Monte Bellino

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Il tuo commento

  1. Maurizio Famoso


    Bellissimo ! Certo che la scelta non manca !
    Maurizio


  2. Bravissimi , siete sempre molto bravi nel descrivere le gite che fate. é un vero piacere leggervi. grazie. Roberto


  3. La Val di Bellino mi piace molto,un paio di anni fa’ ho fatto una ciaspolata notturna partendo dal Rifugio Meleze e facendo un giro ad anello siamo arrivati su un bel pianoro,vin brule’ e cielo stellato hanno reso la serata indimenticabile…


  4. Chiedo scusa mi hanno parlato del colle /passo del riasseto…. dalle parti di bellino…qualcuno da dirmi il sentieri per raggiungerlo????? Grazie in anticipo


  5. Ciao! Vorrei fare questa escursione questo finesettimana, qualcuno sa dirmi se c’è ancora neve o se è facilmente fattibile? Grazie 🙂


  6. Ciao a tutti voi.
    Nell’escursione di oggi sono presenti due miei colleghi di lavoro (Claudio e Simonetta) ansiosi di portarli in un bel posto dopo diversi rinvii e dopo tre escursioni già fatte insieme nel 2017.
    Sono persone allenate quindi decido di partire subito in quarta con loro, portandoli al Monte Bellino, ambiente in quota ma non difficile da raggiungere.
    Così eccoci a Sant’Anna di Bellino alle 8:05 dove partiamo per il sentiero U 27 verso il Colle di Bellino.
    Il tempo è sereno e il sole è già in procinto di picchiare duro sulle nostre teste.
    La prima parte fino all’entrata delle Barricate la si svolge tranquillamente, i miei due compagni di salita riescono a seguire il mio passo abituale.
    Lungo il sentiero che passa per la gola delle Barricate troviamo tanta gente intenta a salire, saranno stato quasi 15 persone che superiamo agevolmente essendo più lenti di noi.
    C’è ancora un po’ di neve sopra il Rio Autaret in quel punto ma il sentiero è perfettamente sgombro.
    Arriviamo nei pascoli del Vallone dell’Autaret dove il panorama si apre verso il Faraut e in fondo il Monte Maniglia, dietro di noi fa capolino il Monte Salza e più avanti la sagoma piramidale del Monviso ancora con tanta neve sulla via normale di salita.
    Si procede davvero bene e non ci fermiamo fino al bivio al Grange Autaret, dove sostiamo per riprenderci qualche minuto e mangiare uno snack energetico, qui incontriamo due escursionisti diretti verso il Faraut.
    Poi si riprende anche se a velocità più bassa di prima, le gambe iniziano ad essere affaticate.
    Il Sole martella come pochi ma almeno ha fatto capolino un bel vento fresco che ci ristora.
    La meta ormai è bella che visibile.
    Arriviamo in poco tempo al Colle di Bellino dove il panorama viene impreziosito dalle vette della Alta Valle Maira.
    Qui notiamo dei resti di un vecchio fortino militare, sparsi per i due versanti, la cosa c’incuriosisce un po’ visto che tutti gli indizi sembrano portare al fatto che il fortino è stato fatto saltare in aria o bombardato, troviamo anche l’entrata che sprofonda nelle profondità della terra.
    Ormai non ci resta che seguire l’evidente sentiero che passa tra sfasciumi di roccia fino alla vetta.
    Ci arriviamo alle 10:20.
    Siamo saliti come un treno ad alta velocità rispetto ai cartelli! E siamo saliti tranquillamente con i nostri passi.
    Il panorama è semplicemente stupendo: le montagne intorno si vedono tutte, inoltre la visuale verso le Alpi Marittime è sgombra, solo qualche nuvola nella zona del Monviso.
    Restiamo in cima per 40 minuti prima di scendere verso il Grange Autaret dove avremmo fatto pranzo, nel frattempo in vetta sono arrivati due ciclisti e due donne.
    Nella discesa ritroviamo prima del Colle di Bellino gli escursionisti che avevamo superato alle Barricate, intenti a salire, nel percorso dal cole fino ai grange incontriamo due ragazze che stanno salendo al Bellino di corsa.
    Dopo mezz’ora siamo nei pascoli del grange, restiamo li per mezz’ora per pranzare prima di prendere la via del ritorno.
    Alle 13:50 siamo dalla macchina a Sant’Anna di Bellino.
    Una giornata davvero stupenda, un caldo e un sole che ci ha bruciati, ma ci ha permesso di godere di un bellissimo panorama sulla vetta del Bellin, inoltre oggi ho avuto una bella compagnia.
    Un saluto da Mattia da Mondovì.


