Ore 6:04. Posata l’auto nel parcheggio vicino alle case reali in cima all’abitato di Sant’Anna di Valdieri mi incammino tutto solo nel lungo vallone di Meris. Alcune nuvole scorrazzano veloci nel cielo, segno che troverò vento in quota. Con passo buono ma non deciso, perché il percorso è lungo, risalgo il primo tratto in faggeta.
Un’ora dopo sono sul pianoro del gias del Prato (1.529 m) dove iniziano a posarsi i primi raggi di sole. Nel pianoro successivo, delle ex case reali del Chiot, solo le marmotte si fanno sentire. Con un ultimo strappo raggiungo il lago sottano della Sella. Guardo l’orologio che segna le 7:50.
Non passo dal vicino rifugio Livio Bianco (1.917 m) per non perdere tempo e proseguo sul sentiero che s’innalza alla destra del lago sottano della Sella in direzione di quello soprano. Superate le prime rocce montonate lisciate dal ghiacciaio, in tempi remoti, mi affaccio in una verde conca, sede del gias Gros.
Il sentiero riprende, a tornanti tra la pietraia, sul lato opposto portandomi ad un bivio, ai piedi della cascata proveniente dal lago soprano.
Lasciato a sinistra il sentiero per il monte Matto e il colle di Valmiana svolto verso il colle della Valletta (indicazione), raggiungendo in breve tempo il bellissimo lago soprano della Sella (2.329 m).

Salendo al colle della Valletta, sguardo all’indietro sul lago della Sella sup. © Cuneotrekking
Il sentiero prosegue verso nord in una bella valletta verdeggiante lambendo due laghetti e sale per raggiungere con qualche zig-zag finale il colle della Valletta (2.488 m) da cui si hanno splendide visuali sul monte Matto e verso il lago soprano della Valletta, inserito in basso in una conca a ovest.

La valle verdeggiante, salendo al colle della Valletta © Cuneotrekking

Dal colle della Valletta, sguardo sul lago omonimo © Cuneotrekking
Mentre un forte vento da nord si fa sentire, qui al colle raggiungo un gruppetto di quattro ragazzi che stanno arrivando dal rifugio Livio Bianco e sono diretti ai laghi di Valscura e al rifugio Questa.

Arrivo al colle della Valletta © Cuneotrekking
Il sentiero, lastricato nel primo tratto, prosegue mantenendosi sul lato ovest di una lunga cresta rocciosa, rossastra per la presenza di ossidi ferrosi, che divide dal lago soprano della Sella.

Dal colle della Valletta inizia un tratto lastricato © Cuneotrekking
Il percorso inizia a farsi molto interessante. Penetrando in anfratti nascosti costeggia un’infinità di laghetti e specchi d’acqua che rendono il paesaggio gradevolissimo e pieno di attese: a ogni angolo si presenta un nuovo quadretto d’artista con al fondo la Rocca della Paur (2972 m) che ti scruta dall’alto.

Tra le rocce rossastre con, al fondo, il Monviso © Cuneotrekking
Proseguendo con alcuni saliscendi nel vallone scopro alcuni laghetti, posti a quote diverse, che sono visibili solamente quando volgo lo sguardo all’indietro.

Uno dei tanti laghetti sul percorso © Cuneotrekking
Il piccolo vallone termina in una conca chiusa al fondo, ma la mulattiera prosegue a serpentina verso destra lambendo e tagliando i fianchi della Testa della Vallettaper affacciarsi in una nuova conca.

Tratto della mulattiera che porta nella nuova conca © Cuneotrekking
Una lieve discesa mi conduce sul pianoro successivo e affianca un avvallamento sul quale sono adagiati una decina tra laghetti e specchi d’acqua. Un vero spettacolo della natura, inimmaginabile quando non te lo aspetti. Poi, verso sinistra, allontanandomi da questo splendido posto chiusa al fondo dalla Rocca del Pan Perdù, riprendo a salire sui fianchi di una parete.

Salendo verso il colle © Cuneotrekking

Sguardo all’indietro © Cuneotrekking
La mulattiera prosegue per un bel po’, quindi con stretti zig-zag termina su una balconata che si affaccia alta sui laghi della Sella, regalandomi ampie visuali sul monte Matto e sui suoi laghi: ne riesco a vedere chiaramente due dei quattro mentre i rimanenti sono celati da speroni di roccia.

Dall’alto della cresta sguardo sui laghi della Sella © Cuneotrekking

Si possono notare due dei quattro laghetti del Monte Matto © Cuneotrekking
La mulattiera, proseguendo, interrompe improvvisamente il suo corso di fronte alla grande pietraia terminale.

Il colle est ancora distante © Cuneotrekking
Zigzagando tra i massi (tacche) supero uno specchio d’acqua con nevaio salendo in direzione del colle non più molto distante. Più su, sempre in pietraia, attraverso un altro nevaio in diagonale e in poco tempo raggiungo finalmente il colle est della Paur (2.890 m), posto fra la Rocca della Paur (2.972 m) ed il Nodo (2.921 m).

