Il lago inferiore di Valscura con, in secondo piano, l’Argentera

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Il tuo commento


  1. Complimenti per le foto e per la gita;io conosco molto bene quei posti ma innevati cosi’ non li avevo ancora visti a Maggio.Ciao Massimo.

  2. cuneotrekking


    Grazie Massimo che continui a seguirci. Abbiamo in programma un’altra gita già fatta e quasi pronta per la pubblicazione. Ciao


  3. Bellissimi quei posti

  4. cuneotrekking


    In effetti siamo davvero fortunati a vivere in questa Provincia che di posti così incantevoli ne ha una bella quantità!

  5. Valerio Picco


    La Valscura non pensavo fosse accessibile in questa parte dell’anno.
    Due settimane fa ho fatto Valasco inferiore dove c’era molta gente poi da valasco inferiore a Valasco superiore ambiente incontaminato e ho incontrato decine di camosci. Gita bellissima, ai lettori in questo periodo consiglio il vallone della Barra da San Giacomo fino al Soria decine di stambecchi maschi e grande varietà panorami tardo primaverili e invernali, eccezionale…


  6. Ciao a tutti voi e tanti auguri di Buon 2022!
    E come iniziare l’anno se non con una bella escursione con le ciaspole?
    Questo inverno molto anomalo ha reso praticabile la strada che porta alle Terme di Valdieri e quindi ne ho approfittato per andare in Valle Gesso, una vallata che in inverno non riesco quasi mai ad andare. Si fatica a trovare itinerari adatti per la stagione.
    Così alle 8:15 sono alle Terme di Valdieri, ho parcheggiato nel parcheggio per il Rifugio Morelli-Buzzi. Salta subito all’occhio due cose: temperature elevate per il periodo, ci sono 7 gradi alla partenza all’ombra vicino al torrente, e la mancanza di neve davvero importante sembra di stare in autunno.
    Mi dirigo verso il Vallone del Valasco, calzo le ciaspole già alle Terme, esiste ancora uno strato costante di neve ghiacciata fin dalla partenza.
    La via è molto ben battuta, segno di moltissimi passaggi precedenti.
    Infatti arrivo al Piano del Valasco con molta scioltezza.
    Sempre emozionante la vista di questo posto, a maggior ragione in questo periodo che non c’è l’affollamento estivo tipico di questa zona.
    Il rifugio è aperto come bivacco e vedo alcuni paia di sci fuori, qualcuno ha trascorso il Capodanno qui.
    Non mi fermo e prendo la direzione del Lago inferiore di Valscura.
    Ho un’idea: arrivare fino al Rifugio Questa passando per la rotabile degli alpini che passa per i laghi Valscura e Claus, la poca neve dovrebbe facilitarmi il tutto.
    La traccia ben battuta continua anche per la via del Valscura, non ho problemi a proseguire.
    All’altezza della galleria vengo scaldato dal Sole, finalmente.
    Nell’ultimo tratto incontro uno strato di neve degno di Dicembre: circa 70 cm, meglio che niente.
    In due ore e mezza arrivo la Lago Inferiore di Valscura, bello congelato.
    Guardo a sinistra alla ricerca della rotabile militare e mi accorgo che la traccia ben battuta che ho seguito fino a questo momento finisce li, me l’aspettavo in parte. Di conseguenza provo a proseguire ma vengo subito bloccato dalla neve in cui sprofondo fino alle ginocchia, e vengo bloccato dalla importante pendenza dei versanti in cui dovrei battere la nuova traccia: c’era da superare un balzo roccioso alto 30 metri in cui oltre c’è la piana della famosa strada degli alpini ottimamente conservata. Con la neve non portante che stavo calpestando non era sicuro proseguire, se fosse stata bella ghiacciata e compatta avrei messo i ramponi di ghiaccio e avrei proseguito.
    Devo “accontentarmi” del Lago inferiore di Valscura ma non ho perso niente di quello che avevo in mente di fare e trovare: qui c’era un silenzio di tomba, ero l’unico a quell’ora sulle sponde dello specchio d’acqua congelata, zero vento.
    Era il paradiso…
    Resto li per quasi 50 minuti a rilassarmi e per mangiare pranzo al sacco, fa un caldo tremendo però, ero quasi intenzionato a mettermi la maglietta a maniche corte. Ci è mancato davvero poco…
    Inizio la discesa seguendo la stessa via dell’andata, prima dei Piani del Valasco incontro 6 persone che mi chiedono tutte le condizioni della neve e se i laghi sono raggiungibili.
    Al Valasco incontro tante persone a fare pic nic al Sole e sulla via per arrivare alla piana incontro la folla che saliva tardiva, molti anche malamente attrezzati.
    Lasciamo perdere, troppi merenderos ignoranti in materia su come affrontare un’escursione invernale, per quanto oggettivamente facile sia quella del Valasco. Ma basta una scivolata per delle scarpe sbagliate…
    Una bella giornata, poca neve purtroppo ma la sua scarsità mi ha permesso di partire dalle Terme di Valdieri invece della classica partenza invernale da Tetti Gaina, accorciandomi non poco l’escursione.
    Un saluto da Mattia di Mondovì.


    • Bravo Mattia ero stato qualche anno fa in inverno con le stesse condizioni nevose, era uno spettacolo trovarmi lì da solo in quell’ambiente immacolato.


  7. Nella lunghezza del percorso avete indicato 16 km, ma si intende andata e ritorno oppure solo andata?