Seguiamo la strada che procede verso il centro di Sambuco e la abbandoniamo quasi subito per svoltare su quella che si stacca a destra (fontana). La strada, in buona parte all’ombra la mattina, si inoltra nel vallone della Madonna e poco oltre diventa sterrata. Ignorando il primo ponticello in legno che, sulla destra, va verso S. Anna e il Colle Ciardoletta, continuiamo fino ad un bivio successivo. Lasciata ora la strada che prosegue diritta ci dirigiamo a destra (palina) e, attraversato pochi metri dopo un ponticello, passiamo sulla sinistra idrografica del vallone dove un bellissimo sentiero, sapientemente tracciato in ambiente splendido, inizia ad inerpicarsi a zig-zag tra pini e larici nel suggestivo e incassato Vallone della Madonna.
Dopo un buon tratto ci troviamo ad attraversare un piccolo rio laterale che proviene dalla Comba Sapet, riprendendo poi immediatamente a salire per un bel po’ nella pineta sotto le alture della Cordiera fino a sopraelevarci sotto le incombenti Rocce Bianche. Tra ciuffi di lavanda e larici, ci portiamo nei pressi di alcune suggestive cascate d’acqua che traggono origine da una impressionante e profonda strettoia, scavata negli anni dal torrente della Madonna.

Cascatelle d’acqua © Cuneotrekking
Proseguendo facciamo ingresso nel Vallone degli Spagnoli, dove il sentiero piega a destra sul suo lato ombroso; qui, nel tratto che conduce verso il Gias Murè (1831 m), calpestiamo la prima neve. Arrivati ad un bivio lasciamo il sentiero che continua verso i Colli della Bandia e del Mulo per superare, su alcune travi in legno a sinistra, un rio e iniziare un lungo percorso che taglia trasversalmente il versante assolato del vallone dirigendosi ad ovest verso le alture del Bersaio.

Nel vallone degli Spagnoli © Cuneotrekking

In salita © Cuneotrekking

A sinistra si delinea la sagoma del Bersaio © Cuneotrekking
Il sentiero, in continua ascesa, ne incide prati e piccoli valloncelli laterali affacciandosi, verso quota 2000, su un piccolo pianoro dove troviamo adagiate due vecchie trune in pietra; da questo punto la neve non ci abbandonerà più fino alla cima. Aggiratele sulla destra, senza punti di riferimento e guidati dall’istinto, puntiamo a guadagnare la cresta seguendo un logico itinerario in direzione della cima che immaginiamo un po’ spostata sulla sinistra.

In cresta verso il cippo di pietre © Cuneotrekking
Raggiunto il displuvio si apre improvvisamente davanti a noi l’arco di montagne che abbraccia la parte ovest delle Alpi Marittime e Cozie. Rivedo, davanti a me, il Monte Bodoira che con Massimo avevo raggiunto questa primavera.
Continuando la salita sul displuvio tra i due valloni, ci apprestiamo a raggiungere un grande cippo di pietre. Da questo punto la nostra meta appare ormai molto vicina. Con faticoso percorso (neve dai 20 ai 40 cm circa) raggiungiamo la spaccatura della roccia che precede la cima, dove sorprendiamo tre stambecchi accovacciati. Verso le 11:30, finalmente, posiamo i nostri piedi sulla vetta.

Arrivo al Bersaio © Cuneotrekking

L’ultimo tratto visto dalla vetta © Cuneotrekking

Dalla cima verso Sambuco © Cuneotrekking
Il nostro sguardo va immediatamente nella direzione del precipizio strapiombante su Sambuco, 1100 metri a picco sotto di noi, per poi percorrere a 360° ogni singola vetta da noi conosciuta. Dal Bodoira (2747 m) a Rocca la Meja (2831 m) fino al Nebius (2600 m); dal Corborant (3010 m), Ischiator (2996 m) alle Cime di Vens. Paesaggi innevati stupendi. Ci fermiamo un bel momento su questo meraviglioso balcone panoramico. La giornata è bella e non fa neanche tanto freddo.

