Seguiamo la sterrata militare che segue pigramente le rientranze della montagna tenendosi a mezzacosta sul vallone di Ferrere al di sotto dell’Andelplan.

La sterrata militare che segue pigramente le rientranze della montagna © Valerio Dutto
Di tanto in tanto si aprono stupende viste dall’alto sulla borgata Ferrere.

Ferrere vista dall’alto © Valerio Dutto
Alcuni chilometri più avanti, dopo una svolta, appaiono di colpo, ancora lontane, la Rocca dei tre vescovi e alla sua destra l’Enciastraia, la nostra meta.

A sinistra Rocca dei tre vescovi, al centro l’Enciastraia © Valerio Dutto
Transitiamo presso il gias di Colombart soprano (2.250 m), superiamo un rio e incrociamo il sentiero diretto che sale da Ferrere. Proseguiamo sempre sulla sterrata compiendo ampie svolte che superano alcuni dossi erbosi.
Quasi al fondo la strada si impenna e dopo poche centinaia di metri arriviamo alla bassa di Colombart (2.461 m), con la sua caratteristica campana.

La bassa di Colombart ormai alle nostre spalle © Valerio Dutto
Alla sua destra spicca la cima delle Lose (2813 m), mentre davanti la nostra meta appare in tutta la sua imponenza.

Rocca dei tre vescovi e Enciastraia © Valerio Dutto
È stupendo anche il vallone Puriac che nella parte alta è costituito da ampi pascoli e praterie.
Dal colle svoltiamo a sinistra sul sentiero che, mantenendosi praticamente in piano, taglia il ripido versante. È un tratto dove porre un po’ di attenzione perché man mano che avanziamo il sentiero si riduce a labile e un po’ franosa traccia (attenzione in particolare in presenza di nevai che qua permangono fino a inizio estate).

Sul sentiero prima che si restringa © Valerio Dutto

Davanti a Noemi l’Enciastraia © Valerio Dutto
Superato il tratto più impegnativo ignoriamo due bivi che scendono verso il vallone Puriac in direzione di Grange di Argentera.
Arriviamo così all’erboso colle di Puriac (2.506 m), al confine con la Francia (vallée de la Tinée). Dalla parte opposta, nel vallon de Salso Moreno, poco distante ma nascosto alla nostra vista, si trova un incantevole laghetto (senza nome sulle carte). Pieghiamo a destra tenendoci sul versante italiano appena al di sotto della cresta. Improvvisamente si aprono sotto di noi sul versante francese affascinanti calanchi.

La zona con gli impressionanti calanchi © Valerio Dutto
Superiamo nuovamente un labile traverso su sfasciumi per poi approdare su un più facile tratto erboso dopo il quale inizia la vera e propria pietraia che fascia le basi della Rocca dei tre vescovi e dell’Enciastraia.

Il tratto erboso © Valerio Dutto
Proseguendo ignoriamo la deviazione a sinistra verso la Rocca dei tre vescovi e compiamo un ampio semicerchio che ci porta in direzione della nostra meta. Numerose tacche gialle aiutano a seguire il sentiero che si mantiene comunque sempre evidente.

La pietraia ormai alle nostre spalle superato il bivio per la Rocca dei tre vescovi © Valerio Dutto
Approdiamo così su una balza erbosa dopo la quale ci aspettano ripidi tornantini su sfasciumi che ci portano a una spalla. È estremamente affascinante osservare da vicino le perfette geometrie delle stratificazioni rocciose sul castello sommitale.

Le stratificazioni rocciose sull’Enciastraia © Valerio Dutto

La spalla vista dall’alto © Valerio Dutto
Qua viriamo a sinistra (ovest) e superiamo l’ultimo tratto un poco più aereo che ci conduce sulla cima del monte Enciastraia (2.955 m).

Arrivo in vetta © Valerio Dutto
Il panorama è spettacolare sul lac de Derrière la Croix nel vallone dei Lauzanier, con l’omonimo bellissimo lago che si intravede solo parzialmente.

L’incantevole lac de Derriere la Croix nel vallone dei Lauzanier © Valerio Dutto
A nord est spicca l’Oronaye e tutta la muraglia di pareti dolomitiche dei monti Feuillas, Vanclava, Scaletta. Lo sguardo si spinge fino a Rocca la Meja e al Becco Grande.
Dopo una meritata pausa iniziamo la discesa verso il colle di Puriac.

Inizio della discesa. Dietro Noemi, lontano, il colle di Puriac. © Valerio Dutto

Il tratto un poco più aereo © Valerio Dutto

Discesa su pietraia con vista Rocca dei tre vescovi © Valerio Dutto
Dopo il pranzo riprendiamo la discesa verso la macchina lungo lo stesso percorso dell’andata.

Il tratto franoso prima della bassa di Colombart © Valerio Dutto

Verso la bassa di Colombart © Valerio Dutto

In discesa nuovamente sulla militare © Valerio Dutto
Alberto
27/07/2020 alle 20:08
salve vorrei sapere che difficoltà presenta questa gita essendo livello EE
Valerio Dutto
27/07/2020 alle 22:12
Ciao Alberto, l’ho valutata EE perché ci sono alcuni passaggi un poco aerei che richiedono passo saldo. Nella descrizione comunque li ho evidenziati.
Paolo Gandino Supporter
28/07/2020 alle 15:13
Ciao Elio. Ho effettuato questa escursione lo scorso anno in abbinamento con la Rocca dei tre Vescovi. È doveroso farti i complimenti per le fotografie, sono veramente belle. Credo non faccia differenza indirizzare i commenti a Elio e/o Valerio; intanto un cordialissimo saluto ad entrambi. Grazie.
Elio Dutto
28/07/2020 alle 16:54
Grazie Paolo del commento.
Sergio
30/07/2020 alle 21:23
Siete spettacolari. La montagna è il mio ambiente ma da quando leggo i Vs commenti tutto diventa ancora più bello è facile!!! Grazie
Elio Dutto
31/07/2020 alle 08:55
Grazie Sergio!
Fabrizio
09/08/2020 alle 15:05
Ciao
Scusa, il vs. Tempo di percorrenza ?
Grazie ciao
Elio Dutto
09/08/2020 alle 21:49
Calcola circa 3 ore e mezza per la sola andata.
Dora
15/06/2021 alle 14:14
Buongiorno!
Leggo che avete effettuato la salita a fine luglio.
Secondo la vostra esperienza, la salita sarà fattibile anche ad inizio luglio? O meglio aspettare?
Grazie!
Valerio Dutto
15/06/2021 alle 14:51
Ciao Dora, generalmente inizio luglio è un buon periodo per l’Enciastraia. Buona gita!