Dai caseggiati della cosiddetta Stalla rossa (1057 m) ci mettiamo in cammino sulla sterrata. La seguiamo per un po’ ignorando ben presto un ponte a sinistra e, più avanti a destra in un tornante, una strada che va verso la sella Raschera.
Proseguendo diritti sulla pista forestale che si inoltra ripida nel vallone tra i faggi, passiamo in costante salita accanto ad alcuni manufatti per la presa dell’acqua avvicinandoci al gias Traversa, posto alla quota di 1364 metri.

Salendo al gias Traversa © Cuneotrekking
Ora il tragitto diventa più bello e interessante e da qui ci prepariamo a superare lo sbarramento finale del vallone.

Dopo il gias Traversa verso lo sbarramento finale del vallone © Cuneotrekking
La sterrata prosegue aggirando il gias. Superata la sbarra che chiude il passaggio ai fuoristrada, proseguiamo con tornanti e lunghi traversi sulla sinistra orografica del vallone passando, a metà strada, un guado in cemento che ci trasporta al di là del torrente Corsaglia.
Il percorso si distende con successivi tornanti sul versante destro orografico del vallone lambendo la truna del gias Sambiet. La pista forestale termina a quota metri 1770 circa.
Sul lato sinistro parte un sentiero (ottimamente segnato con tacche bianco/rosse) che aggira un tratto roccioso con al fondo una fenditura dalla quale scaturisce una bella cascata.

La cascatella © Cuneotrekking
Il percorso, diventato bellissimo, si sviluppa tra brevi balze su terreno di rocce montonate intervallate da qualche rigagnolo d’acqua, piantine di mirtillo, rododendri e arbusti vari. Zigzagando per un dislivello di 230 metri arriviamo alla sella Revelli (2000 m).

Immagini del tratto che sale alla sella Revelli © Cuneotrekking

Verso la sella Revelli © Cuneotrekking

Verso la sella Revelli © Cuneotrekking
Due trune, utilizzate in passato per la stagionatura dei formaggi d’alpeggio, segnano l’ingresso di un’inaspettata grandiosa conca erbosa (conca Revelli) con ampi panorami che spaziano tra il Pizzo d’Ormea (2476 m), il bric Conoia (2480 m) e il Mongioie (2630 m).

La mole del Mongioie al fondo della conca Revelli © Cuneotrekking
Alcuni cartelli segnalano vari percorsi, tra i quali a sinistra la colla del Pizzo (sentiero E6) e a destra la punta dello Zucco (2369 m), il bocchino dell’Aseo (2296 m) e il bivacco Cavarero (sentiero E1).
Seguendo il percorso verso il bivacco (sempre segnalato dalle tacche bianco/rosso) risaliamo, con spostamento a nord-ovest, una grande prateria puntellata da alcuni massi e pietre interrotta, più avanti, dalla fenditura di un rio che si guada agevolmente.

Dalle trune, visibili in basso a sinistra, in salita al bivacco © Cuneotrekking
Seguendo una piccola crestina verso destra raggiungiamo infine il bivacco Cavarero (2200 m circa), da qui già ben visibile e posto poco più in alto a destra.

In vista del bivacco © Cuneotrekking

Arrivo al bivacco Cavarero © Cuneotrekking
Non ci fermiamo molto perché desideriamo prima recarci al colletto Revelli (2309 m), posto un centinaio di metri più in alto a nord-ovest.
Salendo alle spalle del bivacco, superiamo una minuscola pozza d’acqua. Di qua riprendiamo su esili tracce il cammino scavalcando una piccola breccia a sinistra di una vistosa macchia gialla impressa in alto su una parete rocciosa.
Il sentiero scende per un breve tratto nell’opposto versante poi, con mezzo giro verso destra, risale un prato erboso pervenendo al colletto Revelli (2309 m).

