08/08/2016 alle 22:25
Allora può darsi sia a pagamento.
Luca
08/06/2017 alle 07:22
Che bella descrizione, grazie.
Quali sono i tempi per raggiungere il lago?
Volevo fare l’escursione con i bambini che sono abituati a camminare.
Grazie
Elio Dutto
08/06/2017 alle 08:29
Grazie Luca. Per raggiungere il lago di Lauzanier si impiegano circa due ore (sono 6,5 km di percorrenza) se si parte dal colle della Maddalena. Se volete accorciare il percorso a piedi si può scendere con la macchina nel paesino di Larche e seguire, dal centro, la stradina che porta fino al Pont Rouge. Si risparmiano così due chilometri di strada. Ciao e buona escursione.
Mattia Bertero Supporter
03/09/2017 alle 18:24
Ciao a tutti voi.
L’escursione di oggi l’ha decisa Silvia ed ha scelto un luogo che fu una delle nostre prime escursioni insieme nel 2012: il Lac de Lauzanier, un luogo che personalmente frequento fin da quando ero piccolino.
Così eccoci alle 8:40 nel parcheggio Oronaye per intraprendere lo stesso sentiero intrapreso dai ragazzi di Cuneotrekking.
Il cielo è sereno ma fa un freddo cane: ci sono 3 gradi sopra zero, infatti io e Silvia siamo vestiti con un abbigliamento invernale.
C’è la prendiamo davvero comoda per goderci appieno il tutto: è davvero molto bello questo vallone laterale del Val de l’Ubayette.
Non ci sono ancora una delle “attrazioni” di questo vallone: le marmotte.
Procediamo tranquillamente fino alle prime rampe per il Lac de Lauzanier dove troviamo finalmente il Sole e possiamo spogliarci un pò del pesante abbigliamento invernale.
Iniziamo a comparire le marmotte tutte intorno a noi, alcuni escursionisti francesi ed italiani salgono assieme a noi.
Dopo un’ora e cinquanta siamo arrivati al lago: sempre bellissimo e al suo massimo livello.
Inizialmente prendiamo in considerazione di andare al secondo lago ma poi ci rinunciamo, vogliamo stare li al Lauzanier, il secondo lago l’avevamo già visitato nel 2012.
La gente inizia ad arrivare: chi prosegue oltre e chi si ferma come noi al lago.
Restiamo lassù per due ore, si sta troppo bene ma ogni tanto un vento freddo fa capolino ed entra nelle ossa.
Nel scendere rimaniamo un po’ stupiti dalla gente che continua a salire nonostante fosse il primo pomeriggio.
Arriviamo all’altezza del ponte di legno a quota 1910 m quando vediamo che le marmotte sono uscite e stanno praticando il comportamento che ha reso famoso questo vallone.
Io e Silvia non resistiamo, abbiamo ancora una mela intera nello zaino.
Appena tolgo lo zaino una marmotta adulta si avvicina a me correndo.
Le vecchie abitudini non si scordano mai…
Come facevo da piccolino: gli ho tagliato due spicchi di mela e glielo dato e lei si è messo a mangiarlo con gusto a pochissimi centimetri da me!! E si lascia anche accarezzare!!!
Infatti le marmotte del Vallone di Fourane è famoso per queste marmotte che si sono adattate molto bene all’uomo a tal punto da comportarsi come animali domestici.
Non si dovrebbe fare ma la tentazione è forte, sapendo questo però non esageriamo a dargli del cibo con convenzionale per lei.
Ripartiamo e lei ci segue alzandosi sulle zampe posteriori per chiederci il cibo, troppo tenera!!!
Dopo un po’ cambia obbiettivo e noi proseguiamo.
Dopo un’ora e mezza dalla partenza siamo alla macchina.
Gita semplice ma come sempre molto piacevole, posti incantevoli e le marmotte poi…
Un saluto da Mattia e Silvia da Mondovì.
Elio Dutto
03/09/2017 alle 22:58
Ciao Mattia, oggi siete stati anche molto fortunati col tempo, e lì è sempre un luogo meraviglioso e molto frequentato. Hai anche scelto un bel percorso adatto a Silvia che saluto.
Ciao e… alla prossima!
Francesca
09/09/2018 alle 16:10
Buongiorno volevo sapere se si riesce ad arrivare al lago con un passeggino da montagna. Grazie
Elio Dutto
09/09/2018 alle 18:47
Un buon tratto lo puoi fare col passeggino, ma in prossimità del lago, dove inizia la salita più decisa, temo di no perché ci sono degli scalini di roccia e un tratto più accidentato.
francesca
10/09/2018 alle 19:07
grazie mille per la risposta. Al limite potrei lasciare il passeggino li e salire a piedi…sperando che nessuno me lo freghi! quanto ci vuole ad arrivare al lago considerando di camminare molto lentamente?grazie ancora
Elio Dutto
10/09/2018 alle 21:01
Dalla partenza, camminando con passo tranquillo ci vorranno circa dalle due alle tre ore
Riccardo
26/06/2020 alle 11:24
Salve! ma secondo voi sarebbe possibile mettere la tenda sulle rive del lago per poi smontarla il giorno dopo e continuare a camminare?
Grazie
Elio Dutto
26/06/2020 alle 20:39
Ciao Riccardo. Lì sei nel Parco Nazionale del Mercantour, dove è vietatissimo piazzare la tenda.
Giulia
14/08/2020 alle 14:22
Buongiorno. Il giorno di Ferragosto è possibile raggiungere dall’ Italia il lago di Lauzanier senza alcuna restrizione dato che si trova in Francia?
Elio Dutto
14/08/2020 alle 21:40
Certamente Giulia, non c’è alcuna restrizione. Per essere più tranquilla portati dietro una mascherina.