Mentre sta albeggiando verso il Monte Bersaio, inizio la camminata attraverso la ben tenuta carrareccia che si inoltra nel Vallone del Piz. Il primo tratto lo si fa attraversando il boschetto di larici su strada sterrata e lineare, al termine del quale si vira verso l’avvallamento superiore, dal quale si iniziano ad intravvedere, a destra, la cima del Becco Alto del Piz (2912 m) e la Rocca Rossa (2995 m) a sinistra.

La Rocca Rossa (2995 m) al centro © Cuneotrekking
Qualche minuto più avanti si costeggia il laghetto dell’Ausarel (1898 m). Poco oltre lo sguardo si posa su un enorme larice centenario, denominato, in dialetto occitano, “Lou merze gros” , veramente spettacolare per grandiosità.

Sotto le ali protettive del “Merze gros” © Cuneotrekking
La strada prosegue diritta fino a un largo curvone dal quale diparte il sentiero GTA che porta, attraversando la Bassa di Schiantalà, verso il Passo di Rostagno ed il Rifugio Zanotti.
Seguo ancora per qualche decina di metri la carrareccia che sale in direzione del Passo Sottano di Scolettas (2223 m) che si intravede a poca distanza, fin tanto che, a sinistra, incontro la deviazione (palina) che sale verso il lago Mongioie ed il Passo di Tenibres. Il sentiero si inerpica ora a zig-zag sulle Rocce Mongioie attraversando, più su, alcune sorgenti ed il rio proveniente dal lago.

Il Vallone superiore del Piz © Cuneotrekking
Salendo ancora un po’ si raggiunge il Vallone Superiore del Piz e la depressione dove, sotto la Punta Zanotti, è ubicato il bel laghetto Mongioie (2480 m).

Il lago Mongioie (2480 m) © Cuneotrekking
Non mi accorgo che il sentiero prosegue sulla destra e così mi ritrovo nei pressi della casermetta posta leggermente più in alto. Tornato al sentiero, che dal centro valle si sposta sempre di più sulla sinistra orografica, sotto la base del Becco Alto del Piz, proseguo la camminata incontrando, in momenti diversi, due branchi di mufloni spaventati dal mio arrivo. Ora, in cima al vallone, noto avvicinarsi sempre di più l’intaglio del Passo di Tenibres, affiancato, a destra, da una ex casermetta. Il tratto si fa più scosceso e parecchio franoso. Grazie ai consigli dell’amico Renzo mi tengo a destra sulle rocce, evitando qualche sicura scivolata. Finalmente, alle 8:50 raggiungo il colle (2940 m).

La vetta del Tenibres vista dal passo © Cuneotrekking
Girando sulla sinistra, intravedo bene e ormai vicina la Cima del Tenibres, un centinaio di metri più alta. Attraverso un nevaio e mi inerpico per gli ultimi metri e finalmente la raggiungo. Sono le 9:00.
Sono contento di godermi questa bella mattinata. Purtroppo il Corborant e il Becco Alto dell’Ischiator non sono illuminati dal sole.

La cima del Monte Tenibres (3031 m) © Cuneotrekking

Autoscatto sulla cima © Cuneotrekking
Mi fermo una mezz’ora in punta per godermi il panorama verso le montagne e i laghi sottostanti, tra cui quello di Rabuons. Intraprendo la discesa con un po’ di apprensione per il franoso tratto di discesa dal Colle, ma tenendomi, come all’andata, sulle rocce, riesco a scendere in tranquillità.

Discesa dal Passo Tenibres © Cuneotrekking
Raggiunto in breve il lago Mongioie, lo costeggio, per tutto il suo perimetro, per ammirarlo da tutte le angolazioni. Ora mi dispiace di essere già sceso perché verso le punte il cielo si è ben rasserenato.
È presto per uno spuntino, quindi scendo più a valle, incontrando le prime persone della giornata sulla strada che porta al Rifugio Zanotti.

Vista dalle Rocce Mongioie verso il Vallone sottano del Piz © Cuneotrekking
Alle 11:25, sotto un sole cocente, mi convinco alla pausa spuntino sotto le ali protettive del “Merze gros” per poi ridiscendere al Pian della Regina.
Mario
21/09/2011 alle 16:27
Salve, vorrei fare questa gita, ma non conoscendo bene la zona, vorrei sapere se partendo dal Rifugio Talarico l’itinerario è più corto come sviluppo?
Grazie, cordiali saluti
Mario, Asti
cuneotrekking
22/09/2011 alle 12:41
Ciao Mario. Credo proprio che l’unica possibilità per salire al Tenibres sia quella di partire dal Pian della Regina di Pietraporzio. Dal Rifugio Talarico dovresti salire al Passo della Lausa e poi proseguire fino alla Testa dell’Ubac, dove non troveresti modo di proseguire oltre per una serie di ripide cime.
Ciao. Elio
Davide
15/01/2018 alle 18:37
Buongiorno noi volevamo farlo con la neve, abbiamo visto alcune ascese fatte con ramponi sul sito Gulliver, ma non specificano il periodo migliore per poter poterlo fare?
Elio Dutto
16/01/2018 alle 08:55
Ciao Davide. Credo che il periodo migliore per farlo con la neve sia più avanti, nei mesi di marzo/aprile, quando la neve è ben assestata. Te lo sconsiglio ora per pericolo valanghe nella strettoia che dal Pian della Regina porta al pianoro superiore e allo Zanotti.
Davide
16/01/2018 alle 11:29
Grazie Elio, secondo te in quel periodo è possibile trovare qualcuno che lo abbia già fatto, quindi avere delle tracce da poter seguire? giusto per essere un po’ più sicuri ecc. conosco bene la zona in versione estiva, ma invernale non molto se non qualche ciaspolata dal pian della regina allo Zanotti.
Elio Dutto
17/01/2018 alle 16:45
Ciao Davide. E’ un luogo molto frequentato anche da chi pratica lo sci alpinismo, quindi facile trovare già le tracce. Ciao
Paolo Gandino Supporter
30/07/2021 alle 15:56
Ciao Elio. Continuo ad attingere dalle vostre camminate. Ieri sono salito sul Tenibres. Il vallone di Pietraporzio è veramente bello e interessante. In particolare, all’altezza del lago Mongioia, è semplicemente favoloso il colpo d’occhio che si presenta verso il passo Tenibres. Grazie. Buone Vacanze a tutti.
Elio Dutto
30/07/2021 alle 20:44
Ciao Paolo. L’escursione al Tenibres è piuttosto lunga ma dà grandi soddisfazioni. E’ incredibile trovare un lago in quella posizione. Ciao