La croce di vetta © Cuneotrekking

A sinistra il Bodoira (2747 m), a destra Rocca la Meja (2831 m) © Cuneotrekking
Quando ormai siamo quasi decisi a fermarci in punta per il pranzo, Gelu individua, con la telecamera, un branco di stambecchi che sta pascolando nei pressi del colle Piconiera; li vuole assolutamente riprendere prima che se ne vadano ed allora non ci rimane altro che assecondarlo e scendere nella direzione del colle (2256 m) dove ci fermeremo anche a pranzare proprio in vista del Vallone degli Spagnoli per affrontare, al termine, una discesa a picco che ci condurrà verso il Gias Murè.

In discesa verso il Colle Piconiera © Cuneotrekking

Discesa nel vallone degli Spagnoli © Cuneotrekking
Da qui ridiscenderemo nella strettoia del Vallone della Madonna ripercorrendo il tratto, finalmente al sole, che ci ricondurrà a Sambuco.
Claus72
20/05/2015 alle 23:02
CIao Elio,questo e’ un itinerario che mi affascina abbastanza ma che tipo di motivazione possiamo accostare alla difficolta’ “EE”?!grazie
Elio Dutto
21/05/2015 alle 08:40
Ciao Claus. La motivazione dell’EE è strettamente legata alla giornata in cui abbiamo effettuato l’escursione quando cioè, nell’ultimo tratto, la presenza di neve ha cancellato il sentiero costringendoci a salire ad istinto fino alla cima.
E’ una bella escursione e ti piacerà. Ciao
Claus72
21/05/2015 alle 12:11
grazie per la risposta,a presto buon lavoro ciao
Paolo Gandino Supporter
27/06/2020 alle 15:15
Ciao Elio. Come consuetudine prendo spunto dalle vostre inserzioni. Sono salito ieri sul Bersaio, il sentiero è segnalato e visibile: non c’è indicazione solo sul colle Piconiera, dove però la meta è inconfondibile. Sono salito anche sulla cima Piconiera, dove non c’è praticamente traccia: il percorso è però intuitivo ma da effettuarsi solo con buona visibilità. Ciao.
Elio Dutto
28/06/2020 alle 09:18
Ciao Paolo. Il Bersaio è sempre una bella meta. Dovrei nuovamente ripeterla perché è da un po’ di anni che non ci vado.Sul Piconiera non sono mai salito. Ciao e grazie per l’info.
Sergio Supporter
14/06/2021 alle 14:01
Ciao a tutti. Io e mia moglie abbiamo scoperto il Bersaio grazie ad un amico incontrato lo scorso anno sul Pan di Zucchero. Ci siamo andati agli inizi di ottobre (giorno in cui ci fu l’inondazione nell’amata Valle Gesso). Bellissima la salita, ma molto freddo tant’è che in cima abbiamo trovato la neve. Ci siamo riproposti di tornare per goderci meglio il panorama e perchè incuriositi da una traccia di sentiero che invita ad un giro ad anello. Una sera mi sono messo a studiare le cartine e predisporre una traccia gps da poter seguire e sabato 12, io e mia moglie siamo partiti alla volta del Bersaio con annesso tour. Giornata molto bella e camminata stupenda. Caprioli, camosci, stambecchi panorami bellissimi. Dopo la cima seguiamo il gps ed individuiamo bene la traccia di sentiero che ci porta in direzione “Moriglione” ed inoltre ci sono molte tacche bianche e rosse che aiutano. Certo il giro richiede una buona preparazione fisica in quanto molto lungo (circa 20 km.) ma la vista che si apre ai nostri occhi ci gratifica della fatica. Se pensate possa servire, posso trasmettere il file gpx. Grazie per tutte le indicazioni che ci date.
Elio Dutto
10/02/2022 alle 20:59
Ciao Riccardo, è un giro che mi sono sempre proposto di fare ma finora è rimasto nel cassetto. Grazie per il feedback