    • Bella escursione in ambienti spettacolari. Bravo Mattia. Dovrò tornarci molto presto. C’erano tanti fiori sul percorso?


      • Ciao Elio.
        Si, c’è ancora una bella fioritura di varie specie appena usciti dalla Gola delle Barricate fino agli ultimi tornati sotto il Buc Faraut verso Grange Autaret.
        Una cosa strana. Abbiamo sentito e visto pochissime marmotte e nessun stambecco e camosci, mi ricordo che in quella zona era sempre pieno di questi animali.


  7. Ciao a tutti.
    E’ da un po’ di tempo che frequento Alberto Marchisio che su YouTube ha un bellissimo canale di montagna dal nome Mountainlover87, questa gita al Monte Bellino l’ho fatta assieme a lui.
    Alle 8:15 arriviamo a Sant’Anna di Bellino e partiamo per la via normale di vetta.
    Inizialmente la vetta iniziale era il Pelvo di Ciabrera ma abbiamo deciso di optare per qualcosa di più semplice per poter essere in forma nella serata per tifare la nostra nazionale alla finale degli Europei.
    La giornata è stupenda come tempo ma il Sole martella già di prima mattina, e lo farà per tutta la gita.
    Arriviamo in fretta al Pian Ceiol.
    Da qui in poi iniziano le riprese di Alberto per il suo video della gita con la sua GoPro, che continueranno per tutta l’escursione, mentre io mi occupo e mi occuperò delle fotografie.
    Molta gente già ad inizio salita.
    Fate attenzione sull’attraversamento del sentiero sul Rio Autaret perchè manca una passerella, in caso di acqua alta può risultare difficoltoso.
    Con nostro piacere il sentiero che passa dalle Barricate è stato sistemato a dovere ed è sicuro.
    Oltre le barricate si aprono verdeggianti pascoli che ci porteranno verso le Grange Autaret, le fioriture sono in ritardo ed infatti una moltitudine di fiori ci regalano splendidi colori.
    Il sentiero risulta sempre ben segnato e di facile individuazione, con pendenze regolari e mai con strappi duri.
    Li io ed Alberto abbiamo discusso se sia stato il caso di salire al Monte Maniglia, la via è perfettamente sgombra dalla neve ma, alla fine, decidiamo di mantenere il nostro piano originario.
    Qui incontriamo un gruppetto di tre escursionisti che per tutto il resto dell’escursione incroceremo e qui Alberto alza il suo drone e procede con la sua prima dronata.
    La salita verso il Colle di Bellino la prendiamo molto tranquillamente.
    Arrivati sul colle il panorama si apre in direzione della Valle Maira ed è bellissimo.
    Seconda dronata sul colle.
    Il sentiero qui prosegue sul versante Maira del Bellino su pietraia.
    Arriviamo in vetta pochi minuti dopo, sono le 11:30 circa.
    Restiamo in vetta a goderci il panorama che spiazza fino alle Alpi Marittime e ci permette di osservare la bellissima zona e le sue conosciute montagne, qui a disturbarci un po’ è la presenza costante del vento freddo.
    Bellissima giornata…
    Dopo aver mangiato pranzo decidiamo un concatenamento, andiamo a salire il Buc Faraut, il “falso Faraut”.
    Scendiamo verso la Colletta.
    Notiamo che il vecchio Rifugio Carmagnola è stato ristrutturato nel 2019 ed è diventato un grazioso bivacco aperto a tutti.
    Dopo la vecchia caserma militare inizia la piccola salita al Buc.
    Ci restiamo per poco tempo per poi iniziare la discesa verso Sant’Anna di Bellino per una via diretta verso Grange Autaret, da li discesa sulla via normale.
    Da prestare attenzione al filo spinato che è disteso per terra lungo tutto il Versante Nord del Bellino dove noi scendiamo, è un po’ nascosto a prima vista.
    A metà strada ci fermiamo ancora per un’ultima dronata della zona e le ultime riprese video.
    Nel frattempo il tempo inizia a guastarsi un po’ verso il Monviso e successivamente nel Vallone di Rui.
    Alle 15 siamo dalla macchina a Sant’Anna di Bellino.
    Gita davvero piacevolissima in un territorio frequentato ma che conserva la sua natura selvaggia, abbiamo incontrato molte belle persone e la compagnia di Alberto è molto bella.
    Un saluto da Mattia da Mondovì.