Presso il colletto Revelli © Cuneotrekking
Ci troviamo ora a cavallo tra la valle Corsaglia e la conca pascoliva della Raschera. Da qui abbiamo una grandiosa visuale verso il lago Raschera, la cima Brignòla (2472 m), l’omonimo bocchino e i monti che lo circondano.
Per tornare al bivacco e per non ripetere il tratto appena fatto, proseguiamo verso destra su una traccia che punta in direzione della punta dello Zucco, pervenendo ad un colletto (2323 m) dietro uno spuntone di roccia.

Dallo spuntone di roccia © Cuneotrekking
In discesa libera tra rododendri ridiscendiamo al minuscolo laghetto e al bivacco Cavarero, luogo da noi scelto per pranzare. Il bivacco, sempre aperto, offre 12 posti letto e una cucinetta.

Discesa tra i rododendri verso il bivacco, visibile alle spalle del laghetto © Cuneotrekking

Arrivo al bivacco © Cuneotrekking

Bivacco Cavarero © Cuneotrekking
Una fontanella a pochi metri dal bivacco, sempre attiva, ci disseta.
Al termine, riprendiamo la via del ritorno facendo una piccola deviazione sulle rive del lago Revelli incastonato tra i rododendri e piante di mirtillo.

In discesa al lago Revelli © Cuneotrekking

Immagini dalle sue sponde © Cuneotrekking

Lago Revelli © Cuneotrekking

Lago Revelli © Cuneotrekking
Ridiscesi poi sul grande pianoro torniamo verso le due trune dalle quali riprendiamo il sentiero di discesa tra le rocce montonate fino alla pista forestale.

