Le previsioni meteorologiche di questa settimana non ci lasciano tranquilli, ma le trovo poco affidabili, per cui voglio approfittare ugualmente e prendermi una giornata. Gli amici oggi non si sono dati disponibili, ognuno ha i proprii impegni. Pazienza, farò quest’escursione da solo. Scelgo il Monte Bourel che avevo raggiunto qualche anno fa da Bergemoletto; lo voglio salire da Sant’Anna di Valdieri.
Alle 7:00 in punto parto dall’abitato di Sant’Anna dalla stradicciola asfaltata in cima al paese che va in direzione del Rifugio Livio Bianco (paline segnaletiche). Mi fa compagnia, per un po’, un pescatore che più avanti devia verso il torrente. Salendo la Valle della Meris, incontro il gestore del Rifugio Livio Bianco che sta tracciando un passaggio su un tratto di slavina, a cui chiedo lo stato della neve alle alte quote. Nel frattempo, dopo circa un’ora di cammino e quattro chilometri di percorso, all’uscita dalle faggete raggiungo il falsopiano denominato Gias del Prato (1529 m) che risalgo fin quasi al termine poi, verso quota 1600 metri, dopo aver varcato un piccolo rio , devio sulla destra (nord) per dirigermi alle falde di un costone erboso che si nota sulla sinistra del vallone incassato di Marchiana.

Arrivo al Gias del Prato (1529 m) © Cuneotrekking
Intrapresa la salita sullo spallone trovo qualche traccia di sentiero che a prima vista può essere scambiato per un tratturo, ma via via si fa più evidente. Il tratto, di erba mista a pietrisco, è molto ripido per cui risalgo in quota velocemente.

Gias del Prato visto dal ripido spallone che sto salendo © Cuneotrekking
Oltre i 2000 metri, dalla cartina in mio possesso, dovrei trovare i resti del gias del Traversire ma non noto nulla. Attraversati alcuni piccoli rii e qualche sorgente mi spingo più in alto, quindi le tracce deviano leggermente verso destra fin quando si manifesta più evidente la depressione del Colle di Marchiana (2276 m).
A questo punto i riferimenti si perdono ma, superati alcuni nevai, seguo la direttrice del Colle che è posizionato tra il Monte Ventabren a sinistra e il Monte Bourel a destra. Dal Colle si apre un bel panorama sul versante di Bergemoletto e sull’alta Valle Stura. E qui trovo la neve indurita dal gelo.

Salendo oltre il Colle di Marchiana, vista sul Ventabren © Cuneotrekking

La ripida salita finale © Cuneotrekking
Calzati i ramponi eseguo inizialmente una traiettoria diagonale verso sinistra per poi virare a destra e raggiungere alle 10:02, in compagnia di un gruppo di camosci che non mi ha notato, la cima del Monte Bourel.
Gran bella visuale da questa vetta, che abbraccia tutte le montagne della Valle Gesso: Argentera col canalino di Lourusa e la cima est del Monte Matto in primo piano, il monte Ventabren (2611 m) appena al di là del Colle di Marchiana. Puntando lo sguardo alla base del Monte Matto distinguo bene anche i laghi Sottano e mediano della Sella ancora semi ghiacciati.
Dall’altra parte scorgo Demonte (millesettecento metri più in basso) e verso est le cime Cialancia, Saben, fino alla lontana Bisalta.

Dalla cima del Bourel verso la Valle Stura © Cuneotrekking

Al centro si intravede Demonte © Cuneotrekking

In basso a sinistra la cima arrotondata del Cialancia e la Costa dell’Arp. In secondo piano a destra il Saben © Cuneotrekking

Verso le cime dell’Asta e dell’Oriol © Cuneotrekking

La cima Est del Matto (3088 m) © Cuneotrekking

Al centro della foto si intravede parte del lago inferiore della Sella © Cuneotrekking

Dalla cima, il colle di Marchiana © Cuneotrekking

Il canalino di Lourusa visto dal Bourel © Cuneotrekking
Vado poi alla ricerca del piccolo bivacco eretto proprio su questa cima che dovrebbe trovarsi nel punto in cui mi trovo e che avevo visto qualche tempo dopo l’inaugurazione ma non riesco a trovarne traccia. Mi sembra impossibile che giaccia ancora nascosto sotto una bella quantità di neve.
Sono stato fortunato. La giornata, a dispetto delle previsioni che davano qualche possibilità di pioggia, è molto bella.
Mi trattengo una mezz’oretta sulla cima a contemplare il vasto paesaggio, contento ad essermi deciso, anche se solo, a salire fin qui, poi inizio il ritorno dalla stessa parte. Voglio scendere al Gias del Prato per pranzare in compagnia delle marmotte. Verso le 11:45 sono sul posto. Una mezz’oretta d’intervallo e poi il tranquillo ritorno a Sant’Anna di Valdieri.

