Dal parcheggio ci inoltriamo sulla sterrata che sale verso la baita rifugio capanna Chiara a fianco del rio Almellina, lasciando poco dopo a sinistra la deviazione per Meire Galino e la Veuva.
Più avanti invece prendiamo a sinistra la deviazione per colletto Mirauda, colletto Carbone e Bric Costa Rossa (2.404 m) superando poco dopo ad un ponticello che ci sposta dalla parte opposta del rio.
Il sentiero, pulito e ben tracciato, sale tra file di frassini verso la piccola borgata Almellina che passiamo all’interno.

Il bel sentiero che si sviluppa tra i frassini © Cuneotrekking
Appena oltre, ignoriamo un sentiero che piega verso sinistra e proseguiamo verso l’alto con tratti tra betulle e faggi alternati ad altri allo scoperto con magnifiche visuali verso il colle di Tenda, la cima Pepino e, a sud-ovest, la Rocca dell’Abisso.

Oltre la borgata Almellina © Cuneotrekking

Veduta verso cima Pepino e colle di Tenda © Cuneotrekking
A una deviazione (palina) lasciamo un sentiero a sinistra che porta a Murin e ai tetti Veuva.
Poco dopo, intorno ai 1.740 metri di quota, usciamo definitivamente dal bosco trovandoci ai margini di un’estesa radura. Alla nostra sinistra compare il Bric Costa Rossa preceduto dal lungo pianoro di colla Piana.

Il tratto di costone che conduce al colletto Mirauda © Cuneotrekking

Colla Piana e Bric Costa Rossa © Cuneotrekking
Dopo essere transitati nei pressi di un vecchio casolare (1.790 m) il sentiero riprende a salire con maggior decisione portandosi a destra di grandi torrioni, poi a zig-zag vicino a una zona rocciosa che ci ricorda vagamente il percorso tra le brecce del monte Galero.

Salendo veduta su cima Fascia, tra il Jurin (sinistra) e Bec Rosso a destra © Cuneotrekking

Beppe in salita sul costone © Cuneotrekking

Tra gli spuntoni rocciosi © Cuneotrekking
Infine la salita si fa più leggera piegando verso destra (splendida vista su cima della Fascia) e ci conduce dolcemente al colletto Mirauda (2.060 m).

Salendo al colletto Mirauda © Cuneotrekking

Arrivo a colletto Mirauda © Cuneotrekking
Dal colletto, il sentiero di sinistra (palina) porta alla cima Motta e al Bric Costa Rossa; a destra invece al colle Vaccarile, al monte Jurin (2185 m) e al Bec Rosso (2152 m).
Seguiamo il percorso di destra che si sviluppa in una distesa prativa con incantevoli visuali verso la distante cima del Marguareis e la cima Fascia in mezzo a uno splendido scenario floreale di viole del pensiero, anemoni, genzianelle e una miriade di altri colori.

Flora sul sentiero © Cuneotrekking

Salendo verso il Bec Rosso © Cuneotrekking

Punta Mirauda spunta tra le violette © Cuneotrekking
Procedendo verso est raggiungiamo la base delle cime Agugion e Mirauda raggiungendo il colle Vaccarile (2.060 m), sul displuvio con la valle Pesio.

Arrivo alla colla Vaccarile © Cuneotrekking
Continuando la marcia verso destra saliamo la punta Melasso (2.076 m) e successivamente la cima Baban (2.102 m) puntando in direzione del più distante monte Jurin.
Giunti alle sue pendici, per non perdere dislivello tagliamo un nevaio raggiungendo in fondo a destra un colletto erboso (2.118 m) posto tra la sua cima e il Bec Rosso.

Dal colletto, veduta su cima della Fascia © Cuneotrekking
Risalendo infine gli ultimi metri verso ovest raggiungiamo il cippo di pietre sulla sommità del Bec Rosso e la croce di vetta, posta leggermente più in basso sulle rocce a precipizio che si affacciano su Limone.

Bec Rosso © Cuneotrekking

La croce sul Bec Rosso © Cuneotrekking
Ci soffermiamo un bel momento ad osservare il panorama attorno a noi prima di deciderci di far ritorno sui nostri passi.
Tornati al colletto (2.118 m) svoltiamo a sinistra buttandoci nel canalone nevoso fino al termine della discesa.

In discesa dal colletto © Cuneotrekking
Una palina segnaletica ci proietta a sinistra in un ampio canalone pietroso (tacche bianco/rosse e ometti) e al termine della discesa ci ricongiungiamo al sentiero ben visibile che tagliando le ripide propaggini del Bec Rosso scende nel vallone del Cros e a capanna Chiara.

Poco prima del canalone pietroso © Cuneotrekking
Lo percorriamo fino ad incrociare la sterrata. Svoltando a sinistra raggiungiamo la baita/rifugio Capanna Chiara.

Scendendo verso Capanna Chiara © Cuneotrekking
Seguendo poi il sentiero sulla destra della piscina ci inoltriamo in una faggeta e dopo un tratto in discesa tra spuntoni di rocce ci tuffiamo nuovamente nel bosco fitto verso i sottostanti casali Astegiano.
Passate le case il sentiero riparte con una deviazione verso destra (Barat) e segue l’ultimo segmento nel bosco (porre attenzione alle tacche, non sempre evidenti).
Dopo aver guadato un rio riprendiamo sul lato opposto il sentiero che ci riconduce sulla strada e infine al parcheggio.
Serenella Ivaldo
08/06/2017 alle 10:43
L’ho fatta tanti anni fa, quando c’era ancora la seggiovia del Cross. E avevo risparmiato un pezzo….
Arrivata alla punta e.. alla croce, tiro fuori il mio panino e faccio per sedermi sulla pietra.Accidenti..
leggo la targa con scritto tutti i morti , bambini compresi. Ho mangiato il mio panino in piedi e avendo
incontrato un ragazzo “che aveva più paura di me”siamo scesi dal sentiero tra limone e Vernante.
Però ne ho un bellissimo ricordo! Ciao
Piero Bertoglio Supporter
13/06/2017 alle 18:27
Ciao Elio,
Siamo stati su questo itinerario con il solito gruppo di amici mercoledì scorso 7 giugno, in una giornata stupenda, che ha esaltato il fantastico panorama. Credo che il caldo di questi giorni abbia fatto fiorire i rododendri che una settimana fa stavano sbocciando. Anche per questo la consiglio vivamente e grazie ancora per i vostri sempre ottimi suggerimenti.
Elio Dutto
14/06/2017 alle 11:38
Ciao Piero. Sono contento che vi sia piaciuta l’escursione al Bec Rosso. Il posto è molto bello ma occorre trovare una giornata limpida come avete trovato voi e noi per poterlo apprezzare pienamente. Con i rododendri fioriti lo spettacolo aumenta di molto. Tra qualche giorno pubblicheremo un’altra escursione fatta da quelle parti. E’ un po’ più lungotta ma ne vale la pena. Ciao e grazie per il commento.