Ritorno alla sella Revelli © Cuneotrekking

Nuovamente nel tratto delle rocce montonate © Cuneotrekking
Non rimane infine che ripercorrere a ritroso il percorso effettuato la mattina che riporta ai caseggiati della Stalla rossa.
Mattia Bertero Supporter
29/09/2017 alle 14:53
Ciao ragazzi.
Che coincidenza, questa escursione era nelle mie intenzioni di farla proprio quest’anno prima della neve.
Io e Silvia abbiamo deciso che in quest’autunno, prima della stagione invernale, visiteremo le vallate più vicine a casa nostra (Mondovì) che, nonostante qualche escursione già fatte in passato, purtroppo abbiamo un po’ trascurato negli ultimi anni privilegiando le vallate dalla Valle Gesso fino al Monviso per l’enorme possibilità di scelta.
Abbiamo intenzione di fare:
-Il classico anello del Monte Mondolè
-Il Marguareis (ma dobbiamo decidere se prenderlo dalla Valle Pesio per il Canale dei Torinesi oppure dalla
Valle Tanaro da Carnino passando per il Rifugio Don Barbera).
-Il Monte Fantino in Valle Corsaglia partendo dalla Balma.
-Questa qui, la Conca Revelli magari aggiungendo o Punta dello Zucco o Cima Revelli.
-Un’escursione in Valle Ellero non ancora decisa anche se si parla della Cima Cars.
-L’attraversamento Viozene-Carnino Inferiore che passa per uno stupendo ponte tibetano e la Colla di Carnino.
Un saluto.
Elio Dutto
29/09/2017 alle 16:32
Ciao Mattia, vedo che hai in mente parecchie belle escursioni delle tue zone. Quella del Cavarero, che abbiamo fatto l’altro ieri, ci è piaciuta moltissimo, ma sono belle anche tutte le altre che hai menzionato, in primis il Marguareis che potresti fare dal don Barbera. La cima Cars è molto panoramica ma bisogna andare in giornate limpide senza nebbia. Bravo se porti anche Silvia.
Mattia Bertero Supporter
29/09/2017 alle 16:50
Si, Silvia la porto sempre quando è disponibile a fare trekking.
Quest’anno siamo a quota 15 escursioni fatte insieme di cui 3 tra Luglio e Agosto in cui è stata davvero in gamba a compierle con brio (Anello Rifugio Giacoletti, Chersogno e l’Anello del Pic d’Asti), io tra quelle fatte con lei e con i colleghi di lavoro ed amici sono a quota 33 escursione compiute.
Poi l’Autunno è una stagione che a Silvia piace davvero tanto per i colori che porta, quindi ha davvero voglia di camminare in questi mesi prima della neve quando dovremmo tirare fuori le ciaspole.
Alex
29/09/2017 alle 18:13
Che bella vita.
Mi potreste per cortesia dire in che condizioni avete trovato il bivacco,? Lo avete trovato in ordine?
Grazie.
Cordilità
Elio Dutto
29/09/2017 alle 20:34
Ciao Alex. Siamo entrati all’interno per prendere alcuni sgabelli. Il bivacco ci è apparso in ordine, non c’era niente fuori posto. Ciao
Claus72
29/09/2017 alle 19:30
Ciao Elio e grazie per l’ennesimo itinerario interessante,per curiosita’ la strada per arrivare alla Stalla Rossa e’ fattibile con una macchina normale(ho una peugeot 206 e purtroppo e’ bassissima)?!grazie
Elio Dutto
29/09/2017 alle 20:38
Ciao Claus. Noi siamo andati con una citroen, bassa anche questa. Fai solo un po’ d’attenzione a qualche buca, specialmente nel tratto oltre il Ponte Murao. Diversamente puoi fermarti anche lì e in un quarto d’ora arrivi alla Stalla rossa. Ciao e buona escursione!
Maura Manassero
30/09/2017 alle 13:12
Scusa la domanda sicuramente banale, dettata dalla mia inesperienza: la lunghezza in km si intende per la sola andata o per tutto il percorso andata e ritorno? Per capire se ce la posso fare……Grazie!
Michele
30/09/2017 alle 14:18
Ciao Maura, la lunghezza è quella dell’intero percorso (andata e ritorno).
CiMaura Manassero
03/10/2017 alle 19:09
Ciao, grazie mille, allora forse dovrei farcela!
Elio Dutto
30/09/2017 alle 16:28
Ciao Maura. Esatto, tiene conto di tutta la traccia (compreso quindi il colletto Revelli e il lago Revelli) fino al ritorno alla macchina.
CiMaura Manassero
03/10/2017 alle 19:11
Grazie, spero di riuscire a venire su appena posso , vorrei proprio farla mi sembra bellissima! Ciao.
Elio Dutto
03/10/2017 alle 21:28
Brava Maura! Buona escursione allora!
marco centin
09/10/2017 alle 11:10
stati al Bivacco ieri, domenica 8 ottobre 2017, tutto in perfetto ordine. Scesi dal vallone di RASCHERA per non ripetere il medesimo itinerario fatto in salita. Tutto perfetto. Dal Ponte MURAO i km (da GPS mi sono risultati 9,2) – I km citati sul cartelli sono giusti e si riferiscono SEMPRE ai tratti di andata (si tratta degli 8,2 citati sul cartello da STALLA ROSSA che consiglio di raggiungere con l’auto).
