L’avevamo ammirato durante la salita ai Monti Albrage e Freide. Salendo la val Fissela, quella sagoma slanciata e grigiastra che ricorda un po’ il Cervino ci aveva incuriosito e ora, finalmente, approfittando di una giornata di bel tempo abbiamo l’opportunità di salirlo.
Partiamo alle 7:20 praticamente dalla chiesa costeggiando la testata del paese. Superiamo una bella casa ristrutturata sulla destra con tanti camini in pietra e, una ventina di metri dopo, imbocchiamo un sentiero sulla sinistra (non ci sono paline segnaletiche), che si infila tra muretti divisori e si dirige pian piano, attraversando numerose proprietà, verso il vallone posto alla destra della Rocca Provenzale.
Raggiunta la base della Provenzale il sentiero confluisce in quello del GTA che arriva dal Campo base (tacche bianco/rosse) e, con ripida salita, si innalza fiancheggiando prima la Rocca Provenzale, poi la Castello.

Salendo sul fianco della Rocca Provenzale © Cuneotrekking

Momenti di salita. In basso la piana di Chiappera © Cuneotrekking
Verso quota 2150 metri raggiungiamo un bivio: il sentiero T12 porta al Colle Greguri (2319 m); il sentiero T17, nella nostra direzione, cioè verso il Colle di Rui. Si sale ora verso destra un bell’itinerario che apre, più sopra, alcuni splendidi scenari verso le cime della Provenzale e Castello.
Proseguendo, si arriva in poco tempo nei pressi di una ex caserma, ancora in buono stato, collocata nel bel mezzo di un pendio erboso verdissimo, pascolato, al nostro arrivo, da una decina di splendidi cavalli neri di razza.

La Punta della Rocca Provenzale: Cliccando sulla foto è chiaramente visibile la croce di vetta © Cuneotrekking

In salita verso l’ex casermetta. Sono visibili alcuni cavalli al pascolo © Cuneotrekking
Il percorso, che transita un po’ più basso rispetto alla caserma, seguita poi a salire con qualche tornante fino alla Colletta (2556 m). Da qui, sulla sinistra, si può salire al vicino e facile Monte Eighier (2574 m); sempre dalla Colletta esiste anche un sentiero di collegamento che scende al Colle Greguri.
Noi proseguiamo invece verso destra innalzandoci sul magnifico e verdissimo vallone glaciale sottostante. Gradatamente proseguiamo verso ampi prati superiori, ricchissimi di fiori multicolore e stelle alpine, da cui emerge, verso levante, la svettante Cima del Cervet.

Al fondo, la punta aguzza del Monte Cervet © Cuneotrekking

Il Cervet visto dal Colle di Rui (2708 m) © Cuneotrekking
Il Colle di Rui (2708 m), che raggiungiamo al termine della salita, ci separa dalla stupenda Val Fissela. Dal Colle in piano e verso sud, parte un sentiero che sale verso il centro di una conca pietrosa, poi si perde, ma alcune tracce successive indicano pressapoco la via da percorrere.
In ogni caso puntiamo in direzione della vetta che ci sovrasta, tenendoci un pochino verso destra. A un centinaio di metri dalla cima, la aggiriamo sulla destra, sconfinando nel vallone di Cervet per raggiungerla dalla parte rocciosa.

Salendo verso la cima © Cuneotrekking

Ad una cinquantina di metri dalla cima © Cuneotrekking

Ultimi metri di salita © Cuneotrekking
Gli ultimi metri sono sul filo di cresta, a un passo da un pauroso precipizio che propende sulla Val Fissela. Arriviamo alla croce di vetta intorno alle 10:30. Il panorama è grandioso, anche se le nebbie provenienti dalla Val Fissela tendono a salire fino alla cima nascondendoci una parte di visibilità. Magnifica è la vista verso tutta la parte ovest della Val Maira, ma anche sul Monte Maniglia (3177 m), sull’Albrage (2999 m), sul Faraut (3046 m) e la Cima Sebolet (3023 m).

Luciano sta per raggiungere la croce di vetta © Cuneotrekking

A sin. il Monte Boulliagna (2908 m), al fondo l’Oronaye (3100 m) © Cuneotrekking

Sguardo verso i Monti Freide, Albrage e Maniglia. Nella nebbia, la Val Fissela © Cuneotrekking

Ricominciamo la discesa © Cuneotrekking
Riprendiamo, una mezzoretta dopo, la discesa.
Ritornati poi al Colle del Rui, svoltiamo a sinistra tornando sui nostri passi per ridiscendere i magnifici prati in fiore solcati all’andata, ma soprattutto per trovare un buon posto per la sosta pranzo nei pressi della casermetta.

In discesa verso il Colle di Rui. Si intravede, a sinistra, il Monte Freide © Cuneotrekking

In discesa dal Colle di Rui © Cuneotrekking
Al termine, il tempo comincia lentamente a guastarsi, per cui con un’unica tirata raggiungiamo Chiappera.
Agostino Angeli
08/06/2017 alle 22:11
Seguo sempre con interesse le descrizioni molto dettagliate delle vostre escursioni da cui prendo spunto. Ho quindi effettuato questa escursione con 2 amici e devo dire che ne è valsa veramente la pena. Grazie per averci permesso coi vostri suggerimenti di raggiungere questa e altre bellissime cime. Bravi veramente
Elio Dutto
09/06/2017 alle 09:06
Grazie Agostino. Il tuo commento mi fa molto piacere e mi dà spunto per proseguire. Ciao e buone escursioni!
Silvia Bachiorrini
01/07/2019 alle 22:24
Ciao! Domenica abbiamo fatto questa escursione! È assolutamente stupenda. Peccato che a partire dalle 14 ha iniziato ad addensarsi un temporale, che fortunatamente ci ha graziati fino all’arrIvo dalle auto. Noi abbiamo accorciato un po’ il percorso partendo dal secondo tornante sopra campo Base, strada per il Maurin. Grazie x il vostro prezioso lavoro, sempre molto apprezzato
Elio Dutto
03/07/2019 alle 13:42
Grazie Silvia per il feedback.