Verso le 8:15 siamo pronti per la partenza. Dal parcheggio, attraversiamo il rio del Piz su un ponticello improvvisato da due tronchi.

In partenza. Sguardo verso il vallone del Piz © Cuneotrekking
Con un leggero diagonale a sinistra (sud-est) superiamo un bel praticello colmo di fiori spingendoci alla ricerca della strada che porta nel Vallone del Rio Costis. Ci inoltriamo così nel vallone salendolo sulla sinistra orografica. Ad un bivio, lasciamo a destra il sentiero P-28 che conduce nel Vallone del Ciaval e seguendo il sentiero P-25 ci addentriamo con ripido percorso nell’ombrosa abetaia scortati, più avanti, da innumerevoli maggiociondoli in fiore.
Dopo oltre quattrocento metri di dislivello perveniamo alla radura del Gias dei Prati Costis, che ospita una splendida costruzione in pietra, e qui termina la strada.

Arrivo al Gias dei Prati Costis © Cuneotrekking

La costruzione in pietra del gias © Cuneotrekking
Oltre la radura del gias il percorso si fa più bello ed interessante. Con un taglio in diagonale verso sinistra riprendiamo il sentiero che si inoltra con decisione negli splendidi boschi di larici, con sottobosco formato da migliaia di piante di mirtillo e rododendri.

In salita tra larici e mirtilli © Cuneotrekking
Dopo alcune balze perveniamo ad una nuova radura, al termine della quale superiamo verso sinistra una lingua di neve ed una piccola pietraia che ci immette nella conca finale dalla quale appare molto evidente la Colletta Bernarda (2395 m).

Sguardo all’indietro verso l’Oserot © Cuneotrekking

L’ultimo tratto di salita affrontato prima della Colletta © Cuneotrekking
Il sentiero, con alcuni tornanti, lo si nota serpeggiare sulla sinistra e ci porta direttamente sul displuvio che si affaccia nell’opposto vallone dell’Ischiator, con vista sulla borgata di Besmorello e Bagni di Vinadio.

La Colletta Bernarda © Cuneotrekking
Qui si incrocia la mulattiera che arriva dal Ponte del Medico (Besmorello) e prosegue sul sentiero balcone verso il Monte Ciaval e il Passo di Rostagno. Dalla colletta svoltiamo verso sinistra seguendo alcune tracce che risalgono le pendici erbose conducendoci, dopo un centinaio di metri di dislivello, sulla panoramicissima piatta cima del Monte Vaccia.

Il Monte Vaccia visto dalla Colletta © Cuneotrekking

Fulvio in salita al Monte Vaccia © Cuneotrekking

In cima © Cuneotrekking

Sguardo a nord-ovest © Cuneotrekking
Dal cippo in pietra che lo sovrasta possiamo ora godere un immenso panorama sul vallone dell’Ischiator e sulle numerose cime che lo contornano: Punta Gioffredo, Corborant, Becco Alto, Tenibres. Verso nord-ovest il panorama spazia sull’Oserot e Rocca Brancia, ed a nord sul Monte Bersaio e Rocca la Meja.

Panoramica verso Corborant e Becco Alto dell’Ischiator © Cuneotrekking

Zoom su Rocca la Meja © Cuneotrekking
Posati gli zaini ci dirigiamo ancora, perdendo un’ottantina di metri di dislivello, sugli immensi verdi prati che pian piano digradano verso est per andare a fotografare alcune ex casermette poste più in basso.

Le casermette del Vaccia © Cuneotrekking
Tornati al cippo ci godiamo ancora lo spettacolo di nubi che avvolgono a tratti alcune cime, poi torniamo alla Colletta per uno spuntino, con vista importante sul vallone sottostante e l’alta Val Stura.

I prati che scendono dalla cima verso est © Cuneotrekking

Dalla Colletta, sguardo ad ovest © Cuneotrekking
Infine torniamo sui nostri passi prima al gias, poi verso i prati del Piano della Regina.

Alcuni fiori sul sentiero di discesa © Cuneotrekking

Ritorno al Pianoro della Regina © Cuneotrekking
Edoardo
16/07/2013 alle 20:59
ho intenzione di fare i miei complimenti per gli amministratori e/o moderatori che tengono costantemente aggiornato questo sito fornendo articoli e recensioni di qualità, ma non ho potuto fare a meno di non notare che nel vostro sito manca una sezione in cui raggruppare tutte le recensioni in quanto risulta estremamente caotico dover cercarne tra gli articoli passati. Spero che tentiate in considerazione la mia proposta di introdurre nella colonna laterale il link per accedere alle recensioni.
spero di esservi stato utile e complimenti ancora.
Cuneotrekking
16/07/2013 alle 21:56
Ciao Edoardo,
grazie per i complimenti! Hai perfettamente ragione. Per il momento la pagina che si avvicina di più a quanto chiedi è quella chiamata Le nostre guide (la trovi nella colonna a destra sotto Articoli per categoria). Ma proprio in questi giorni stiamo riflettendo su come renderla più chiara ed accessibile.
Grazie per il tuo commento,
Valerio.
Albino
21/07/2013 alle 17:46
Ho fatto la stessa escursione in data odierna 21 luglio 2013. Belle fioriture nei prati, ancora i rododendri fioriti…però duretta! La strada non molla mai di salire fino al Gias dei Prati Costis, poi il paesaggio diventa più vario e bello.
Posso consigliare di mettere nei dati tecnici press’a poco il tempo impiegato per le escursioni (sappiamo che qualcuno ha gamba più lunga e altri più corta ma credo possa essere utile)?
Cuneotrekking
21/07/2013 alle 22:12
Ciao Albino, ci abbiamo pensato su diverse volte, ma preferiamo non mettere il tempo impiegato perché ognuno ha il proprio passo e, conoscendosi, può regolarsi in base al dislivello dell’escursione. Così per dire, per salire al Monte Vaccia abbiamo impiegato un’ora e cinquanta minuti.
Maurizio Famoso
26/07/2013 alle 20:44
Pur non essendo “indigeno” son salito diverse volte sul Vaccia, una volta partendo dalle vicinanze delle Terme e le altre volte mi pare dall’ acquedotto di Sambuco ma non ne sono certo. Sicuramente è una bella escursione, ricca di ricordi.