Noi abbiamo lasciato l’auto a Ponte MURAO cosa che conviene SOLO se fate il giro come noi.
Foto su http://www.flickr.com/photos/snowlover62/sets nel giusto folder ovviamente!
Saluti e buone gite.
Marco
21/10/2019 alle 12:14
Buongiorno,
Ho letto su un altro sito web che la stufa sia guasta e che butti fumo all’interno del bivacco. Le risulta?
La ringrazio.
Elio Dutto
21/10/2019 alle 14:29
Buongiorno Marco. Non ho notizie in merito. Se questo problema persiste può essere causato dalla canna fumaria ostruita in qualche modo. Occorrerebbe smontarla e pulire il tratto fino al camino.
Alessandra
26/06/2021 alle 23:29
Il bivacco Cavarero è stata la mia primissima escursione in montagna… avevo fatto esattamente il vostro percorso.
Se volessi ritornarci, secondo voi sarebbe fattibile partire dal rifugio Balma, seguendo quindi il sentiero lago della Brignola e Raschera?
Guardando la vostra mappa, in linea d’aria, il Raschera e il colletto Revelli sembrano abbastanza vicini(quando salì 3 anni fa al colletto vidi un lago e penso fosse il Raschera guardando mappa oggi) vedo però che il sentiero sembra perdersi tra il lago e il colletto… Sulla mappa vedo una linea tratteggiata che unisce il lago al colletto… Cosa significa? Chiedo se questo percorso sarebbe fattibile per semplici escursionisti semplicemente perché il punto di partenza, il rifugio Balma, sarebbe molto più comodo da raggiungere.
Grazie in anticipo e mi scuso per la mia ignoranza sulle mappe.
Elio Dutto
27/06/2021 alle 16:59
Ciao Alessandra. Se parti dal rifugio Balma certamente il percorso è più facile. Il sentiero tratteggiato che tu vedi è esattamente il precorso che tu dovresti fare per raggiungere dal lago Raschera il colletto Revelli. In poche parole, quando sei al lago Raschera devi andare quasi fino al bocchino dell’Aseo e poi tagliare in leggera discesa a sinistra.
Francesca
08/08/2021 alle 20:41
Vorrei segnalare che attualmente lo sterrato è chiuso con Ordinanza del Comune per frane dovute agli ultimi eventi alluvionali, quindi non è possibile arrivare a Stalla Rossa in auto. Cmq anche a piedi, nel tratto successivo, ci sono difficoltà: la strada in alcuni tratti è stata “mangiata” dal fiume, bisogna fare delle deviazioni, e la cartellonistica è carente.
Elio Dutto
08/08/2021 alle 20:44
Grazie Francesca, immaginavamo che ci fossero gravi problemi di viabilità. Grazie per avercelo segnalato.
Pier Carlo Supporter
19/09/2021 alle 17:33
Buongiorno ragazzi,
stavo leggendo la vostra interessante (come sempre relazione) per “ripassare” una gita effettuata tanti anni fa e ho inciampato in un’inesattezza (almeno credo sia tale) e cioè quando commentate il panorama visto dalla conca Revelli citate Pizzo d’Ormea, Bric Conoja e Mongioie ma l’ordine dovrebbe essere: Pizzo d’Ormea, cima Roccate, Bric Conoja e cima Revelli mentre il Mongioie diventa visibile solo dal colletto Revelli. Pertanto la foto che segue ritrae la cima Revelli e non il Mongioie. Ovviamente in beneficio del dubbio è doveroso visto che son circa 30 anni che non salgo più lassù. In ogni caso mi avete fatto venir voglia di tornarci pertanto vi ringrazio per questo e anche per tutte le fantastici itinerari che negli anni mi avete suggerito senza “sbagliare un colpo”. Un cordiale saluto Pier Carlo
Stefania
30/04/2022 alle 20:03
Vorrei precisare che al momento è possibile raggiungere il bivacco lasciando la macchina al tornante. Si prosegue su sterrata solo a piedi. Inoltre a un bivio più avanti è necessario ignorare le indicazioni per bivacco Cavarero 3.35 e seguire quelle per Sella del Zucco. La strada è stata portata più in alto dopo l’alluvione nel 2020! Da lì non ci sono più problemi!
Elio Dutto
01/05/2022 alle 08:34
Grazie Stefania per l’informazione. Aggiorniamo l’escursione con una nota. Ciao, a presto.
Andrea Sciaccaluga
12/05/2022 alle 09:28
Buongiorno, stiamo pensando ad un giro di due giorni, facendo pizzo di ormea, bivacco e monte mongioie. Dalla vetta del pizzo di ormea il bivacco è raggiungibile passando per la colla del pizzo? E dal bivacco passando per il blocchino d’aseo si può a sua volta raggiungere il Mongioie, corretto? Grazie mille in anticipo
Elio Dutto
18/05/2022 alle 20:50
Ciao Andrea. Il giro che hai intenzione di fare può andare bene. Dal bivacco Cavarero ti conviene passare dal colletto Revelli per poi proseguire verso il Bocchino d’Aseo. Da lì puoi salire sul sentiero che ti porta al Mongioie. Un po’ di attenzione bisogna fare in caso di neve nella discesa dalla colla del Pizzo alla Sella Revelli. Ciao e buona escursione.