Parcheggiamo l’auto poco sotto il Pinet (1396 m) e seguiamo la stradina che sale verso un secondo parcheggio posto più in alto.
Proseguiamo quindi sul sentiero che si infila nel bosco di faggi e lo seguiamo per un buon tratto fino a incontrare un colletto roccioso che superiamo raggiungendo, dopo una breve flessione, il gias Bacias (1674 m). Siamo ora entrati ufficialmente all’interno del Parco Alpi Marittime.

Salendo al gias Bacias © Cuneotrekking
La valle ora si amplia diventando grandiosa e lo sguardo arriva ad abbracciare la testata finale del lungo vallone con al fondo la Testa delle Novelle (2642 m).

Il vallone si amplia © Cuneotrekking

Sguardo all’indietro © Cuneotrekking
Il sentiero prosegue senza ulteriori strappi sulla sinistra orografica sotto le pendici erbose del monte Gias Vei (2420 m) e raggiunge, dopo una “esse”, l’ampia e inaspettata balza-pianoro solcata, al centro, del lago sottano della Valletta (1900 m).

Arrivo al lago sottano della Valletta © Cuneotrekking
Su un poggio a sinistra del pianoro è situato, in posizione decentrata, un casotto del Parco (1907 m).
Al termine del pianoro la mulattiera prosegue verso un risalto roccioso affiancato da una bella cascata e continua il percorso in direzione del lago soprano della Valletta (2231 m), il colle omonimo (2488 m) e il colle est della Paur (2890 m). A circa metà del lago sottano deviamo sulla destra, tra le pietre, mettendoci in movimento sulla ripida china erbosa alla ricerca della traccia che dovrebbe salire in diagonale verso destra.

Dal lago saliamo verso il passo gias Vej © Cuneotrekking
Nonostante la nostra attenzione non riusciamo a trovarla, probabilmente cancellata nel tempo, per cui proseguiamo in salita libera verso le rocce soprastanti (questo tratto, per la mancanza di un evidente sentiero e per difficoltà di orientamento, è il motivo dell’EE). Giunti nelle vicinanze dello strato roccioso deviamo verso destra riuscendo a individuare appena più in basso di noi la labile traccia che stavamo cercando che diagonalmente sale verso una pendice rocciosa.

Dobbiamo arrivare a quel larice isolato sotto la cresta © Cuneotrekking
La salita seguente ci porta presso un larice isolato, oltre il quale raggiungiamo il passo del Gias Vej (2288 m).

Il lago di Palla in secca © Cuneotrekking

Dal passo sguardo verso la Paur © Cuneotrekking
Il nostro sguardo si posa nel vallone adiacente dove, centocinquanta metri più in basso, abbiamo occasione di rivedere il lago di Palla (2140 m) completamente in secca (vedi escursione alla cima Trent).
Svoltando ora verso destra seguiamo la traccia che proseguendo sul versante sinistro va a evitare una protuberanza rocciosa, sale poi a un’anticima oltre la quale si staglia il monte Gias Vej (2420 m).

La traccia passa a sinistra della protuberanza rocciosa © Cuneotrekking

Salendo alla cima © Cuneotrekking

Il grande cippo poco oltre la cima © Cuneotrekking
Superbo panorama verso la Testa Rimà (2506 m) e a sud verso la Rocca della Paur (2972 m). Dalla cima, in leggera discesa, ci rechiamo ancora a un grande cippo, collocato una quindicina di metri al di sotto della vetta.
Da lì iniziamo il ritorno, questa volta seguendo finalmente la debole traccia in discesa al lago sottano della Valletta.

Scendendo al passo del gias Vej © Cuneotrekking
Una panca improvvisata al casotto del parco e la vicina fontana ci ospitano per il pranzo. Tornando verso la base saremo scortati per un po’ da una mandria di mucche al pascolo.

Mucche al pascolo sulla via del ritorno © Cuneotrekking
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