
Il colle di Stau (2500 m) © Cuneotrekking
Per questa escursione ce la prendiamo comoda. Oggi è domenica e si starebbe bene anche a letto, ma dopo aver guardato il cielo, così limpido, così terso, troviamo che sia un peccato rimanere a casa. Caricato zaini e scarponi raggiungiamo tardi (sono le 10:40) i Prati del Vallone (da Pontebernardo prendere la deviazione per Murenz). Non abbiamo ancora le idee chiare su dove andare. Potremmo salire al passo sottano di Scolettas (2223 m), oppure andare verso il rifugio Lausa (2404 m). C’è anche una terza possibilità: il colle di Stau. Puntiamo verso ques’ultimo più che altro perché oggi la temperatura è abbastanza bassa e vediamo che da quella parte batte bene il sole.
Parcheggiata l’auto nei pressi del rifugio Talarico (1712 m) e lasciata, a sinistra, la deviazione per il passo sottano di Scolettas, non ci rimane altro che seguire la sterrata che sale verso il vallone superiore di Pontebernardo. Dopo alcuni tornanti si lascia, ancora sulla sinistra, il sentiero che sale in direzione del rifugio Lausa per continuare sulla sterrata (GTA) che si innalza sui prati del Vallone. La salita è facile e tranquilla. In un curvone stacca (tacche rosse) il sentiero che porta al colle di Panieris (2683 m).

Dall’alto verso il rifugio Talarico (1712 m), dove abbiamo lasciato la macchina © Cuneotrekking
Proseguiamo sulla sterrata passando tra cespugli di sorbo arrivando così ad una bella baita con fontana, dove ha sede il gias sottano di Stau (2069 m). Guardando alle nostre spalle, notiamo, in alto, dall’altra parte del Vallone di Pontebernardo, il Passo Sottano di Scolettas (2223 m) e, più a destra, le cime del Becco Alto del Piz (2912 m) e la Testa dell’Ubac (2991 m).

Panorama verso il passo sottano di Scolettas (2223 m) © Cuneotrekking
D’ora in poi, aggirato un costone roccioso a sinistra, i prati lasciano il posto alle rocce cambiando e migliorando il paesaggio che diventa di alta montagna. La sterrata si restringe e si innalza con alcune giravolte verso il centro del vallone.
Dopo aver percorso un tratto più ripido, con un traverso verso sinistra si entra in un pianoro. Il percorso prosegue poi in leggera salita su chine di erba e pietre e conduce, in alto verso destra, in direzione di una evidente piramide di roccia, alla cui base si trova, adagiata, una vecchia casermetta militare.

Pianoro © Cuneotrekking

La casermetta © Cuneotrekking
Poco prima, con un po’ d’attenzione, si scorge un piloncino eretto dagli Alpini (deviazione per il Colle Panieris) e si continua a destra verso l’evidente insenatura del Colle. Si raggiunge poco dopo una seconda bella baita con fontana e con abbeveratoio per mucche.
Proseguendo verso il centro del vallone di Stau si notano ormai vicine le postazioni militari che stanno a ridosso del colle. Ancora qualche piccolo tornante da affrontare su terreno erboso ed eccoci arrivati. Panorama bellissimo verso il vallone di Ferrere e la Bassa del Colombart che si estende fino all’Enciastraia (2955 m). Sul fondo spicca l’Oronaye (3100 m), a sud est le cime di Schiantalà e il Becco Alto dell’Ischiator (2996 m).
Sarebbe bello ora poter scendere nel vallone di Ferrere, per concludere un itinerario di notevole interesse paesaggistico, ma non avendoci pensato prima, dobbiamo fare dietro-front e ripercorrere, a ritroso, il sentiero dell’andata. Ci consoliamo pensando che non dobbiamo fare tutto oggi, ma che può essere anche bello lasciare qualcosa di incompleto per potercelo gustare con più desiderio una prossima volta.

Il Colle di Stau (2500 m) © Cuneotrekking

Panorama verso il vallone di Ferrere © Cuneotrekking

Dall’alto verso il colle di Stau (2500 m) © Cuneotrekking

Vista sulla Testa dell’Ubac e la Cima di Vens © Cuneotrekking

Panorama versio il colle sottano di Scolettas (2223 m) e il passo di Rostagno (2536 m) © Cuneotrekking
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