Iniziamo a camminare in piano a valle della borgata Ugo (1042 m). A un bivio svoltiamo a sinistra in discesa su un viottolo stretto tra muretti in pietra. Dopo una risalita approdiamo a una strada che si dirige a Biancera (1064 m).

Borgata Biancera © Cuneotrekking
Raggiunta la borgata, dopo un pilone votivo, imbocchiamo a destra il sentiero che porta verso la borgata Roi (palina indicatrice e tacche bianco/rosse).

Il sentiero riparte a destra dopo il pilone © Cuneotrekking
Il sentiero sale rapido tra castagni e splendidi muretti in pietra.

Un tratto di salita © Cuneotrekking
Al termine raggiungiamo un grande spiazzo pianeggiante su cui è posta la cappella di San Chiaffredo, protettore degli scalatori del Monviso.

Visuali dall’alto della cappella di San Chiaffredo © Cuneotrekking

La cappella di San Chiaffredo © Cuneotrekking

Affresco della Madonna con bambino e santi sotto al porticato © Cuneotrekking
Proseguiamo di fronte alla cappella lungo la sterrata scortata da betulle e abeti. Al bivio (indicazioni per il colle della Ciabra) teniamo la sinistra (al ritorno arriveremo da destra).

Verso il bivio per il colle della Ciabra (in fondo a sinistra) © Cuneotrekking
Alcuni tornanti ci fanno prendere quota e, giunti a un bivio, abbandoniamo a sinistra il percorso “anello colle della Ciabra” per seguire a destra quello più diretto (indicazioni).
Il lungo tratto seguente si sviluppa nel bosco su un bel sentiero dal fondo smosso. In alcuni tratti il passaggio è reso agevole da passerelle in legno.

Una passerella in legno © Cuneotrekking

In salita nel bosco © Cuneotrekking
Più avanti raggiungiamo un bivio: per chiudere l’anello dovremmo scendere a destra, ma prima dobbiamo ancora raggiungere il colle della Ciabra, per cui proseguiamo dritto.
In breve raggiungiamo una panoramicissima radura che guarda il monte Roccerè, la pianura dronerese e, sul versante opposto, i monti Tejè (1544 m), Cauri (1979 m) e Chialmo (2020 m).

Sguardo al monte Roccerè © Cuneotrekking

Visuale sulla pianura e la Bisalta © Cuneotrekking
Seguendo alcuni paletti segnaletici riprendiamo poco più in alto il sentiero che va a a tagliare le boscose pendici del soprastante monte della Ciabra (1847 m). Con percorso volgente a destra, tra betulle e qualche abete, puntiamo verso il colle.

Oltre la radura © Cuneotrekking

Verso il colle della Ciabra © Cuneotrekking

Tra le betulle © Cuneotrekking
Raggiungiamo infine il colle della Ciabra (1712 m). Ci fermiamo poco, giusto il tempo di bere qualcosa e scattare qualche foto.

Sguardo a ovest con il monte Oronaye (3100 m) ben visibile © Cuneotrekking
Torniamo quindi sul medesimo percorso fino alla radura fermandoci lì per la pausa pranzo.
Al termine ripartiamo e, appena più in basso, al bivio già incontrato in salita, lasciamo a destra il percorso dell’andata e seguiamo a sinistra il sentiero (anello colle della Ciabra) che in discesa va ad aggirare un combale inciso da alcuni rii.
Il percorso man mano si sposta verso le pendici di abeti del Roccerè, quindi procede verso sud fino a raggiungere un bivio. Qui lasciamo il percorso che scende a Roccabruna deviando a destra verso la borgata Roi.
Più avanti, dopo un tornante, superiamo alcune vecchie abitazioni scendendo a un bivio successivo.

Alcune vecchie abitazioni © Cuneotrekking
Entrati in una sterrata più ampia, dopo un po’ di cammino facciamo ritorno alla chiesa di San Chiaffredo. Seguendo le indicazioni presenti alla sua destra scendiamo ora in direzione della vicina borgata Roi (1212 m), che mantiene nel suo interno un bel campanile.

Borgata Roi vista dall’alto © Cuneotrekking
Più sotto ignoriamo un bivio dei percorsi occitani e continuiamo a scendere sulla sterrata verso le borgate Grange (1131 m) e Pra di Nota (1066 m).

Nel tratto di discesa dalla borgata Roi © Cuneotrekking
Qua la strada diventa asfaltata e ci riporta rapidamente al bivio della borgata Ugo e infine all’auto.
Nadia Supporter
02/10/2022 alle 22:00
Bel giro fatto oggi con una pioggia di castagne sul cammino e accesi colori autunnali. Sentiero poco battuto soprattutto nel percorso in discesa dove la vegetazione in certi tratti sta prendendo il sopravvento. Ottima la segnaletica, grazie per la preziosa traccia!
Elio Dutto
06/10/2022 alle 08:11
Grazie Nadia per il feedback