Laghetto tra le rocce poco sotto il colle est della Paur © Cuneotrekking

La parete est di Rocca la Paur © Cuneotrekking

Dal colle sguardo verso il Monte Matto e la Rocca di Valmiana © Cuneotrekking
Sul colle mi trovo in compagnia di una signora tedesca con la figlia, partiti al mattino dal lago Soprano della Sella e diretti al rifugio Questa.
Il panorama da qui è veramente sublime. Oltre alla parete est della Rocca Paur che mi sovrasta sulla destra, posso vedere i laghi di Valrossa, collocati nella conca a sud del colle, la Rocca di Valmiana (3006 m), le cime di Valrossa e, in lontananza, il lago delle Portette con il rifugio Questa, adagiati sotto la Testa delle Portette (2821 m).

Laghi di Valrossa e, al fondo a destra, si intravede il lago delle Portette col rifugio Questa © Cuneotrekking
Indico alla mamma con la figlia dove si trova la prossima loro meta, spiegando i vari passaggi per raggiungerla, notando sui loro visi un po’ di incertezza e timore per la lunghezza del tratto ancora da compiere. Lasciato lo zaino sul colle faccio una scappata sul Nodo (2921 m) per godermi appieno lo spettacolo dei monti circostanti. Il vento fortissimo ha spazzato via ogni nube, lasciando un cielo totalmente blu.
Salutate le signore, a malincuore riprendo più tardi la via di discesa verso il lago soprano della Sella, dove ho intenzione di fermarmi per un veloce spuntino.
Scendendo dal colle trovo il gruppetto dei quattro ragazzi alle prese con l’ultimo tratto di salita in pietraia. Ci scambiamo due dritte, poi faccio ancora una visita estemporanea a un laghetto nascosto sotto una parete rocciosa, non visibile se non in discesa, e poi giù in tranquillità, seguendo a ritroso il percorso di salita, verso il lago della Sella superiore.

Visita estemporanea ad un lago nascosto © Cuneotrekking

Discesa verso il lago Sella Superiore © Cuneotrekking

Sulla riva del lago della Sella Superiore per un veloce spuntino © Cuneotrekking
Poi ancora giù fino al rifugio Livio Bianco per un caffè ed una fetta di torta e ritorno a Sant’Anna di Valdieri. Naturalmente questo percorso può essere fatto in due giornate prevedendo un pernottamento al rifugio Livio Bianco.

Scendendo verso il lago del Livio Bianco © Cuneotrekking
galgano guidotti
04/08/2015 alle 14:17
Ogni tua escursione è sempre spettacolare,complimenti,soprattutto per il tuo allenamento!!
Elio Dutto
04/08/2015 alle 16:25
Ciao Galgano, grazie per il tuo complimento che più che a me rivolgo ai luoghi spettacolari delle nostre Alpi cuneesi. Quando faccio un’escursione mi stupisco sempre di tanta bellezza e ringrazio ogni volta della fortuna che ho di abitare in questi posti.
Lodovico Supporter
04/08/2015 alle 15:09
Fantastica escursione che mi piacerebbe replicare già domani! Maahimè non è per tutti fare in giornata 30 km con 2000 metri di dislivello. Hai un bel dire che il passo era inizialmente buono , ma non deciso. Nella prima ora hai superato un dislivello di quasi 550 m! Che gamba!
Lodovico
Elio Dutto
04/08/2015 alle 16:30
Ciao Lodovico, come ho scritto al fondo dell’escursione, questo percorso può essere sdoppiato facendo una tappa al rifugio Livio Bianco.
In verità ero partito per fermarmi ai laghetti oltre il colle della Valletta, poi era tutto talmente bello (complice anche la bella giornata) che non sono riuscito a fermarmi…
Romano Margaria Supporter
05/08/2021 alle 23:06
Ciao Elio. Fatto oggi il tuo itinerario, in più sono salito in cima. Mai prima d’ora avrei immaginato una tale bellezza nel selvaggio e isolato vallone che porta al colletto. Questo percorso lo classifichi E. Considerato il percorso finale che accede al colletto, il sentiero non c’è più, si continua attraverso grossi massi, per me vale un EE. Ciao
Elio Dutto
06/08/2021 alle 13:31
Ciao Romano. Escursione bellissima in ambiente strepitoso. Con la salita in cima hai messo la ciliegina sulla torta. Bravo e complimenti!
Stefano Renzoni
04/08/2015 alle 20:59
Bravo Elio,sei veramente un camminatore instancabile.
Elio Dutto
05/08/2015 alle 07:10
Ciao Stefano, cerco anche di non lasciarmi sfuggire queste belle giornate… Buone camminate!
fabrizio barsi
04/08/2015 alle 21:58
Grande Elio……sempre professionali e dettagliate le tue escursioni….ciao!!
Elio Dutto
05/08/2015 alle 07:08
Grazie Fabrizio!
Alessandro
25/06/2020 alle 12:20
Ciao, volevo sapere se ci sono dei posti comodi per piantare la tenda a dormire e spezzare così in 2 giorni l’escursione. Grazie in anticipo
Elio Dutto
25/06/2020 alle 20:51
Ciao Alessandro. C’è un’infinità di posti per la tenda sia prima che dopo il lago soprano della Sella, ma anche subito dopo il Passo della Valletta. Un’unica cosa, nel 2019 è stata fatta una legge che vieta il campeggio libero nella regione Piemonte. Non so se questa legge viene fatta rispettare… Ciao