Tour del Pic d’Asti con salita al Pan di Zucchero

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Il tuo commento

  1. Lorenzo Bonino


    Bell’itinerario che da più senso all’ascesa del Pan di Zucchero, di per sé un po’ corta per giustificare tutto quel trasferimento in auto!


  2. Bellissimo itinerario, seguito con un amico giovedì. L’ultimo pezzo della salita al Pan di Zucchero tutto su lastroni non è stato il massimo del confort, così come i pezzi più esposti sul Brusalana… però i paesaggi sono davvero suggestivi, sia il Pic d’Asti che la Crête de la Taillante lasciano senza fiato!
    Avvistati decine di camosci, anche se un po’ lontani verso Soustra, e uno strano rapace, non un aquila ne un gipeto… direi un grifone al 100% non fosse che da noi non dovrebbero esserci… domani invierò le foto a un amico falconiere per sapere di cosa può trattarsi!

    • cuneotrekking


      Può essere che sulla salita al Pan di Zucchero ti sia tenuto un pò sulla destra, e lì sicuramente hai trovato i lastroni. Sulla sinistra non ho avuto di questi problemi. Discorso analogo anche per il Brusalana


  3. Per salire al Pan di Zucchero (quasi) senza fatica è sufficiente lasciare l’auto appena oltre il confine, percorrere il comodo sentiero quasi fino in vista del Lac Foreant e poi salire dal versante dietro che è assai più comodo, percorso in estate da comitive di turisti !


  4. Questo giro ve l’ho copiato lo scorso agosto….però l’ho fatto al contrario, salendo prima al Pic Brusalana e poi al Pan di Zucchero..


  5. ma per farel’anello, quanto tempo avete impiegato?
    Grazie

    • Cuneotrekking


      Ciao Erika, sono andato a rivedere i tempi dati dal GPS. Il tempo di solo cammino (escluse le soste) è stato di 3 ore e 21 minuti per tutta l’escursione. Non li scriviamo più perché ognuno può conoscere i propri che si possono ricavare dalla lunghezza dell’itinerario e dal dislivello.

      Ciao e buona escursione!!!


  6. Ma il tempo è per l’anello completo?
    Se non ho capito male non siete saliti al Pic d’Asti o sbaglio?
    Ho fatto due gite al momento (Anello Laghi di Fremamorta e Laghi di Vens) per cui non dovrei aver problemi a fare anche questa vero?

    • Cuneotrekking


      No, non siamo saliti. Per salire al Pic d’Asti occorre avere corde e imbragatura.
      Il tempo che ti ho dato è quanto abbiamo impiegato noi per il giro completo (senza soste)


  7. Fatto l’anello, senza salire le cime, bellissimo e panoramico.
    grazie come sempre per le vostre recensioni


  8. Ciao a tutti voi.
    L’escursione di stamattina vede il ritorno di Silvia assieme a me ed ha in mente una meta precisa: il Pan di Zucchero.
    Vuole raggiungerlo a tutti i costi, vuole avere un 3000 m nella sua lista di escursioni fatti quest’anno.
    Inizialmente gli avrei proposto il Tour del Pic D’Asti ma credo che avrebbe avuto alcune difficoltà.
    Così alle 8:00 siamo al Colle dell’Agnello in partenza verso il ben visibile Pan di Zucchero, il cielo è perfettamente sereno ma fa già un po’ freddo a causa del vento.
    Prendiamo un piccolo sentiero che parte quasi dal colle che si unisce con il “sentiero ufficiale” verso il Col Vieux più avanti.
    Si procede spediti.
    Inizialmente la pendenza del Pan di Zucchero trae in inganno ma, man mano che ci si avvicina diventa sempre meno difficilmente accessibile visivamente parlando
    Dopo aver passato il Vecchio Colle dell’Agnello inizia la salita: in realtà ci sono talmente tante tracce diverse che rimango un po’ disorientato.
    Delle due vie principali di accesso alla vetta decido di prendere quella meno diretta che passa in direzione Est per un pezzetto sotto la Parete Nord del Pan prima che la salita inizi in un piccolo canalino in direzione Ovest che permette di passare un bastione roccioso, quello più diretto prende di petto la Parete Ovest e mi sembrava più difficile, pensando a Silvia.
    Si segue sempre gli ometti di pietra e alcune tacche rosse che però risultano un po’ difficile da seguire.
    Inizialmente c’è anche una traccia di sentiero ma ben presto si sale tra le rocce del Pan.
    Silvia se la cava egregiamente ma devo sempre dargli indicazioni su dove passare visto che sono secoli che non affronta un paesaggio così con questa pendenza.
    Ogni tanto perdiamo la traccia e le tacce e decidiamo di salire a stima.
    In procinto della vetta c’è il pezzo più difficile dove bisogna un po’ arrampicarsi su lisce paretine usando gli appigli, con la dovuta attenzione si affrontano con tranquillità, niente di preoccupante.
    Si arriva alla croce di vetta dopo un’ora e mezza dalla partenza e qui c’è una sorpresa: la croce metallica non c’è più, sostituita da una piccola croce di legno!!
    Inizialmente credo che la croce metallica si più avanti nella cresta sulla vetta, spostandomi mi accorgo che quella croce di legno è l’unica che c’è…
    Il panorama è stupendo e la giornata è perfettamente limpida a parte la nebbia di calore sulla pianura: le vette dell’Alta Valle Varaita sono tutte li a “farsi vedere” nella loro maestosità, per non parlare del vicinissimo Pic D’Asti, Monviso e la Creté de la Taillante, maestosi.
    Molta gente oggi, in realtà in quel momento in vetta siamo gli unici Italiani, tutti francesi di tutte le età!!
    Mangiamo pranzo in vetta, approfittando del fatto che non c’è quasi niente di vento e si sta davvero bene, qui riceviamo la visita di un passerotto particolarmente affamato che non ci mollerà per tutta la durata del pasto, avvicinandosi quasi da salirci addosso.
    Dopo qualche foto ed il mio ormai consueto video sul mio canale Youtube, iniziamo la discesa.
    Qui prestiamo tanta attenzione per la presenza e la difficoltà del percorso.
    Incontriamo i primi Italiani che salgono e che ci chiedono informazioni.
    Verso le 11:30 siamo sui prati ad Ovest della montagna, li ci stendiamo al sole per passare il primo pomeriggio.
    Tanta gente continua ad inerpicarsi sulle pareti del Pan di Zucchero, tanto traffico sul versante Ovest. Per non parlare del Colle dell’Agnello come sempre pieno di gente, tra cui tanti ciclisti e motociclisti.
    Bella gita per la nostra massima altitudine raggiunta (per ora) di quest’anno, affrontata con

    disinvoltura e con tranquillità, tanta gente ma lo sapevamo già, comunque sono sempre dei bellissimi e selvaggi luoghi che vanno sempre affrontati con attenzione.
    La prossima volta Silvia non ha scuse: si fa il Tour del Pic D’Asti completo :-).
    Un saluto da Mattia e Silvia di Mondovì.

  9. marancantonio@gmail.com


    Buon pomeriggio complimenti per il sito e x il tempo che ci dedicate. BRAVI! Forse la mia domanda non è proprio pertinente a questo percorso. Volevo chiedervi se sarebbe fattibile effettuare la salita al Pic d’Asti utilizzando questo percorso oppure c’è un altro percorso?
    Secondo voi in giornata si riesce oppure bisognerebbe scartare qualche punta?. Grazie Saluti e buona continuazione
    Antonio