Proseguiamo sulla sterrata nel bosco di faggi, frassini e noccioli nello stretto combal di Droneretto. Dopo un paio di chilometri arriviamo alle case in rovina della minuscola borgata Droneretto (1.417 m, fontana sulla stradina che porta alle case). Da lì continuiamo lungo la sterrata che sale il vallone.

Su sterrata dopo le case Droneretto © Giuseppe Basso
Dopo circa settecento metri di curve e tornanti abbandoniamo la carrareccia (quota 1.545 m) svoltando a sinistra su una labile traccia (ometto) che ci trasferisce in un valloncello laterale.

Dall’ometto iniziamo la salita su traccia © Elio Dutto
Non ci sono indicazioni per un itinerario preciso, tranne qualche ometto, ma saliamo cercando di tenere un ipotetico tragitto al centro del vallone. Il percorso, più in alto, ci porta all’interno di un immenso giardino fatto di numerosi e splendidi cuscini di erica fiorita. Prima però dobbiamo superare qualche fusto di albero a terra e transitare nelle vicinanze di un grande buco nel terreno che ha l’aspetto di una dolina (quota 1.651 m). Poco dopo appaiono le prime tacche gialle sulle pietre.
Più sopra il percorso si avvicina ad una vasca abbeveratoio (1.857 m) lasciando a destra un’ottantina di metri più in alto alcuni ruderi malandati. Evitati nel tratto superiore alcuni residui di neve risaliamo centralmente il pendio che si ripiana al colle dell’Agnelliera (2.069 m).

Verso il colle dell’Agnelliera © Giuseppe Basso

Arrivo al colle Agnelliera © Giuseppe Basso

Beppe arriva al colle © Elio Dutto
La visuale che si prospetta ora verso sud-ovest lascia in basso la comba della Montagna e molto più distanti le cime della valle Maira che attorniano l’Oronaye.

Dal colle dell’Agnelliera visuale verso l’Oronaye © Elio Dutto
Girando verso destra (nord) puntiamo ora decisamente verso la Strada dei cannoni che taglia trasversalmente le pendici della lunga dorsale.

Dal colle dell’Agnelliera alla strada dei cannoni © Elio Dutto
Tra pietre ed erica ci colleghiamo così alla strada (2.180 m) che lasciamo proseguire verso la cima Lubin (2.431 m) e il più distante monte Cugulet (2.494 m).

Nel tratto finale © Elio Dutto
Sul lato opposto della strada seguiamo alcuni ometti con una ripida salita in diagonale che termina in cresta duecento metri di dislivello più in alto.

Arrivo in cresta © Elio Dutto

Visuale sulla cima Lubin con al fondo la triade Chersogno, Marchisa e Pelvo d’Elva © Elio Dutto
Svoltando a destra percorriamo il breve tratto pianeggiante che ci porta alla cima, sulla quale dal 2011 è stata posta una croce.

Arrivo sul Monte Rastcias © Elio Dutto
La vista sul versante opposto, dove notiamo adagiato sul fondovalle Sampeyre, è ottima.

Elio in vetta © Elio Dutto

L’abitato di Sampeyre visto dal Rastcias © Giuseppe Basso
Ci troviamo proprio di fronte la cima di Crosa e Testa di Garitta Nuova. Sul versante della valle Maira ritroviamo invece costa Chiggia e, più a sinistra, le cime Piovosa, Tempesta e Tibert.

Monte Cugulet tagliato alla base dalla strada dei cannoni © Elio Dutto
Scattate un po’ di foto iniziamo la discesa verso il colle Agnelliera per cercare un posto riparato dal vento dove pranzanzare. Con tutta calma poi riprendiamo la discesa sulle tracce dell’andata.

Al ritorno dalla vetta © Elio Dutto

In discesa © Elio Dutto

Tra le case di Droneretto © Elio Dutto
Alberto
14/06/2013 alle 13:38
Vorrei ripetere la vostra gita e sapere se la strada perduro etto è percorribile con una normale macchina o ci vuole i fuoristrada?
Grazie
Alberto
Cuneotrekking
18/06/2013 alle 20:20
Ciao Alberto, scusa per il ritardo nella risposta. Sì è percorribile con una qualunque auto e non è necessario il fuoristrada.
Spero di esserti stato di aiuto,
Valerio.
Alberto
24/06/2013 alle 20:43
Grazie per l’indicazione.
Domenica alla fine ho scelto di andare sul Rastcias, passando da Chesta. Mi sembrava più semplice la strada. Era meglio se ti ascoltavo. L’itinerario è lungo e la strada dei cannoni non finisce mai e per la nebbia ho dovuto farla anche in discesa. L’itinerario che indichi tu, visto dall’alto era sicuramente più bello.
Sei già stato al Cugulet e se si da dove?
Ciao
Alberto
Luca Cannistraro
02/06/2019 alle 09:08
Ciao, volevo solo segnalarvi che le indicazioni stradali col pulsante non portano a Droneretto ma ti fanno andare alla Borgata Chesta e proseguire verso la strada dei Cannoni .Siamo andati ieri ed effettivamente le indicazioni per Droneretto sono nulle..
Grazie , complimenti sinceri comunque per il bellissimo supporto che date agli amanti della montagna.
Elio Dutto
02/06/2019 alle 21:16
Grazie Luca per la segnalazione. Ciao