L’escursione che ci accingiamo a fare offre un po’ di divertente facile arrampicata nella seconda parte del percorso di salita. Per effettuare l’intero anello abbiamo impiegato poco più di mezza giornata.
Verso le 8:30, lasciata la macchina nel parcheggio di Limonetto (1288 m), con una temperatura vicina allo zero inforchiamo, ad inizio parcheggio, la stradina asfaltata che attraversa un rio verso ovest.
Pochi metri dopo, nei pressi di alcune paline segnaletiche la strada asfaltata volge a sinistra verso Pian Madoro e il Passo di Ciotto Mien. La abbandoniamo svoltando a destra su una sterrata (indicazione Bec Baral) che si innalza tra i frassini per andare a raggiungere, più avanti, le abitazioni dei tetti Liset (1385 m) (chiamati anche Matlas). Proseguendo oltre (possibilità di una scorciatoia) raggiungiamo, tra il verde dei prati, i Tetti Cortassa (1454 m). Oltre le case la strada prosegue (strada sbarrata da una catena) iniziando un bel percorso in una faggeta.

Tratto del percorso in faggeta © Cuneotrekking
Dopo un po’ di cammino abbandoniamo la sterrata in un curvone proseguendo dritti (freccia bianco/rossa su un albero) su un sentiero che tra piccoli arbusti conduce verso gli inizi del vallone aperto di Matlas. Saliamo per un po’ centralmente mentre appaiono sempre più evidenti di fronte a noi la cima del Bec Matlas (2148 m) a sinistra e l’anticima del Bec Baral divise da un colletto.

Al centro il Bec Matlas. A destra l’anticima del Bec Baral © Cuneotrekking
Poco sopra raggiungiamo un bivio, ben segnalato da alcune indicazioni su una pietra.

Indicazioni del sentiero © Cuneotrekking
I sentieri seguenti conducono entrambi alla cima, ma si può scegliere di seguire quello che percorre la cresta (più ostico) oppure quello facile che sale dal vallone. Scegliamo la salita per cresta. Dopo una breve serpentina, il sentiero con un diagonale verso destra taglia il vallone e si porta sul crestone presso la Croce di Baral (1751 m).

In salita verso il crestone © Cuneotrekking
Qui appare alla vista, in primo piano, il versante nord con il Bric Castea (1801 m) e il Monte Vecchio (1917 m), divisi dal Colle Arpiola e alle loro spalle, molto più distanti, le cime innevate valdostane. Un sentiero prosegue in discesa lungo avvallamenti e pendici erbose diretto verso le due cime.

Dalla cresta, vista sul Bric Castea e il Monte Vecchio © Cuneotrekking
Dopo aver percorso un breve tratto di salita su erba, iniziamo un divertente percorso sul filo di cresta che scavalca le rocce spostandosi ora su un versante, ora sull’altro.
Proseguiamo passando attraverso un paio di ripidi canalini dove, in alcuni punti, occorre mettere su le mani. Tutto il tratto è molto ben segnalato da tacche rosse. Nel tratto iniziale della cresta © Cuneotrekking

Salita in un canalino © Cuneotrekking

Verso l’alto © Cuneotrekking
Scavalcata un’anticima si arriva ben presto in punta al Bec Baral che ci accoglie con la sua bella Madonnina bronzea eretta su un grande piedistallo in pietra.

A sinistra il Bec Matlas, a destra l’anticima del Bec Baral © Cuneotrekking

Come si presenta il tratto di salita dell’anticima © Cuneotrekking

Verso la parte finale del percorso © Cuneotrekking

In vista della cima © Cuneotrekking

La spaziosa cima © Cuneotrekking
E’ bellissimo il panorama che si può osservare in lontananza ad ovest verso la cima del Monte Carbonè e quelle che la circondano. In basso e vicino a noi rivediamo la Costa Campaula che abbiamo salito quest’inverno con le ciastre. Nella parte nord-est, oltre alla Bisalta, spicca la Cima della Fascia (2495 m).
La giornata è frescolina ma bella e ci invita a sostare un bel momento sulla spaziosa cima per guardarci intorno.
Per la discesa ci accordiamo di scendere dal vallone. Dal Bec Baral, seguendo la direzione sud, ci caliamo lungo la facile cresta in direzione del colletto che ci divide dal Bec Matlas (2148 m).

Discesa sull colletto che ci divide dal Bec Matlas © Cuneotrekking
Dal colletto riprendiamo la discesa a sinistra lungo i facili tornanti che portano verso la spaziosa conca del vallone. Il percorso è semplice e va a raggiungere, nella parte bassa sottostante, un Gias con abbeveratoio per le mucche.
Lì facciamo una breve sosta mangereccia riprendendo immediatamente dopo il sentiero di discesa verso i Tetti Cortassa e Liset per tornare infine a Limonetto.

Dai Tetti Liset © Cuneotrekking
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