Sono venuto con Marina per effettuare una salita al Monte Aver. Parcheggiata l’auto al laghetto di Orgials inferiore (2243 m), percorriamo un segmento di strada asfaltata in direzione del colle della Lombarda.

Laghetto inferiore di Orgials © Cuneotrekking
Dopo 700/800 metri, nei pressi di un grande ammasso roccioso, dipartono due sentieri: il primo porta al Colle dei Morti (2477 m); il secondo, cento metri dopo, al Colle di Orgials (2600 m) ed ai laghi di Orgials (o della Valletta) (2291 m). Seguendo il sentiero verso il colle dei Morti, risaliamo con alcuni tornantini la prima parte che si eleva dalla strada del Colle della Lombarda. Appena sopra solchiamo un ripiano verdissimo, tra erba e rocce montonate, col sentiero che per gran parte della sua lunghezza viene delimitato da una fila di pietre.
Nei pressi di un larice, sulla destra, si stacca il sentiero che conduce al Passo di Orgials. Continuando sul nostro ci portiamo, con leggere salite, verso il Colle dei Morti superando in sequenza alcuni ripiani.

Sul sentiero verso il Colle dei Morti © Cuneotrekking
Poco prima del colle tagliamo un nevaio e poi superiamo una rampa. Qui veniamo raggiunti da folate di vento improvvise e fortissime.

Il Colle dei Morti © Cuneotrekking
Marina decide di non proseguire e di cercarsi un riparo. Io, naturalmente, voglio comunque continuare fino alla Cima Aver, affrontando una scarpata che si eleva a sinistra su terreno mobile e instabile, portandomi, per il vento che continua a soffiare in modo spaventoso, verso l’alto ma sempre sotto cresta.

La rampa di salita dal Colle dei Morti © Cuneotrekking
Più sopra taglio in diagonale alcune pietraie cercando di raggiungere il colletto tra la Cima Centrale e Orientale. Salendo verso la croce lignea della Cima Orientale ho un momento di panico quando mi trovo sui precipizi che danno verso la Testa Gias dei Laghi (2739 m) e vengo raggiunto da un colpo di vento improvviso. L’istinto mi fa appiattire immediatamente al suolo e poi, a tentoni, raggiungere la cima.

Cima orientale di Aver © Cuneotrekking

Panorama verso l’Argentera © Cuneotrekking
Non pago mi dirigo verso la Cima Centrale che misura due metri meno e si trova su un ammasso di rocce a qualche centinaio di metri da qui.

Cima centrale Aver (2743 m) © Cuneotrekking
Finalmente sono soddisfatto e posso iniziare il ritorno verso il Colle dei Morti, dove Marina, al riparo di un grande masso, mi sta attendendo. Raggiungeremo il laghetto di Orgials in meno di un’ora.
Osvaldo Cavallo
12/09/2009 alle 22:50
Lo sapete perchè si chiama “Colle dei Morti”?:
si chiama così perchè la notte del 2 novembre, appena fa buio, dai vari colli intorno si riunisce una miriade di anime che iniziano una lugubre processione attraverso quei monti,scendono dal “loro” colle e risalgono sul versante opposto fino al Colle di Bravaria. Questa processione viene interrotta solo al sopraggiungere dell’alba che fa scomparire le anime.
Non credo sia il caso di andare a verificare, a novembre le notti lassù sono così fredde. O no?!
Ciao. Osvy.
cuneotrekking
15/09/2009 alle 12:12
Ciao Osvy, grazie per questa nota. Non conoscevo la leggenda delle anime che transitano su questo Colle. Mi piacerebbe andarlo a verificare di persona, ma mi sa tanto che, se continua di questo passo, in quel periodo ci sarà parecchia neve lassù.
Elio.
Michelangelo
23/09/2009 alle 10:23
Ciao, bellissimo sito, io abito a Trieste ma d’estate vado in vacanza a pratolungo. Sono stato al colle dei morti anch’io a fine luglio 2009. Se mi ricordo bene, il colle fu teatro di un aspra battaglia in cui morirono molti soldati, nel 18° secolo, da qui la processione di anime il 2 novembre.
cuneotrekking
23/09/2009 alle 15:00
Ecco un altro tassello che, con quello di Osvaldo, si aggiunge a continuare l’argomento del perchè del nome “Colle dei Morti”.
Fa senz’altro piacere che anche da Trieste qualcuno apprezzi le nostre belle montagne, addirittura da venirci a passare le vacanze.