Discesa verso il gias del Prato © Cuneotrekking

Camoscio in corsa © Cuneotrekking
stefano
04/06/2012 alle 18:23
ciao,
ieri (03-06-12) salendo al rifugio Livio Bianco ho cercato di individuare il percorso per salire al monte Bourel come qui descritto ma non sono sicuro di averlo rintracciato esattamente…… da come è indicato sulla carta dei sentieri da voi citata, il sentiero che sale da Bergemoletto sembra meglio tracciato e più facilmente rintracciabile. mi confermate che è così?
grazie dell’ attenzione e complimenti per il sito da cui da tempo attingo informazioni utilissime per le mie escursioni.
stefano
cuneotrekking
04/06/2012 alle 19:26
Ciao Stefano. In effetti salendo al Livio Bianco il sentiero per il Bourel non è facile da individuarsi, anche perchè trovi solamente qualche traccia che parte dal Gias del Prato, e non ci sono indicazioni. Se parti da Bergemoletto dovrebbe essere meglio segnalato. Ti metto il condizionale perchè quando ero salito qualche anno fa non lo era ancora, ma ora, secondo recenti notizie, lo dovrebbe essere.
Col tuo commento, mi è venuta voglia di ritornarci e lo farò sicuramente da Bergemoletto.
Grazie ancora per i complimenti.
Ciao e buona gita!!! Elio
stefano
04/06/2012 alle 21:42
ciao Elio, rimane l’ opzione della salita dal Colle dell’ Arpione, li l’ insegna c’ è ma stando alla simbologia della carta dei sentieri IGC (n° 113) il tragitto si svolge anche in questo caso su tracce di sentiero. grazie delle informazioni che mi hai dato e quanto prima proverò a salire su questo monte che ho conosciuto grazie al tuo articolo e mi ha incuriosito.
stefano
cuneotrekking
05/06/2012 alle 05:07
Ciao Stefano. Dal Colle dell’Arpione si arriva al Bourel passando dal Monte Merqua. Non avendolo mai fatto da questa parte non saprei dirti com’è il percorso tra le due cime. Elio
Danilo Gardino
17/11/2015 alle 23:11
Difficoltà: E (però nel periodo autunnale, ho trovato l’erba parecchio scivolosa, specialmente nei tratti ripidi di risalita al Colle di Marchiana e discesa (nel finale) della faggeta)
Giro ad anello: Si
Lunghezza percorso: 17 Km
Ascesa: 1692 m
Quota partenza: S. Anna di Valdieri, 963 m
Quota vetta: Monte Bourel, 2461 m
Cartina di accompagnamento: Fraternali n° 14
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Attenzione al sentiero.
Appena si lascia il sentiero ben segnalato che conduce al Rifugio Livio Bianco, salendo sulla Dx, si perdono subito le tracce.
Qualche omino in pietra appare qua e là ma poco visibile.
Se non si possiede un GPS con il percorso caricato, e le condizioni meteo non sono all’ottimo… lasciare perdere.
Scivolare sull’erba è molto facile, fino al Colle di Marchiana.
Dal colle il sentiero per il Bourel è più visibile e segnalato.
Dal Monte Bourel non lasciare mail il crinale e scendete dolcemente fino ad incontrare i Faggi.
A questo punto ritorna l’incognito, il sentiero coperto dalle foglie cadute è invisibile e il poco traffico di escursionisti rende l’impresa abbastanza faticosa senza una traccia da seguire con il GPS.
Va reso merito a tutto il percorso sul crinale che è a dir poco incantevole per i panorami che offre… UNA MERAVIGLIA
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percorso GPS scaricabile: http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=11384067