Le previsioni per oggi non sono troppo buone ma il tempo dovrebbe mantenersi abbastanza stabile fin verso il primo pomeriggio. Valerio e Martino mi hanno convinto ad affrontare questa escursione che si effettua in posti non troppo frequentati, ma che vogliamo ugualmente conoscere.

Il bivacco Costi, nel cerchiolino rosso, visto dalla cima del Lausetto © Cuneotrekking
Affronteremo il primo tratto che porta in direzione del bivacco Barbero. Ci incamminiamo attraversando il ponte sul torrente Gesso (1091 m) seguendo poi una bella mulattiera che penetra nel bosco lasciando, poco dopo, la deviazione per il bivacco Nicolino Gandolfo (1847 m).
Con percorso tranquillo e regolare entriamo in una bellissima faggeta che ci accompagnerà per buona parte del tragitto. La prima parte della marcia si svolge sulla destra orografica della val Gesso poi, più avanti, una volta infilati all’interno del vallone della Vagliotta (lato sinistro orografico), ci distanzieremo dal torrente che scorre più in basso.
Numerosi tornanti ci conducono verso la strettoia del vallone, oltre la quale iniziamo a scorgere la parte superiore nascosta del vallone della Vagliotta, con la cima dell’Oriol in evidenza sul fondo.
Un centinaio di metri dopo, attraversando un ponticello ottimamente rifatto dopo le nevicate di quest’inverno (che l’avevano completamente distrutto), passiamo sulla destra orografica ed iniziamo a percorrere i numerosi tornanti che, poco alla volta, conducono sul ripiano dove è posizionato il gias Vagliotta inferiore (1595 m).
Lasciata a destra la traccia per il bivacco Barbero (indicazioni), seguiamo il percorso che si affianca al gias (fontana) e poi prosegue oltre, verso sinistra, tagliando a zig-zag una grande china erbosa.

Alle nostre spalle il bivacco Barbero sul poggio © Cuneotrekking
Il sentiero sale verso il vallone della Vagliotta superiore portandoci al bivio per il passo Barra della Vagliotta (2456 m) e la cima del Lausetto (2687 m) (indicazioni), dove svoltiamo a destra per percorrere un tratto in lieve discesa in direzione del vallone del Limbo.

Salendo sulla china erbosa oltre il gias © Cuneotrekking
Attraversato il rio (tacche rosse), il percorso si sposta tagliando le pendici colonizzate da rododendri e altri arbusti sotto un grande sperone roccioso, portandosi gradualmente verso destra (vallone della Miniera).

Attraversando il rio © Cuneotrekking

La nebbia inizia a fare la sua comparsa © Cuneotrekking

In salita verso lo sperone roccioso © Cuneotrekking
All’uscita dal tratto erborato tagliamo a zig-zag una grande pietraia che ci innalza verso una zona di lisce placche rocciose con qualche passaggio un po’ più arduo.

Nel vallone della Miniera © Cuneotrekking
Il percorso si sposta ora verso sinistra (indicazione per il bivacco su una parete di roccia) e taglia con una cengia diagonale una ripida parete tra rododendri e arbusti, raggiungendo una vecchia miniera abbandonata (posto incredibile) di arsenopirite (maggiori informazioni sulla miniera potete trovarle sul libro “Rifugiarsi” Alpi Marittime – Vol 2).

Salendo verso la miniera (sul poggio al centro della foto) © Cuneotrekking

Arrivo alla miniera © Cuneotrekking
Qualche metro dopo ci troviamo sul precipizio che guarda verso il sottostante vallone del Limbo. Alla nostra destra, un passaggio delicato su roccia (tacche rosse) ci conduce sul crestone che procede scavalcando dossi rocciosi misti ad erba.

Nel passaggio delicato © Cuneotrekking

Sul crestone… © Cuneotrekking
Il bivacco non lo vediamo fino all’ultimo dosso, e lo si individua solamente grazie ad una lunga asta metallica piantata nel terreno.

In salita sul crestone © Cuneotrekking
Finalmente raggiungiamo il bivacco, che si presenta come il tipico bivacco di alta montagna. All’interno ci sono alcune brande con coperte ed una stufa.

La nebbia s’infittisce © Cuneotrekking

Finalmente dal bivacco © Cuneotrekking

Per ammirare il paesaggio © Cuneotrekking

Pausa pranzo © Cuneotrekking

Riposo davanti al bivacco © Cuneotrekking
Oggi, purtroppo, abbiamo anche un po’ di nebbia che ci fa compagnia e non ci lascia molta visibilità verso la cima del Lausetto e il Colle Barra della Vagliotta, ma anche sulle cime alle nostre spalle.
Ne approfittiamo allora per fare uno spuntino e poi, pian piano, torniamo sui nostri passi e più in basso dove la nebbia scompare del tutto.

Scendendo nel vallone della Miniera © Cuneotrekking

Tra le pietraie © Cuneotrekking

Sempre più in basso © Cuneotrekking

Ritorno nel vallone della Vagliotta © Cuneotrekking
alessandra
27/08/2015 alle 11:37
bella gita! posso chiedere se nei paraggi del bivacco c’è acqua?
Elio Dutto
27/08/2015 alle 13:27
Ciao Alessandra. Non ne ho vista ma, data la conformazione del terreno, non escludo che non ci sia qualche piccola sorgente nelle immediate vicinanze. In ogni caso c’è una copiosa fontana al gias della Vagliotta.
anna Supporter
29/08/2015 alle 17:50
Grazie bella gita spero di realizzarla presto